Sestri Ponente: differenze tra le versioni

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==== Oratori, cappelle ed edicole votive ====
* Oratorio di San Giuseppe
:Situato in piazza Tazzoli, adiacente alla principale piazza Baracca, venne edificato a partire delladalla primavera del 1646.<ref>G. B. Nicolò Besio, ''Strade di Sestri Ponente - Dizionario toponomastico'', Valenti Editore, pag 121</ref> Nel dopoguerra la forte immigrazione dal meridione che contraddistingue il ponente genovese porta alcuni fedeli a festeggiare i santi [[Cosma e Damiano]]: l'oratorio viene scelto come luogo in cui custodire prima un dipinto e, a partire dal 1960, due statue raffiguranti i santi, impiegate durante le manifestazioni religiose in loro onore. Le statue rimasero in loco fino al 1981, quando vennero trasferite nella [[chiesa di Santa Maria della Cella]] di Sampierdarena.<ref>[http://ilsedente.altervista.org/175/speciale-centenario-il-culto-ai-ss-medici-tra-i-ruvesi-a-genova-una-storia-di-fede-ed-emigrazione/ Speciale Centenario: Il culto ai SS. Medici tra i ruvesi a Genova. Una storia di fede ed emigrazione.], articolo de ''Il Sedente'', del 23 settembre 2011</ref>
 
* Oratorio di Morte ed Orazione
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: [[XVI secolo]]. Situato nella via principale fu acquistato nel [[1865]] dal comune di Sestri Ponente per essere adibito a sede comunale. Ospita gli uffici distaccati del comune e quelli del Municipio VI - Medio Ponente.
* [[Villa Maria De Mari]]
: Edificata nel [[XVI secolo]], passa nel settecento alla famiglia De Mari, che danno all'edificio l'aspetto attuale, poi nel [[1771]] agli [[Spinola]], ai banchieri [[Rossi Martini (famiglia)|Rossi]] nel [[1896]] ed infine alla famiglia Rollino nel [[1939]]. Il grande parco e il giardino all'italiana sono andati completamente perduti nella speculazione edilizia avvenuta a partire con ildal boom edilizio di fine anni sessanta, mentre la villa è in degrado. Durante il secondo conflitto mondiale fu per un certo periodo di tempo la sede logistica di soldati tedeschi che ne fecero base operativa. Attualmente versa in stato di abbandono.
* [[Villa Spinola Pallavicino]]
: Costruita ai primi del 1700 è la più piccola della ville che sorsero tra il sei-settecento lungo la costa a ponente del borgo. Dopo vari passaggi di proprietà venne acquistata, nel '900, dall'emergente famiglia sestrese dei Baganara e da questi, per eredità alla loro esponente Afra, suora laica appartenente alle [[oblate di San Benedetto]] che la abitò con un gruppo di consorelle e la adibì a orfanotrofio femminile e asilo infantile denominandola ''‘Piccola casa del Sacro Cuore’''. È di proprietà, per lascito, dell'ordine religioso dei [[Benedettini]] ed è in stato di semiabbandono. Nel tempo ha perso il parco a monte ma ha conservato una parte di quello che originariamente arrivava direttamente sul mare.