Storia dell'Iran: differenze tra le versioni
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La maggior parte della vita dell'impero sasanide venne caratterizzata dalle frequenti ''guerre bizantino-sasanidi'', una continuazione delle [[guerre romano-partiche]] e delle [[guerre romano-persiane]]; l'ultimo fu il conflitto più lungo nella storia umana. Iniziato nel [[I secolo a.C.]] dai loro predecessori, i Parti e i Romani, la guerra proseguì fino al [[VII secolo]]. I Persiani sconfissero i Romani nella [[battaglia di Edessa]] nel [[260]], in cui l'imperatore romano [[Valeriano]] fu fatto prigioniero per il resto della sua vita.
Nella fase iniziale fu conquistata l'Arabia orientale. Tra il 590 e il 628, durante il governo di [[Cosroe II]], furono annessi all'impero l'Egitto, la Giordania, la Palestina e il Libano. I Sasanidi chiamavano il loro impero '''''Erânshahr'''''.<ref>"Dominatore degli Arii".</ref><ref>Garthwaite, Gene R., ''The Persians'', p. 2</ref>[[File:The Sasanian Empire from 600 A.D.-620 A.D.png|sinistra|thumb|upright=2.1|L'espansione dell'
In 600 anni di conflitto conflitto con l'impero romano. gli eserciti sasanidi e romano-bizantini si scontrarono per il controllo sull' [[Anatolia]], il [[Caucaso occidentale]]<ref>Soprattutto i territori della [[Lazica]], della [[Iberia Caucasica|Iberia caucasica]], la moderna [[Georgia]] e [[Abcasia|Abkhazia]].</ref> la [[Mesopotamia]], l'[[Armenia]] e il Levante. Sotto [[Giustiniano I]], la guerra portò a una pace precaria, con il pagamento di un tributo ai Sasanidi.
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