Maometto: differenze tra le versioni
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[[File:Maome.jpg|thumb|In questa miniatura del [[XVI secolo]], tratta dall{{'}}''Athār al-baqiya'' (Tracce dei secoli passati) di [[al-Biruni|al-Bīrūnī]] (manoscritto della [[Biblioteca nazionale di Francia]], Arabe 1489 fol. 5v), Maometto è invece raffigurato senza velo sul volto.]]
La conversione degli abitanti di Mecca risultò per Maometto particolarmente irta di ostacoli. Seppur inizialmente avessero accoltò con curiosità e benevolenza la nuova catechesi predicata da Maometto, in seguito i meccani gli si ribellarono<ref>{{Cita|Lo Jacono, 2011|p. 53.}}</ref>. Le volontà di Allah di ritenersi unico ed esclusivo avrebbe potuto creare enormi problemi economici alla città,
Importanti esponenti di vari clan iniziarono così a provare un crescente malcontento verso Maometto, che si manifestò con una serie di attacchi personali e il dileggio<ref>{{Cita|Lo Jacono, 2011|pp. 51-54.}}</ref>: il musico An-Nadr si divertiva a fare concorrenza al proselitismo di Maometto, mettendosi a raccontare storie e leggende, mentre il Profeta recitava le sue rivelazioni; la danzatrice Fartana, che lanciava motteggi pungenti contro i musulmani; e ʿUqba b. Abi Mu'ayt, che lanciò una placenta sanguinante di montone su Maometto in preghiera, con il palese intento di blasfemo d'infangare con il sangue quel momento di sacro raccoglimento<ref>{{Cita|Lo Jacono, 2011|pp. 54-57.}}</ref>. Fra gli oppositori di Maometto vi fu anche suo zio Abu Lahab, che forse su suggerimento dalla moglie Umm Ğamīl Arwā, spinse i figli a ripudiare le rispettive mogli, figlie del Profeta<ref>{{Cita|Lo Jacono, 2011|p. 58.}}</ref>.
I convertiti nella sua città natale furono pochissimi per i numerosi anni che egli ancora trascorse alla [[La Mecca|Mecca]]. Fra essi il suo amico intimo e coetaneo [[Abū Bakr]] e un gruppetto assai ristretto di persone che sarebbero stati i suoi più validi collaboratori: i cosiddetti "[[Dieci Benedetti]]" (''al-ʿashara al-mubashshara''). I principali seguaci di Maometto furono giovani - figli o fratelli di mercanti - oppure persone in rotta con i loro clan di origine, insieme a stranieri la cui posizione nella società meccana era piuttosto fragile. In generale i meccani non presero sul serio la sua predicazione, deridendolo.
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