Assassinio sull'Orient Express: differenze tra le versioni

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Durante la notte, il treno si ferma in territorio [[Regno di Jugoslavia|jugoslavo]] a causa di una bufera di neve ed alla mattina si scopre che Ratchett è stato assassinato nella notte con dodici pugnalate. Monsieur Bouc chiede a Poirot di prendere in mano il caso, e il belga, perquisendo lo scompartimento di Ratchett, trova un orologio fermo all'una e un quarto, un nettapipe (non appartenente a Ratchett, dato che questi fumava solo sigarette), un fazzoletto da donna con una "H" ricamata e un bigliettino bruciacchiato. Con un trucco ingegnoso, grazie al biglietto bruciacchiato Poirot scopre che la vittima era in realtà un italiano di nome Cassetti, l'assassino della bambina Daisy Armstrong, e indirettamente di sua madre, suo padre, suo fratello e la sua cameriera (avvenuto anni prima, l'episodio si ispira alla tragedia che colpì il noto aviatore statunitense [[Charles Lindbergh]], il cui figlio Charles III di un anno e mezzo [[Rapimento Lindbergh|fu rapito e ritrovato morto]] nel [[1932]]).
Ma Rachet ha cagato nel mutande.
 
Sarà l'inizio di una serie di interrogatori a tutti i passeggeri del vagone, e fra esitazioni, reticenze, contraddizioni e lapsus indicativi emergerà che più di un passeggero aveva avuto dei legami con la famiglia Armstrong, e che certi depistaggi e la presenza di tanti indizi sono un tentativo premeditato per confondere e fuorviare le investigazioni del detective e per indirizzarne altrove le indagini.