Enzo Biagi: differenze tra le versioni

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=== Gli ultimi anni: il ritorno in televisione ===
In questo stesso periodo, Enzo Biagi fu colpito da due gravi lutti: la morte della moglie Lucia Ghetti il 24 febbraio 2002 e della figlia Anna il 28 maggio 2003, a cui era legatissimo, scomparsa improvvisamente per un arresto cardiaco.<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2003/maggio/29/morta_Milano_Anna_Biagi_co_0_030529059.shtml|titolo=E'È morta a Milano Anna Biagi|sito=Corriere della Sera|data=29 maggio 2003|accesso=11 marzo 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20151003123957/http://archiviostorico.corriere.it/2003/maggio/29/morta_Milano_Anna_Biagi_co_0_030529059.shtml|urlmorto=sì}}</ref> Questa morte lo segnò per il resto della sua vita.
 
Continuò a criticare aspramente il governo Berlusconi, dalle colonne del ''[[Corriere della Sera]]''. L'atto più clamoroso fu quando (in seguito al famoso episodio di Berlusconi che con il dito medio alzato durante un comizio a [[Bolzano]] espresse che cosa pensava dei suoi critici) chiese «scusa, a nome del popolo italiano, perché il nostro presidente del Consiglio non ha ancora capito che è un ''leader'' di una democrazia». Berlusconi replicò dichiarandosi stupito che «il ''[[Corriere della Sera]]'' pubblicasse i racconti di un vecchio rancoroso come Biagi».<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/nuovo-governo-tre/berlusconi-contro-biagi/berlusconi-contro-biagi.html|titolo=Repubblica del 21 maggio 2006|accesso=11 febbraio 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071224095238/http://www.repubblica.it/2006/05/sezioni/politica/nuovo-governo-tre/berlusconi-contro-biagi/berlusconi-contro-biagi.html|urlmorto=no}}</ref> Il comitato di redazione del ''[[Corriere della Sera|Corriere]]'' protestò con una lettera aperta indirizzata a Berlusconi, dicendosi orgoglioso che un giornalista come Enzo Biagi lavorasse nel suo quotidiano e sostenendo che «in Via Solferino lavorano dei giornalisti non dei servi».