Gigantopithecus: differenze tra le versioni

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Dieta: linguaggio
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Nonostante le enormi dimensioni stimate, l'analisi dei denti e delle mandibole di ''Gigantopithecus'' sembrano indicare un [[erbivoro]] generalista. Le analisi degli [[Isotopi del carbonio|isotopi del carbonio-13]] suggeriscono che l'animale consumasse una grande quantità di [[piante C3]], come frutti, foglie e altre piante forestali.<ref name= "Bocherens2017"/> La mandibola del ''Gigantopithecus'' era molto profonda e spessa, indicando che era in grado di resistere a sforzi elevati mentre masticava cibi duri e resistenti. Tuttavia, la stessa anatomia mandibolare è tipicamente osservata anche nelle scimmie moderne che si nutrono principalmente di foglie morbide ([[Folivoro|folivori]]) e semi (granivori). I denti del ''Gigantopithecus'' mostrano un tasso di vaiolatura nettamente inferiore (causato dal consumo di oggetti piccoli e duri) rispetto a quelli degli [[Pongo (zoologia)|oranghi]], più simile al tasso osservato negli [[Pan (zoologia)|scimpanzé]], il che potrebbe indicare una dieta altrettanto generalista.<ref name=ZhangHarrison2017/>
 
I premolari simili a molari, i grandi molari, e le lunghe e robuste radici dei denti masticatori potrebbero indicare che le fauci dell'animale erano atte alla masticazione, frantumazione e macinazione di cibi voluminosi e fibrosi.<ref>{{cita pubblicazione|cognome1=Kupczik|nome1=K.|cognome2=Dean|nome2=M. C.|anno=2008|titolo=Comparative observations on the tooth root morphology of ''Gigantopithecus blacki''|rivista=Journal of Human Evolution|volume=54|numero=2|pp=196–204|doi=10.1016/j.jhevol.2007.09.013|pmid=18045651}}</ref><ref name="Ciochon1991"/> Lo spesso smalto suggerirebbe una dieta a base di cibi abrasivi, come le particelle di sporco sul cibo raccolteraccolto vicino o sul terreno (come i germogli di bambù).<ref name=Kono2014/> Allo stesso modo, l'analisi degli isotopi ddell'ossigeno suggerisce che ''Gigantopithecus'' consumasse perlopiù piante basse, come steli, radici ed erbe, rispetto agli oranghi. Il [[Tartaro (medicina)|tartaro dentale]] indica anche un consumo di [[tuberi]].<ref>{{cita pubblicazione|nome1=Y.|cognome1=Qu|nome2=C.|cognome2=Jin|nome3=Y.|cognome3=Zhang|anno=2014|titolo=Preservation assessments and carbon and oxygen isotopes analysis of tooth enamel of ''Gigantopithecus blacki'' and contemporary animals from Sanhe Cave, Chongzuo, South China during the Early Pleistocene|rivista=Quaternary International|volume=354|pp=52–58|doi=10.1016/j.quaint.2013.10.053}}</ref> Inoltre, non sembra che ''Gigantopithecus'' consumasse le comuni erbe delle savane ([[piante C4]]).<ref name= "Bocherens2017">{{cita pubblicazione|cognome1=Bocherens |nome1=H. |cognome2=Schrenk |nome2=F. |cognome3=Chaimanee |nome3=Y. |cognome4=Kullmer |nome4=O. |cognome5=Mörike |nome5=D. |cognome6=Pushkina |nome6=D. |cognome7=Jaeger |nome7= J.-J. |titolo=Flexibility of diet and habitat in Pleistocene South Asian mammals: Implications for the fate of the giant fossil ape ''Gigantopithecus'' |rivista=Quaternary International |volume=434 |anno=2017 |pp=148–155 |doi=10.1016/j.quaint.2015.11.059}}</ref> Tuttavia, nel 1990, alcuni [[fitoliti]] di opale attaccati a quattro denti provenienti dalla Grotta del ''Gigantopithecus'' furono identificati come di origine [[graminacee]]; tuttavia, la maggior parte dei fitoliti assomiglia ai peli dei frutti della famiglia dei [[Moraceae|fichi]], che includono [[Ficus carica|fichi]], [[Morus (botanica)|gelsi]], [[Artocarpus altilis|alberi del pane]] e [[Ficus benghalensis|banyan]]. Ciò suggerisce che la frutta fosse una componente dietetica significativa almeno per questa popolazione di ''Gigantopithecus''.<ref name="Ciochon1991">{{cita pubblicazione|cognome1=Ciochon |nome1=R. |wkautore=Russell Ciochon |cognome2= Piperno|nome2=D. R.|cognome3=Thompson|nome3=R. G.|anno=1990|titolo=Opal phytoliths found on the teeth of the extinct ape ''Gigantopithecus blacki'': implications for paleodietary studies|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences|volume=87|numero=20|pp=8120–8124|doi=10.1073/pnas.87.20.8120 }}</ref>
 
I denti risalenti al [[Pleistocene medio]], di 400&nbsp;000-320&nbsp;000 anni, ritrovati nella grotta di [[Contea di Hejiang|Hejiang]], nel sud-est della Cina (periodo vicino all'estinzione dell'animale) mostrano alcune differenze dal materiale del [[Pleistocene inferiore]] da altri siti, il che potrebbe potenzialmente indicare che la popolazione di ''Gigantopithecus'' dello Hejiang fosse una forma specializzata che si stava adattando a un ambiente mutevole con diverse risorse alimentari. I denti di Hejiang mostrano una superficie esterna dello smalto meno livellata (più crenulata) a causa della presenza di creste secondarie che emanano dal [[Cuspide (odontoiatria)|paracono]] e dal [[Cuspide (odontoiatria)|protocono]] sul lato del molare più vicino alla linea mediana (medialmente), così come creste maggiori più affilate, rendendo il dente meno piatto di quello degli altri esemplari.<ref name=Zhang2014/><ref>{{cita pubblicazione|cognome1=Zhang|nome1=Y.|cognome2=Kono|nome2=R. T.|cognome3=Jin|nome3=C.|cognome4=Wang|nome4=W.|cognome5=Harrison|nome5=T.|anno=2014|titolo=Possible change in dental morphology in ''Gigantopithecus blacki'' just prior to its extinction: evidence from the upper premolar enamel–dentine junction|rivista=Journal of Human Evolution|volume=75|pp=166–171|doi=10.1016/j.jhevol.2014.06.010|pmid=25063565}}</ref><ref name=ZhangKono2014>{{cita pubblicazione|cognome1=Zhang|nome1=Y.|cognome2=Kono|nome2=R. T.|cognome3=Jin|nome3=C.|cognome4=Wang|nome4=W.|anno=2014|titolo=New 400–320 ka ''Gigantopithecus blacki'' remains from Hejiang Cave, Chongzuo City, Guangxi, South China|rivista=Quaternary International|volume=354|pp=35–45|doi=10.1016/j.quaint.2013.12.008}}</ref>