Telecupole: differenze tra le versioni
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Venne fondata nel [[1979]] dall'editore [[Luigi Toselli (editore)|Luigi Toselli]] con la collaborazione di [[Danilo Pennone (editore)|Danilo Pennone]], proveniente da [[TeleStudio Torino|Telestudio]], e dall'allora direttore artistico della discoteca "Le Cupole" [[Lorenzo Gillio]]. Soltanto qualche anno dopo l'emittente divenne di proprietà dei due fratelli Luigi e Piermaria<ref>[https://www.gazzettadalba.it/2014/07/morto-luigi-toselli-fondatore-telecupole/ ''È morto Luigi Toselli, fondatore di Telecupole''], ''gazzettadalba.it''</ref>.
Già dai primi [[anni 1980|anni ottanta]] il palinsesto di Telecupole mirò all'informazione, al territorio, al folklore e alla valorizzazione di usi, costumi, lavori e tradizioni locali, tratto distintivo dell'emittente. Il successo fu dato da programmi caratteristici come ''La Trattoria dei Ricordi'',condotta da Meo Cavallero e Gipo Farassino che recuperava il [[dialetto]] e i canti popolari, e ''Cantapiemonte'', che aveva per protagonisti gruppi folcloristici vocali piemontesi, entrambi spettacoli ideati da Raoul, ''La bottega della musica'' con Tino Zerbini, la rubrica settimanale ''Il corpo e l'anima'' condotta da [[Gianluigi Marianini]], che ancora oggi vengono replicati sul canale Telecupole Story. Il giornalista [[Beppe Ghisolfi]], invece, era alla guida delle interviste di ''Silenzio stampa''<ref>[https://www.cuneodice.it/attualita/saviglianese/beppe-ghisolfi-ritorna-a-telecupole_12080.html ''Beppe Ghisolfi ritorna a Telecupole''], ''cuneodice.it''</ref><ref>[https://www.gazzettadalba.it/2018/04/i-sindaci-in-tv-nel-salotto-di-telecupole-con-beppe-ghisolfi/ ''I sindaci in Tv nel salotto di Telecupole con Beppe Ghisolfi''], ''gazzettadalba.it''</ref>. I personaggi principali degli show della rete furono, tra gli altri, [[Gipo Farassino]], Nino Bonino e Umberto Clivio. Il palinsesto era caratterizzato anche da film, telefilm e cartoni animati.
Negli anni successivi si ridusse l'autoproduzione e l'emittente iniziò a mandare in onda i programmi del circuito [[Jolly (syndication)|Jolly]], mentre sul finire del decennio entrò a far parte del consorzio [[Cinquestelle]].
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