Aroldo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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[[File:'Fighting Man' Harold godwinson personal standard war banner.png|miniatura|upright=0.75|Ricostruzione dello stendardo da battaglia di Aroldo, raffigurante un uomo combattente]]
 
Inizialmente, la mattina del 14 ottobre, fu Aroldo a dettare l'andamento della battaglia, poiché conosceva bene la zona in quanto facente parte delle sue molte terre,<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-3>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', p. 3}}.</ref> e per intimorire gli avversari mandò avanti il proprio stendardo da battaglia raffigurante un uomo combattente.<ref name=Rex-5-4>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', p. 4}}.</ref> Guglielmo e le sue truppe, che avevano passato una notte insonne per timore di un improvviso attacco,<ref name=Rex-5-4/> non poterono tirarsi indietro dal combattere, poiché la finestra di tempo stabile che aveva permesso l'attraversamento della Manica era terminata ed era impossibile tornare indietro; inoltre la flotta anglosassone era nuovamente salpata da Londra per prendere alle spalle i normanni, e sarebbe giunta entro pochi giorni.<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-3/> La [[battaglia di Hastings]] iniziò quindi con i migliori auspici per Aroldo, che si trovava oggettivamente in vantaggio: anche se fosse risultata in una sconfitta, si sarebbe potuto agevolmente ritirare nell'interno e stringere i normanni nella morsa della loro stessa terra bruciata, che non avrebbe loro permesso di sostentarsi a lungo.<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-3/><ref>{{Cita|Thierry 1837|p. 242}}.</ref> Molti, sia cronisti medievali che storici successivi, criticanohanno criticato la decisione di Aroldo di dare battaglia giudicandola affrettata,<ref name=DeVries298/> ma in realtà il sovrano non aveva scelta, poiché aveva il dovere di difendere i propri sudditi e possedimenti dagli attacchi nemici;<ref name=Rex2-12/><ref>{{Cita|Thierry 1837|p. 241}}.</ref> inoltre è possibile che temesse un radicamento delle forze avversarie nella zona, tentando quindi di cacciarle il prima possibile.<ref name=DeVries298/>
 
Memore dell'esperienza in Normandia, dove aveva osservato l'abilità normanna nell'uso della [[cavalleria]],<ref name=Rex-5-6/> che non era utilizzata dagli anglosassoni, Aroldo schierò le proprie truppe su una collina che dominava la zona,<ref name=Rex-5-4/> fortificandola.<ref>{{Cita|Thierry 1837|p. 245}}.</ref> Guglielmo, avendo constatato che l'area era perlopiù [[palude|paludosa]] e poco adatta a cariche frontali, ritenne più prudente attendere per non esporre i propri cavalieri a rischi inutili, e lasciò che gli anglosassoni occupassero le posizioni più strategiche.<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-4/> Gli anglosassoni formarono uno schieramento compatto sopra la collina, e Aroldo li arringò in previsione della battaglia imminente, posizionandosi poi al centro della prima linea per meglio dirigere i movimenti delle truppe.<ref name=Rex-5-6/> Come descritto da [[Enrico di Huntingdon]] e [[Guglielmo di Malmesbury]], i fanti inglesi formavano un [[muro di scudi]] virtualmente impenetrabile, che i normanni avrebbero potuto distruggere solo dopo una faticosa risalita dei fianchi della collina.<ref name=Rex-5-6/> Aroldo aveva fatto anche in modo di orientarsi col sole alle proprie spalle per accecare gli avversari, ma quella mattina una densa foschia si era levata sul campo di battaglia e quest'accorgimento non servì a nulla.<ref name=Rex-5-6/> Guglielmo nel frattempo, capendo di dover cambiare strategia, divise il proprio esercito in sette formazioni più piccole e mobili;<ref name=Rex-5-6/> fece quindi a sua volta un discorso, spronando i suoi uomini ricordando loro che ormai non c'era altra via d'uscita se non la vittoria.<ref name=Rex2-12/><ref>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', pp. 6-7}}.</ref>