Igiaba Scego: differenze tra le versioni
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Nel [[2011]], ha vinto il [[Premio Mondello]] come autrice italiana, con ''La mia casa è dove sono'' edito nel 2010 da Rizzoli.
Assieme al fotografo [[Rino Bianchi]], nel 2014 pubblica il libro ''Roma negata'', nel quale sono discussi i tanti nomi stradali e monumenti della capitale, legati al [[colonialismo italiano]], mai speigati o risignificati<ref>{{cita web|lingua=EN|url=https://www.tandfonline.com/doi/full/10.1080/1369801X.2023.2292165 |curatore=Luca Peretti |titolo=Built to last? Material legacies of Italian colonialism. Interviews with Ruth Ben-Ghiat, Alessandra Ferrini, Viviana Gravano, Hannes Obermair, Resistenze in Cirenaica, Igiaba Scego, and Colletivo Tezeta |collana=«Interventions. International Journal of Postcolonial Studies» |editore=Taylor & Francis |città=Londra |data= 6 febbraio 2024 |accesso= 15 febbraio 2024 |DOI= 10.1080/1369801X.2023.2292165}}</ref>.
Nel 2017 è coautrice, insieme a [[Ilvo Diamanti]], [[Luigi Manconi]] e Pietro Massarotto del libretto "Per cambiare l'ordine delle cose", pubblicato in contemporanea all'uscita del film del regista [[Andrea Segre]] "L'ordine delle cose".
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