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== Geografia fisica ==
Le regioni limitrofe sono il [[Belucistan (Pakistan)|Belucistan]] ada ovest e nord, il [[Punjab (Pakistan)|Punjab]] a nord, il [[Rajasthan]] ([[India]]) ada est ede il [[Mar Arabico]] e il [[Gujarat]] ([[India]]) a sud. Le lingue principali sono il [[lingua Sindhi|Sindhi]] e l'[[Urdu]].
 
La città principale è [[Karachi]] (24 milioni di abitanti), dove si concentrano gli immigrati indiani e che fu capitale del Pakistan fino al [[1958]] (vi era nato [[Mohammad Ali Jinnah]]). Un'altra grande città è [[Hyderabad (Pakistan)|Hyderabad]], l'antica capitale del Sindh. [[Zulfikar Ali Bhutto]] e la figlia [[Benazir Bhutto]] erano originari di [[Larkana]]. Il Sindh conta 23 distretti.
 
== Storia ==
L'origine del nome è dal [[sanscrito]] ''Sindhu'' che significa "fiume", che è il nome del fiume [[Indo]]. Da tale nome deriva anche il toponimo "[[India]]" per il tramite del persiano ''Hind'', che perde la "s" iniziale. Nello [[Shrimad Bhagavatam]] è menzionato come parte di ''Abhirrdesh'' ([[regno Abhira]])<ref>[http://vedabase.net/sb/2/4/18/en Srimad Bhagavatam Canto 2 Chapter 4 Verse 18<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060819194741/http://vedabase.net/sb/2/4/18/en |data=19 agosto 2006 }}</ref>. In passato esistevano due regioni in quest'area: ''Sindh'' ada ovest, che si estendeva fino alla città di [[Multan]], ede ''Hind'' (India moderna) ada est.
 
Fu conosciuto con diversi nomi nel passato: gli [[Assiria|Assiri]] (già nel [[VII secolo a.C.]]) lo conoscevano come Sinda, i [[Persiani]] come Abisind, i [[Greci]] come Sinthus, i [[Civiltà romana|Romani]] come Sindus, i [[Cinesi]] come Sintow, mentre per gli [[Arabi]] era il Sind.
Nel [[1842]] il generale [[Charles James Napier]] conquistò la regione per conto dell'[[Impero britannico]]. I suoi ordini erano solo quelli di placare delle rivolte ma, di propria iniziativa, la conquistò, dovendo però spedire una missiva a [[Londra]] per giustificare il proprio comportamento: in essa si limitò a scrivere l'espressione [[lingua latina|latina]] "Peccavi" ("ho peccato") che, tradotta in [[lingua inglese|inglese]], diventa "I have sinned", che viene [[Omofonia (linguistica)|letta allo stesso modo]] di "I have Sindh" ("Io ho il Sindh"). La cosa fu molto apprezzata in patria, dove la conquista fu vista di buon occhio e la rivista ''Punch'' ritrasse il generale vittorioso durante la battaglia con la parola ''Peccavi'' ada ornamento della vignetta.<ref>{{Cita web|url=https://victorianweb.org/history/empire/napier.html|titolo=General Charles Napier and the Conquest of Sind|sito=victorianweb.org|accesso=2022-07-19}}</ref>
 
== Società ==