Ermacora Zuliani: differenze tra le versioni
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Il 16 luglio<ref name=M9p20>{{Cita|Memoria di "Mache" 1959|p. 20}}.</ref> dello stesso anno assunse il comando della 63ª Legione CC.NN. "Tagliamento",<ref name=R0p215/> che il 2 maggio [[1943]], data in cui fu promosso Console comandante, divenne Gruppo battaglioni CC..NN. "Tagliamento",<ref name=F0p4>{{Cita|Franci, Girolimetto, Minucci Teoni, Persiani 2010|p. 4}}.</ref> assegnato alla [[1ª Divisione corazzata "M"]].<ref name=F0p4/> La [[Caduta del fascismo|caduta del regime fascista]], avvenuta il 25 luglio, lo sorprese a [[Trevignano Romano]],<ref name=M9p20/> vicino alla [[Roma|Capitale]].<ref name=F0p4/> Rimasto fedele al [[Governo Badoglio I|governo Badoglio]], fu lasciato al comando della sua unità, incorporata nel frattempo come reggimento all'interno della [[136ª Divisione Corazzata "Centauro II"]],<ref name=F0p4/> e il 19 agosto 1943 gli fu riconosciuto il grado di [[Colonnello]] in s.p.e.<ref name=F0p4/> Mantenne l'incarico fino all'8 settembre 1943,<ref name=M9p20/> data dell'[[armistizio di Cassibile]] con gli [[Alleati della seconda guerra mondiale|anglo-americani]].<ref name=M9p20/>
[[File:Alpini della rsi.jpg|thumb|left|upright=1.4|Il colonnello Ermacora Zuliani ed un altro ufficiale nella caserma di Cividale]]
Dopo la proclamazione dell'armistizio ottenne dal generale [[Albert Kesselring]]<ref name=F0p4/> il ritorno della sua unità in [[Friuli]], dove venne sciolta. Dopo un colloquio con [[Benito Mussolini]],<ref name=M9p21>{{Cita|Memoria di "Mache" 1959|p. 21}}.</ref> avvenuto nel mese di ottobre,<ref name=M9p21/> aderì alla [[Repubblica Sociale Italiana]],<ref name=M9p21/> ricostituendo il disciolto [[8º Reggimento Alpini]] con il nome di [[Reggimento Alpini Tagliamento|Reggimento Alpini "Tagliamento"]],<ref name=R0p216>{{Cita|Rocco 2000|p. 216}}.</ref> inserito all'interno dell'[[Esercito Nazionale Repubblicano]] al comando del [[Maresciallo d'Italia]] [[Rodolfo Graziani]].<ref name=M9p22>{{Cita|Memoria di "Mache" 1959|p. 22}}.</ref> L'unità venne impegnata alle dirette dipendenze dell'amministrazione militare tedesca contro le formazioni partigiane italiane e slovene. Impegnato nell'alta val d'[[Isonzo]] e nella valle del Natisone,<ref name="P7p302">{{Cita|Pansa 2007|p. 302}}.</ref> in seguito ai fatti del 25 aprile il suo reggimento lasciò [[Tolmino]]<ref name="M9p23">{{Cita|Memoria di "Mache" 1959|p. 23}}.</ref> facendo rientro a [[Cividale del Friuli]], dove si sciolse<ref name="P7p302" /> il giorno 27.<ref name="P7p302" /> Incarcerato come prigioniero politico<ref
==Onorificenze==
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