Sindh: differenze tra le versioni

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Fu conosciuto con diversi nomi nel passato: gli [[Assiria|Assiri]] (già nel [[VII secolo a.C.]]) lo conoscevano come Sinda, i [[Persiani]] come Abisind, i [[Greci]] come Sinthus, i [[Civiltà romana|Romani]] come Sindus, i [[Cinesi]] come Sintow, mentre per gli [[Arabi]] era il Sind.
Nel [[1842]] il generale [[Charles James Napier]] conquistò la regione per conto dell'[[Impero britannico]]. I suoi ordini erano solo quelli di placare delle rivolte ma, di propria iniziativa, la conquistò, dovendo però spedire una missiva a [[Londra]] per giustificare il proprio comportamento: in essa si limitò a scrivere l'espressione [[lingua latialatina|latina]] "Peccavi" ("ho peccato") che, tradotta in [[lingua inglese|inglese]], diventa "I have sinned", che viene [[Omofonia (linguistica)|letta allo stesso modo]] di "I have Sindh" ("Io ho il Sindh"). La cosa fu molto apprezzata in patria, dove la conquista fu vista di buon occhio e la rivista ''Punch'' ritrasse il generale vittorioso durante la battaglia con la parola ''Peccavi'' ad ornamento della vignetta.<ref>{{Cita web|url=https://victorianweb.org/history/empire/napier.html|titolo=General Charles Napier and the Conquest of Sind|sito=victorianweb.org|accesso=2022-07-19}}</ref>
 
== Società ==