Barbara di Cilli: differenze tra le versioni

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|immagine = Barbara of Celje - Meister der Chronik des Konzils von Konstanz 001.jpg
|legenda = L'imperatrice Barbara di Cilli raffigurata in una miniatura del [[1440]] circa
|stemma = [[File: Arms of Sigismund, Holy Roman Emperor.svg|50px]] [[File:Counts of Celje coat of arms (1-4).svg|60px]]
|titolo = [[Consorti dei sovrani del Sacro Romano Impero e di Germania|Imperatrice del Sacro Romano Impero]]
|sottotitolo = (formalmente '''Imperatrice dei Romani''')
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Alla morte del marito, Barbara venne rilasciata, ma tutte le sue proprietà erano state confiscate e in seguito essa venne esiliata in [[Ungheria]]. Si trasferì in seguito in [[Polonia]], dove, secondo Jan Długosz, ricevette [[Sandomierz]] come [[feudo]]. Nel 1441 si trasferì a [[Mělník]], in Boemia; trascorse poi il resto della sua vita come regina madre in Boemia, dove venne anche accusata di complottare contro il regime.<ref>Duggan, Anne J., ''Queens and Queenship in Medieval Europe: Proceedings of a Conference Held at King's College London'', aprile 1995, Boydell Press, 2002; ISBN 0851158811</ref>
 
Durante la vedovanza essa si dedicò ai suoi interessi per l'alchimia e le scienze dell'occulto. Venne accusata dall'alchimista boemo [[Johann von Laaz]] di truffare mercanti con false monete d'oro: costoro sarebbero stati convinti dall'imperatrice che il metallo era stato prodotto da lei per via alchemica.<ref name=hutin>{{cita|Hutin|p. 162}}.</ref> Morì di peste nel 1451.
 
== Genetica ==