Aroldo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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Figlio del potente conte [[Godwin del Wessex]],
La sconfitta e la morte di Aroldo furono determinanti per la [[storia dell'Inghilterra]], segnando l'ascesa della [[dinastia normanna]] e il declino della civiltà anglosassone, che venne da allora lentamente assimilata da quella franco-normanna, dando nei secoli successivi vita alla cultura [[inglesi|inglese]] come è oggi conosciuta. La figura di Aroldo e la sua tragica morte hanno ispirato numerose opere nel mondo dell'arte, segnatamente il contemporaneo [[arazzo di Bayeux]].
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=== Origini familiari ===
{{vedi anche|Dinastia Godwin}}
Aroldo nacque attorno al 1022 dal conte [[Godwin del Wessex]] e da sua moglie [[Gytha Thorkelsdaettir]].<ref name=Burke-1-6>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 6}}.</ref><ref name=Rex2-1-1>{{Cita|Rex 2017|cap. ''1 - The Anglo-Scandinavian Prologue'', p. 1}}.</ref> Mentre il padre era un influente nobile anglosassone divenuto potente all'epoca di [[Canuto I d'Inghilterra]], di cui era stato il più fidato collaboratore,<ref name=Rex2-2-1>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 1}}.</ref><ref name=DeVries71>{{Cita|DeVries 1999|p. 71}}.</ref><ref>{{Cita|Walker 1997|pp. 8-12}}.</ref> la madre era la sorella dello [[jarl]] danese [[Ulf Thorgilsson]], padre di re [[Sweyn II di Danimarca]]<ref name=Rex2-1-1/> e probabilmente mentore dello stesso Godwin.<ref>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 2}}.</ref><ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 72}}.</ref> Anche grazie al maggior prestigio della famiglia materna (le origini familiari del conte Godwin sono oscure e le genealogie non riescono a risalire oltre suo padre [[Wulfnoth Cild]]),<ref name=Rex2-2-1/><ref name=DeVries71/> Aroldo crebbe assimilando la cultura anglo-danese.<ref name=Rex2-1-2>{{Cita|Rex 2017|cap. ''1 - The Anglo-Scandinavian Prologue'', p. 2}}.</ref> Oltre ad Aroldo, loro secondogenito, Godwin e Gytha ebbero diversi altri figli, fra cui [[Edith del Wessex|Edith]] (che divenne [[regina consorte]] di [[Edoardo il Confessore]]), [[Tostig
Dell'infanzia e della giovinezza di Aroldo non si sa praticamente nulla. Il padre Godwin, nell'ottica di espandere il potere e l'influenza della famiglia, con tutta probabilità lo educò al comando, sperando che il figlio avrebbe col tempo ottenuto il controllo di una [[contea (circoscrizione)|contea]].<ref name=Burke-1-6/> Il favoritismo di Godwin verso Aroldo era dettato in parte anche dalla problematicità del primo figlio, [[Sweyn Godwinson]]:<ref name=Rex2-2-10/> probabilmente affetto da [[manie]],<ref name=Burke-1-6/> si convinse di essere un figlio illegittimo di Canuto I d'Inghilterra ed entrò per questo in forte contrasto col resto della famiglia.<ref name=Burke-1-7>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 7}}.</ref><ref name=Rex2-2-14>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 14}}.</ref>
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[[File:Edward the Confessor (Bayeux Tapestry detail).jpg|miniatura|sinistra|Re [[Edoardo il Confessore]] seduto in trono (arazzo di Bayeux)]]
Per un breve periodo Aroldo comandò la flotta dell'Anglia Orientale, pattugliando le coste inglesi per respingere le frequenti incursioni dei [[vichinghi]]<ref name=Rex2-2-10/> e agendo come luogotenente del re nella regione.<ref name=Walker68/><ref name=Rex2-2-11>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 11}}.</ref> In questo periodo sposò ''[[more danico]]'' ("all'uso danese", una forma di matrimonio non riconosciuta dalla Chiesa)<ref name=Rex2-2-12>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 12}}.</ref> la nobildonna locale [[Ealdgyth Swan-neck|Edith la Bella]], che rimase al suo fianco per il resto della vita.<ref name=Rex2-2-11/><ref name=Walker69>{{Cita|Walker 1997|p. 69}}.</ref> Favorì inoltre l'espulsione degli abitanti [[danesi]] ordinata da Edoardo il Confessore, spesso impossessandosi
A partire dal 1046 tuttavia la sua famiglia entrò in contrasto col sovrano, re [[Edoardo il Confessore]].<ref name=Burke-1-6/> Il fratello Sweyn, [[conte di Hereford]], conduceva infatti una politica fortemente autonoma e si era intromesso nelle guerre interne del [[Galles]]; di ritorno da uno di questi scontri, aveva sedotto e rapito la [[badessa]] di [[Leominster (Regno Unito)|Leominster]], incorrendo così nelle ire del pio Edoardo.<ref name=Burke-1-6/><ref name=Rex2-2-14/> Nel 1047 ci fu quindi un primo confronto tra le truppe leali al sovrano e quelle del Wessex, ma dovette trattarsi di uno scontro minore e inconcludente dato che non sono note significative conseguenze per nessuna delle due fazioni.<ref name=Rex2-1-5>{{Cita|Rex 2017|cap. ''1 - The Anglo-Scandinavian Prologue'', p. 5}}.</ref> Sweyn venne infine esiliato, circostanza la quale permise ad Aroldo e a suo cugino [[Beorn Estrithson]] di beneficiarne, considerando che se ne divisero i possedimenti.<ref name=Rex2-2-14/><ref name=Walker69/> Tornata la pace col re, il conte d'Anglia riprese il comando della flotta inglese e contrastò i [[pirati]] provenienti dall'Europa continentale, minacciando a sua volta di condurre razzie nelle [[Fiandre]].<ref name=Rex2-2-15>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 15}}.</ref> Nello stesso periodo Sweyn tornò dall'esilio e uccise per vendetta il cugino Beorn; Aroldo
Suo padre Godwin ebbe nel 1051 un nuovo violento scontro col genero Edoardo, irritato dall'apparente sterilità della moglie Edith,<ref group=N>DeVries crede invece che l'assenza di figli della coppia reale fosse responsabilità dello stesso Edoardo, volutamente rimasto celibe sul modello del [[celibato ecclesiastico]] oppure [[asessuale]]. ''Cfr.'' {{cita|DeVries 1999|p. 119}}.</ref><ref>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', pp. 16-17}}.</ref> prima opponendosi alla decisione del re di sciogliere la flotta anglosassone<ref>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 9}}.</ref> e poi rifiutandosi di obbedire all'ordine di punire gli abitanti di [[Dover]],<ref name=Burke-1-8>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 8}}.</ref> rivoltatisi all'arrivo del prepotente nobile [[normanni|normanno]] [[Eustachio II di Boulogne]], cognato del sovrano inglese, che aveva causato disordini in città venendone quindi cacciato.<ref group=N>Eustachio avrebbe nuovamente tentato di attaccare Dover dopo la conquista normanna, venendone tuttavia ancora cacciato dal nuovo feudatario [[Oddone di Bayeux]]. ''Cfr.'' {{Cita|Rex 2017|cap. ''3 - Arrivals and Departures''}}.</ref><ref name=Burke-1-7/><ref name=Rex2-3>{{Cita|Rex 2017|cap. ''3 - Arrivals and Departures''}}.</ref> Edoardo, al fine di evitare tensioni con i signori normanni oltre la [[Canale della Manica|Manica]]<ref name=Burke-1-8/> e istigato dal normanno [[arcivescovo di Canterbury]] [[Robert di Jumièges]],<ref>{{Cita|Rex 2017|cap. ''3 - Arrivals and Departures'', pp. 2-3}}.</ref> reagì esiliando Godwin, che dopo un primo tentativo di resistenza armata nel [[Gloucestershire]]<ref name=Rex2-3/> dovette lasciare il paese nel settembre del 1051 assieme alla famiglia,<ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 120}}.</ref> fuggendo nelle [[Fiandre]].<ref group=N>Non è improbabile che la decisione fosse stata influenzata dal risentimento di Edoardo per l'assassinio del fratello [[Alfred Aetheling|Alfredo]], fatto uccidere anni prima dal predecessore [[Aroldo I d'Inghilterra]] con la probabile complicità di Godwin. ''Cfr.'' {{Cita|Walker 1997|pp. 16-17}}.</ref><ref name=Burke-1-7/>
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Inizialmente, la mattina del 14 ottobre, fu Aroldo a dettare l'andamento della battaglia, poiché conosceva bene la zona in quanto facente parte delle sue molte terre,<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-3>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', p. 3}}.</ref> e per intimorire gli avversari mandò avanti il proprio stendardo da battaglia raffigurante un uomo combattente.<ref name=Rex-5-4>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', p. 4}}.</ref> Guglielmo e le sue truppe, che avevano passato una notte insonne per timore di un improvviso attacco,<ref name=Rex-5-4/> non poterono tirarsi indietro dal combattere, poiché la finestra di tempo stabile che aveva permesso l'attraversamento della Manica era terminata ed era impossibile tornare indietro; inoltre la flotta anglosassone era nuovamente salpata da Londra per prendere alle spalle i normanni, e sarebbe giunta entro pochi giorni.<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-3/> La [[battaglia di Hastings]] iniziò quindi con i migliori auspici per Aroldo, che si trovava oggettivamente in vantaggio: anche se fosse risultata in una sconfitta, si sarebbe potuto agevolmente ritirare nell'interno e stringere i normanni nella morsa della loro stessa terra bruciata, che non avrebbe loro permesso di sostentarsi a lungo.<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-3/><ref>{{Cita|Thierry 1837|p. 242}}.</ref> Molti, sia cronisti medievali che storici successivi, criticano la decisione di Aroldo di dare battaglia giudicandola affrettata,<ref name=DeVries298/> ma in realtà il sovrano non aveva scelta, poiché aveva il dovere di difendere i propri sudditi e possedimenti dagli attacchi nemici;<ref name=Rex2-12/><ref>{{Cita|Thierry 1837|p. 241}}.</ref> inoltre è possibile che temesse un radicamento delle forze avversarie nella zona, tentando quindi di cacciarle il prima possibile.<ref name=DeVries298/>
Memore dell'esperienza in Normandia, dove aveva osservato l'abilità normanna nell'uso della [[cavalleria]],<ref name=Rex-5-6/> che non era utilizzata dagli anglosassoni, Aroldo schierò le proprie truppe su una collina che dominava la zona,<ref name=Rex-5-4/> fortificandola.<ref>{{Cita|Thierry 1837|p. 245}}.</ref> Guglielmo, avendo constatato che l'area era perlopiù [[palude|paludosa]] e poco adatta a cariche frontali, ritenne più prudente attendere per non esporre i propri cavalieri a rischi inutili, e lasciò che gli anglosassoni occupassero le posizioni più strategiche.<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-4/> Gli anglosassoni formarono uno schieramento compatto sopra la collina, e Aroldo li arringò in previsione della battaglia imminente, posizionandosi poi al centro della prima linea per meglio dirigere i movimenti delle truppe.<ref name=Rex-5-6/> Come descritto da [[Enrico di Huntingdon]] e [[Guglielmo di Malmesbury]], i fanti inglesi formavano un [[muro di scudi]] virtualmente impenetrabile, che i normanni avrebbero potuto distruggere solo dopo una faticosa risalita dei fianchi della collina.<ref name=Rex-5-6/> Aroldo aveva fatto anche in modo di orientarsi col sole alle proprie spalle per accecare gli avversari, ma quella mattina una densa foschia si era levata sul campo di battaglia e quest'accorgimento non servì a nulla.<ref name=Rex-5-6/> Guglielmo nel frattempo, capendo di dover cambiare strategia, divise il proprio esercito in sette formazioni più piccole e mobili;<ref name=Rex-5-6/> fece quindi a sua volta un discorso, spronando i suoi uomini ricordando loro che ormai non c'era altra via d'uscita se non la vittoria.<ref name=Rex2-12/><ref>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', pp. 6-7}}.</ref>
[[File:William Blake, Visionary Head of Harold killed at the Battle of Hastings.jpg|miniatura|sinistra|La ferita all'occhio di Aroldo in un'illustrazione di [[William Blake]] (1819)]]
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Nonostante la sconfitta finale, molti elementi della civiltà anglosassone – primo fra tutti il nome del regno, "Inghilterra" – sopravvissero alla conquista e vennero assimilati dagli stessi normanni.<ref name=Rex2-13>{{Cita|Rex 2012|cap. ''13 - Aftermath: The Lost King''}}.</ref>
=== Aroldo nella storiografia e nel
==== Fonti
Esistono svariate fonti sulla vita di Aroldo II d'Inghilterra, la maggior parte delle quali di chiara matrice normanna e quindi a lui avverse.<ref name=Rex-I-2/> La più importante è senza dubbio l'[[arazzo di Bayeux]], che ripercorre visivamente gli eventi del 1065-66 presentando più volte Aroldo come personaggio principale;<ref name=Rex-I-2/><ref name=WalkerXXIII>{{Cita|Walker 1997|p. xxiii}}.</ref> nell'arazzo sono presenti numerose scritte a cornice delle varie scene per fornirne il contesto, ma in molti passaggi il senso della rappresentazione è comunque criptico (effetto probabilmente voluto dal tessitore).<ref group=N>È anche possibile che l'arazzo sia stato realizzato da numerosi autori in un periodo prolungato nel tempo, rendendo quindi la narrazione non omogenea. ''Cfr.'' {{Cita|Provero 2020|p. 35}}.</ref><ref name=Rex2-9/><ref name=WalkerXXIII/><ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 33 e 118}}.</ref> Nell'arazzo si insiste molto sul tema del tradimento, segno evidente dello scandalo che causò al tempo la presa di potere di Aroldo a scapito della parola data a Guglielmo, testimoniando quindi che l'anglosassone aveva realmente la reputazione di spergiuro presso i normanni.<ref name=Chesterton40/><ref name=Rex-2-8/> Inoltre, durante le scene relative alla battaglia di Hastings, paradossalmente Aroldo compare pochissimo, venendo presentato come una figura passiva in balia degli eventi.<ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 70-71}}.</ref> Va ricordato che i [[cavaliere|valori cavallereschi]] della società feudale, riconosciuti in [[Normandia]], non lo erano nell'Inghilterra dell'XI secolo, e la guerra tra Guglielmo e Aroldo fu il risultato dell'opposizione di due modelli sociali completamente diversi.<ref name=Rex-2-8/>
Una fonte estremamente ostile ad Aroldo e agli inglesi in generale è il ''[[Carmen de Hastingae Proelio]]'', il cui autore sconosciuto paragona il sovrano anglosassone a [[Caino]] per aver ucciso il fratello [[Tostig Godwinson]] alla [[battaglia di Stamford Bridge]].<ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 135-136}}.</ref> [[Guglielmo di Poitiers (cronista)|Guglielmo di Poitiers]], contemporaneo del duca, fu il primo a scrivere un'opera in suo onore, le ''Gesta Guillelmi''; di conseguenza fu molto critico di Aroldo,<ref name=WalkerXVIII/> e servì da modello per i cronisti successivi come [[Guglielmo di Jumièges]]<ref>{{Cita|Walker 1997|p. xxi}}.</ref> e, in misura minore, [[Orderico Vitale]],<ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 133-135}}.</ref> [[Eadmero di Canterbury]], [[Guglielmo di Malmesbury]], [[Guido di Amiens]] e [[Goffredo Gaimar]].<ref>{{Cita|Walker 1997|p. xxv}}.</ref> Il ''[[Domesday Book]]'', pur senza commentare direttamente la sua figura, lo menziona degradandolo al grado di conte, disconoscendo di fatto la sua autorità.<ref name=WalkerXVIII/>
Tanto Aroldo fu dipinto negativamente dalla propaganda normanna, tanto invece il suo predecessore [[Edoardo il Confessore]] ne fu esaltato, a partire dalla sua rappresentazione sull'[[arazzo di Bayeux]].<ref name=Chesterton36/> È infatti necessario ricordare che Edoardo, benché di stirpe anglosassone, visse la maggior parte della propria vita in esilio in [[Normandia]], crescendo di fatto
Le fonti non sono tuttavia unanimemente nemiche di Aroldo. La ''[[Cronaca anglosassone]]'' e il suo successivo curatore [[Giovanni di Worcester]], nonostante la narrazione molto succinta degli eventi del 1066, riconoscono il potere di Aroldo come legittimo,<ref name=WalkerXVIII/> criticando invece aspramente Guglielmo durante il suo regno e dipingendolo come un sovrano pessimo e un peccatore avido e violento.<ref>{{Cita|Provero 2020|p. 132}}.</ref> La ''Vita Ædwardi Regis'', opera commissionata dalla regina vedova [[Edith del Wessex]] (sorella di Aroldo) in onore del marito Edoardo il Confessore, si mantiene tendenzialmente neutra sulla sua figura.<ref>{{Cita|Walker 1997|p. xx}}.</ref>
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