Richard Wagner: differenze tra le versioni
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<br>Proprio in Italia trovò ispirazione per il preludio musicale de ''[[L'oro del Reno]]'' – prologo della ''Tetralogia'' – poco dopo lo sbarco dalla nave che da [[Genova]] lo portò a [[La Spezia]]<ref> A La Spezia ebbe l'ispirazione una sera alloggiando nella [[Palazzo Doria (La Spezia)|Locanda Universo]]</ref>.
Appassionato anche di [[montagna]] (la quale ricorre spesso – insieme al [[mare]] – nell'ambientazione dei suoi drammi), intraprese avventurose passeggiate sui monti della Svizzera centrale.<ref name="Robert E. Gutman, op. cit.">Robert E. Gutman, ''op. cit.''</ref> Tuttavia, accanto al tema della natura, l'evento che segnò una svolta nella sua vita fu l'incontro con la filosofia di [[Schopenhauer]], che ebbe l'effetto di modificare i passati ideali della rivoluzione. Leggendo ''[[Il mondo come volontà e rappresentazione]]'', Wagner trovò la conferma di ciò ch'egli stesso andava lentamente maturando. Le significative frasi finali de ''L'anello del Nibelungo'' furono più volte modificate e improntate a queste nuove teorie, che tratteggiavano già i [[Dramma musicale|drammi]] di ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'' e di ''Tristano''. ''Tristano'', per la cui concezione fu fondamentale un altro evento di assoluta importanza nella vita del compositore: l'amicizia con la famiglia Wesendonck. Otto Wesendonck era socio in affari di un'industria tessile di [[New York]] e conobbe il musicista durante un concerto di musiche di [[Ludwig van Beethoven|Beethoven]]. Sua moglie Matilde, poetessa dilettante, sembrava fatta apposta per condividere il genio dell'artista. Del resto, erano anni di fervente attività creativa. Entro il 1856, ''L'oro del Reno'' e ''[[La Valchiria|Die Walküre]]'' furono terminati. ''Sigfrido'' seguì d'appresso, così che l'immenso lavoro della ''Tetralogia'' sembrò quasi concluso; s'interruppe però a metà del secondo atto del ''Sigfrido'', quando i rapporti tra Richard e Matilde divennero sempre più intimi. Otto aveva infatti affittato all'amico un'ala della sua villa di Zurigo, il cosiddetto "asilo", un'oasi di pace dove vivere in tutta tranquillità. Richard vi si stabilì con Minna, i [[Canis lupus familiaris|cani]] e i [[pappagalli]]. La moglie non tardò ad accorgersi di questo nuovo amore che cresceva mese dopo mese, una passione travolgente che interruppe la stesura dell
«Un anno fa, oggi, terminai il poema del Tristano e ti portai l'ultimo atto. Tu mi abbracciasti e mi dicesti: ora non ho più desideri! In quel momento, io rinacqui una seconda volta. Mi ero andato sempre più staccando dal mondo con dolore. Tutto in me era diventato negazione, rifiuto e desiderio di opporre un'affermazione. Una donna dolce si è gettata in un mare di sofferenze per offrirmi quell'istante adorabile e per dirmi che mi ama…».<ref>Barbara Spadini, articolo su Matilde e Wagner.</ref>
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"Non ho nulla in vista e non sono atteso da nessuna parte. Sono libero come un uomo fuori dalla legge. Tutto è fondato sul caso".<ref name="Richard Wagner, Mein Leben"/>
Questa situazione fu interrotta da [[Hans von Bülow]], che riuscì ad accordarsi per la prima rappresentazione del ''Tristano'', a [[Vienna]]. Dopo incertezze di vario genere, Wagner partì in treno per l'[[Austria]] e durante il viaggio abbozzò l
[[File:Wagner Munich 1864.jpg|thumb|left|Wagner nel 1864]]
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In pubblico Wagner diede il suo appoggio a posizioni anti-ebraiche: definì «la razza giudaica» come «nemica, sin dalla nascita, dell'intera umanità e di tutto ciò che vi è di nobile in essa». Affermò anche «ci stanno umiliando, noi tedeschi, e forse sono io l'ultimo tedesco che sa tenere la schiena dritta davanti al giudaismo, che già domina ogni cosa».<ref>[[Daniel Barenboim]], [http://archiviostorico.corriere.it/2010/dicembre/03/Wagner_Israele_Palestinesi_co_9_101203103.shtml Wagner, Israele e i Palestinesi]</ref>
Tuttavia, egli non voleva l'eliminazione fisica degli ebrei o una segregazione permanente e non aderiva in maniera completa al [[razzismo scientifico]] (per cui l'ebreo che abbandonasse la sua cultura poteva anche essere integrato nel popolo tedesco), ma aveva delle idee che saranno quasi le stesse di [[Theodor Herzl]], il fondatore del [[sionismo]], pur partendo Wagner da una posizione di disprezzo: i giudei avrebbero dovuto scegliere tra emigrare in [[Palestina]], oppure fondersi con l'etnia maggioritaria e dissolvere gran parte della loro cultura con quella dei Paesi che li ospitavano, ossia l'[[Assimilazione culturale|assimilazione]] (la prima teoria adottata da Herzl); difatti parlava dell
Lo storico ebreo [[George Mosse]] fa notare come Wagner non fu però affatto coerente con il mondo israelita: talvolta accolse nel circolo di Bayreuth personaggi di origine ebrea come [[Anton Rubinstein]] o [[Karl Tausig]] o ancora, come [[Hermann Levi]], scelto come direttore del ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'', il quale fu uno dei direttori d'orchestra da lui preferiti. L'utilità di una persona di famiglia giudaica poteva talvolta placare la sua intolleranza: si può dire che l'antisemitismo del compositore finiva laddove cominciava l'adesione alla sua arte.<ref>Rubens Tedeschi, ''Invito all'ascolto di Wagner''</ref><ref>[[George L. Mosse]], ''Il razzismo in Europa. Dalle origini all'olocausto'', Laterza, 2003, p. 112</ref>
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=== Altre composizioni ===
[[File:Anton Werner Enthuellung Wagner Denkmal.jpg|upright=1.4|thumb|''Lo Scoprimento del Memoriale di Richard Wagner a Berlino'', di [[Anton von Werner]] (1908)]]
Oltre alle [[Opera|opere]], Wagner compose un esiguo numero di brani per via della riluttanza a concepire musiche che non appartenessero alla sacralità del [[dramma musicale]], fondamentale espressione del suo pensiero. Le uniche celebri composizioni eseguite al di fuori dei ''musik-dramen'' sono due, entrambi di carattere privato: l
A diciannove anni compose una prima opera sinfonica: la [[Sinfonia in do maggiore (Wagner)|Sinfonia in do maggiore]]; successivamente una sinfonia denominata ''Faust'' della quale completò solo il primo movimento, che divenne successivamente la ''[[Faust Ouverture]]''; poi ancora alcune ''[[ouverture]]'' e una riorchestrazione dell
Le 113 composizioni di Wagner sono [[Opus (musica)|catalogate]] con la sigla [[WWV]] (acronimo di ''Wagner Werke Verzeichnis'', ossia "Catalogo delle opere di Wagner"); l'elenco comprende anche testi senza parte strumentale. Wagner non scrisse composizioni per organo e i brani per tale strumento sono trascrizioni di terze parti la cui esecuzione, tuttavia, mantiene una notevole solennità.
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Le ''ouverture'' e i passaggi orchestrali delle opere di Wagner sono spesso eseguite come brani a sé da eseguirsi in concerto: per la maggior parte di questi Wagner scrisse personalmente dei finali che permettessero una conclusione compiuta. Due esempi sono dati dal preludio del ''[[Parsifal (opera)|Parsifal]]'' e dalla marcia funebre di ''[[Sigfrido (opera)|Sigfrido]]''. I finali di Wagner non sempre però migliorano l'esecuzione concertistica: il preludio del ''Tristano'' viene infatti più spesso eseguito nella sua versione originale (direttamente tratta dall'opera) che nella versione da concerto.
Da sottolineare che vi sono brani composti da Wagner talmente famosi che sono noti anche a chi non ha familiarità con la musica classica; per citarne solo i più celebri: l
== Scritti ==
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== Influenza sulla musica leggera e sul rock ==
Un'
=== Influenza sulla musica metal ===
Secondo [[Joey DeMaio]], bassista della ''band [[heavy metal]]/[[epic metal]]'' [[Manowar]], Wagner è il maggior ispiratore della musica metal, in particolare dell
== Wagner nella cultura di massa ==
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