Pinocchio di Guillermo del Toro: differenze tra le versioni
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Durante l’addestramento, i bambini vengono smistati in due squadre avversarie per simulare un gioco di guerra; l’amicizia fra Pinocchio e Lucignolo (messi a capo dei due blocchi), tuttavia, trasforma il tutto in un unico gioco di squadra che crea un’atmosfera di trionfante felicità fra tutti i bambini. Quando però Pinocchio e Lucignolo presentano le proprie squadre al Podestà come entrambi vincitrici, l’uomo, con fredda crudeltà, sottopone il figlio alla prova finale: uccidere Pinocchio con un colpo di pistola, poiché deve per forza esserci uno sconfitto. Proprio in quel momento, il campo viene bombardato dalle [[Alleati della seconda guerra mondiale|Forze Alleate]] e Lucignolo trova il coraggio di ribellarsi e di difendere il burattino dal padre, il quale viene ucciso da una bomba.
Geppetto viene tratto in salvo su una spiaggia, mentre Pinocchio perde la vita: lo Spirito del bosco riappare e afferma che il gesto di divenire mortale per salvare suo padre ha reso Pinocchio un bambino vero e di conseguenza non può più tornare in vita. Sebastian, affranto per la perdita di Pinocchio, decide allora di utilizzare il desiderio che gli era stato concesso dallo Spirito per un'ultima resurrezione di Pinocchio. Il burattino torna a casa con la sua nuova famiglia, con cui vive felicemente finché Geppetto, Sebastian e Spazzatura non muoiono di vecchiaia nel corso degli anni. Rimasto solo, Pinocchio decide di partire verso nuovi orizzonti, mentre Sebastian, che narra la storia ai Conigli Neri, servitori della Morte, afferma che forse un giorno Pinocchio potrebbe morire, dimostrando di nuovo di essere un bambino vero, concludendo: "Quel che accade accade, e infine ce ne andiamo".
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