Genesis: differenze tra le versioni

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Dennis Radaelli (discussione | contributi)
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I '''Genesis''' sono stati un [[gruppo musicale]] [[Regno Unito|britannico]].
 
Formati nel 1967 e approdati al mercato discografico l'anno seguente, nella prima metà degli [[Anni 1970|anni settanta]] furono tra i principali esponenti del [[rock progressivo]] britannico assieme a gruppi come [[King Crimson]], [[Yes]], [[Emerson, Lake & Palmer]] e [[Gentle Giant]].<ref name="PA" /> Dagli [[Anni 1980|anni ottanta]] ai primi [[Anni 1990|novanta]] giunsero all'apice della popolarità e del successo commerciale, anche grazie a produzioni più accessibili al grande pubblico.<ref name="OR12">{{Cita web|url = http://www.ondarock.it/rockedintorni/genesis.htm|titolo = Genesis - I camaleonti del progressive|autore = Marco Simonetti|sito = [[Ondarock]]|accesso = 22 agosto 2016}}</ref> Scioltisi di fatto nel 1999, si riunirono nel 2006-2007<ref name="NME" /> e nuovamente nel 2020-22<ref name=":0">{{Cita web|url=https://www.mirror.co.uk/3am/celebrity-news/rockband-genesis-announce-epic-reunion-21625467|titolo=Genesis announce comeback and huge UK tour 13 years after last live show|autore=Ashleigh Rainbird|sito=mirrorThe Daily Mirror|data=3 marzo 2020-03-03|accesso=4 marzo 2020-03-04}}</ref> per tournée celebrative, senza aver prodotto nel frattempo altro materiale inedito, dopodiché nel marzo del 2022 annunciarono ufficialmente il ritiro definitivo dalle scene.<ref name=":1">{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-news/genesis-final-song-farewell-concert-1328152/|titolo=See Genesis Play Final Song and Take a Last Bow at Their Farewell Concert|sito=Rolling Stone|data=27 marzo 2022|lingua=en-US|accesso=26 aprile 2022}}]</ref>
 
Tra i musicisti che militarono nelle file del gruppo, alcuni raggiunsero il successo commerciale anche come solisti o in progetti paralleli: il cantante e cofondatore [[Peter Gabriel]], che lasciò definitivamente la band nel 1975;<ref name="Gallo6"/> il batterista e cantante [[Phil Collins]], entrato a metà del 1970 e nel 1976 subentrato a Gabriel nel ruolo di frontman, che dal 1981 condusse una fortunata carriera parallela come batterista turnista, cantante, autore, attore e produttore discografico;<ref>{{cita|Collins|IV di copertina|cidCollins}}.</ref> infine il bassista e chitarrista [[Mike Rutherford]] – anch'egli cofondatore e, assieme al tastierista [[Tony Banks]], elemento stabile della formazione – che scalò le classifiche anche come leader di [[Mike + The Mechanics]].<ref>{{cita|Rutherford|III di copertina|cidMike}}.</ref>
 
Nel [[Regno Unito]], su quindici album in studio pubblicati in totale dai Genesis, undici consecutivi si classificarono nei primi dieci posti della [[Official Albums Chart]] tra il 1973 e il 1997 e cinque di essi raggiunsero la prima posizione.<ref name="OCC"/> Negli [[Stati Uniti d'America]], secondo la certificazione [[Recording Industry Association of America|RIAA]], i dischi del gruppo (comprese raccolte e album dal vivo) vendettero nel complesso circa 21,5 milioni di copie, sei album ottennero almeno un disco di platino, e otto almeno un disco d'oro;<ref name="RIAA">{{RIAA|Genesis|accesso=7 gennaio 2019}}</ref> nel 2010, la formazione a cinque degli anni 1971-75 fu inserita nella [[Rock and Roll Hall of Fame]].<ref name="HOF">{{Cita web|url=https://www.rockhall.com/inductees/genesis|lingua = en|titolo=Genesis - Rock & Roll Hall of Fame|accesso=2020-01-23 gennaio 2020}}</ref>
 
== Storia ==
=== 1967-1970: dalle origini a ''Trespass'' ===
[[File:Charterhouse School, 2005.jpg|sinistra|miniatura|La Charterhouse School]]
Il nucleo originario del gruppo si formò nel 1967 a [[Godalming]], nel [[Surrey]], presso la [[Charterhouse|Charterhouse School]], collegio esclusivo di un certo prestigio caratterizzato da sistemi educativi rigidi e tradizionali<ref>{{cita|Dodd|p. 19|cidDodd}}.</ref><ref name="box" /> e all'epoca frequentato esclusivamente da maschi di estrazione sociale medio-alta:<ref name="Gallo8">{{cita|Gallo|pp. 8-10|cidGallo1}}.</ref> se da un lato l'ambiente austero e rigido indusse i futuri membri dei Genesis a cercare sfogo nella musica, l'alta formazione che la scuola vantava era destinata a influenzare in parte la loro poetica e il loro stile, specie per quanto riguarda i primi lavori.<ref name="Gallo8" />
 
Già tra il 1965 e il 1966 in due diverse ali dell'istituto si erano formati due gruppi: in una gli Anon, composti da [[Mike Rutherford]] (chitarra), Richard McPhail (voce) Rivers Jobe (basso) e Rob Tyrell (batteria), nell'altra i Garden Wall con [[Tony Banks]] (pianoforte), [[Peter Gabriel]] (voce) e [[Chris Stewart (scrittore)|Chris Stewart]] (batteria); quest'ultima sezione era frequentata anche da [[Anthony Phillips]] (chitarra), di un anno più giovane, il quale ebbe occasione di suonare in entrambe le formazioni.<ref>{{cita|Gallo|p. 11|cidGallo1}}.</ref>
 
Dopo che McPhail e Tyrell ebbero lasciato il collegio, nel 1967 le due band si fusero in una, senza nome, composta da Banks, Gabriel, Phillips, Rutherford e Stewart. In aprile, presso uno studio amatoriale a [[Chiswick]],<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 296|cidGiammetti1}}.</ref> i cinque registrarono un demo di brani inediti, tra cui ''She Is Beautiful'', il primo in assoluto scritto da Banks e Gabriel.<ref name="McPhail">{{cita|McPhail|Kindle|cidMcphail}}.</ref> Questi ultimi anni dopo raccontarono come in questa fase si considerassero più «una cooperativa di autori» che un gruppo vero e proprio<ref>{{cita|Giammetti (2010)|4ª di copertina|cidGiammetti1}}.</ref> e che la loro idea fosse perciò scrivere per altri artisti, piuttosto che incidere dischi a proprio nome.<ref>{{cita|Dodd|pp. 19-29|cidDodd}}.</ref>[[File:Charterhouse School, 2005.jpg|sinistra|miniatura|La Charterhouse School]]

[[File:Jonathan King 2 Allan Warren.jpg|miniatura|[[Jonathan King]] nel 1969]]
In quel periodo tornò in visita al collegio l'ex alunno [[Jonathan King]], divenuto nel frattempo cantante con il singolo di successo ''Everyone's Gone to the Moon'' e poi [[A&R]] per conto della [[Decca Records|Decca]], tramite le [[Editoria musicale|edizioni musicali]] JonJo Music da lui fondate assieme a Ken Jones e Joe Roncoroni nel 1965.<ref name="Gallo12">{{cita|Gallo|p. 12|cidGallo1}}.</ref> I membri del gruppo, troppo timidi per avvicinarlo, incaricarono un amico di consegnargli una copia del loro demo.<ref name="Gallo12"/> King, colse buone potenzialità in alcuni brani e decise di proporne gli autori alla Decca: la loro minore età tuttavia implicò la mediazione dei genitori e pertanto il contratto discografico – da lui pensato inizialmente come di cinque anni – fu ridotto a un solo anno con opzione di rinnovo, il che si sarebbe rivelato decisivo per il futuro della band.<ref name="Gallo12"/> King ideò anche il nome Genesis, a indicare la genesi di un nuovo progetto e anche perché i diretti interessati non ne avevano ancora scelto uno.<ref name="McPhail"/>
 
Con l'appoggio economico della JonJo Music, nell’agosto del 1967 i cinque registrarono presso i Regent Studios di Londra una prima serie di brani che tuttavia King giudicò di scarso potenziale commerciale.<ref>{{cita|Dodd|p. 36|cidDodd}}.</ref><ref name="Gallo1-13">{{cita|Gallo|p. 13|cidGallo1}}.</ref> Il rifiuto indusse gli autori ad avvicinarsi ai gusti musicali del ''[[talent scout]]'' imitando lo stile di artisti dal lui prediletti, come i [[Bee Gees]];<ref name="Gallo1-13"/> una nuova sessione di registrazione tenuta negli stessi studi a dicembre 1967 ebbe più fortuna e fruttò loro i primi due 45 giri: ''The Silent Sun/That's Me'' fu pubblicato il 2 febbraio 1968<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo=Genesis - The Silent Sun|accesso=2020-02-07|url=http://www.45cat.com/record/f12735|accesso=7 febbraio 2020}}</ref> e ''A Winter's Tale/One–Eyed Hound'' il 24 maggio seguente.<ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo=Genesis - A Winter's Tale|accesso=2020-02-07|url=http://www.45cat.com/record/f12775|accesso=7 febbraio 2020}}</ref>
 
Nessuno dei due dischi ottenne riscontri di vendite significativi, malgrado alcuni passaggi radiofonici quotidiani del primo da parte del [[disc jockey]] Kenny Everett dell'emittente pirata [[Radio Caroline]] e un paio di recensioni positive sul ''[[Melody Maker]]'' (a cura di [[Chris Welch]]) e su ''[[NME]]'';<ref name="Gallo9">{{cita|Gallo|pp. 13-14|cidGallo1}}.</ref> tuttavia tali risultati non scoraggiarono King, il quale si offrì di finanziare ai Genesis un intero album.<ref name="Gallo9" />
 
==== ''From Genesis to Revelation'' ====
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Il produttore anzitutto chiese alla band di perfezionare la [[sezione ritmica]], il che portò a sostituire Chris Stewart con [[Jonathan Silver]], batterista che Peter Gabriel aveva conosciuto in un college a Londra e che mise anche a disposizione la casa dei suoi genitori a [[Oxford]] per le prove.<ref>{{Cita libro|lingua = en|nome=Bowman|cognome=Durrell|titolo=Experiencing Peter Gabriel : a listener's companion|url=https://www.worldcat.org/oclc/937999661|accesso=18 ottobre 2018|OCLC=937999661|ISBN=978-1-4422-5200-4}}</ref> Silver rimase di fatto nel gruppo solo fino al termine delle registrazioni, che avvennero nuovamente ai Regent in soli tre giorni, nell'agosto 1968, durante le vacanze dalla scuola.<ref>{{cita|Dodd|p. 37|cidDodd}}.</ref> King suggerì anche l'idea di un filo conduttore ispirato alla [[Bibbia]] che andasse dalla [[Genesi]] alla [[Apocalisse di Giovanni|Rivelazione]], benché soltanto tre brani dell'album contenessero effettivamente riferimenti biblici nei testi.<ref>{{cita|Gallo|p. 14|cidGallo1}}.</ref>
 
Per vari mesi il gruppo non ebbe più notizie dei nastri incisi ad agosto, né da King né dalla Decca;<ref name="Gallo15" /> il produttore nel frattempo decise di aggiungervi arrangiamenti per archi e ottoni a cura di [[Arthur Greenslade]] e Lou Warburton, che conferirono al prodotto finale un'atmosfera più leziosa e tradizionale rispetto alle intenzioni degli autori i quali tuttavia ne furono informati solo quando ormai l'album stava per uscire.<ref name="Gallo15">{{cita|Gallo|p. 15|cidGallo1}}.</ref> La Decca infine pubblicò ''[[From Genesis to Revelation]]'' soltanto a marzo del 1969<ref>{{cita|Bowler & Dray|p. 21|cidBowler}}.</ref> senza promuoverlo in alcun modo né in radio né sulla stampa, il che, secondo il giudizio a posteriori dei diretti interessati, fu la prova che sia King che la casa discografica avevano già perso ogni interesse per il progetto.<ref name="Gallo15" /> All'epoca, del disco furono vendute solo 649 copie<ref>{{cita|Dodd|p. 52|cidDodd}}.</ref> e i rapporti fra la Decca e i Genesis terminarono di fatto dopo che, il 27 giugno, dall'album fu tratto il 45 giri ''Where the Sour Turns to Sweet/In Hiding''.<ref name="Gallo15" /><ref>{{Cita pubblicazione|lingua = en|titolo = Genesis - Where The Sour Turns To Sweet|accesso=2020-02-07|url = http://www.45cat.com/record/f12949|accesso = 7 febbraio 2020}}</ref>
 
Jonathan Silver nel frattempo si era trasferito negli Stati Uniti per frequentare la [[Cornell University]] e anche gli altri, alla luce dello scarso successo dell'album, sospesero i progetti musicali per alcuni mesi.<ref>{{cita|Dodd|pp. 68-69|cidDodd}}.</ref> Nella seconda metà del 1969 tuttavia decisero di provare a divenire musicisti di professione e ripresero a comporre,<ref>{{cita|Gallo|p. 16|cidGallo1}}.</ref> cercando intanto un nuovo batterista fra gli annunci del ''[[Melody Maker]]'': a ottobre trovarono [[John Mayhew]], di qualche anno più anziano e, a differenza loro, già con diversi concerti all'attivo.<ref>{{cita|Dodd|p. 56|cidDodd}}.</ref>
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A registrazioni ultimate e dopo un ultimo concerto a [[Haywards Heath]] il 18 luglio, Anthony Phillips decise di lasciare il gruppo per problemi di salute accompagnati da una crescente paura del palcoscenico.<ref name="Gallo"/> L'abbandono del chitarrista, fino ad allora una delle forze trainanti dei Genesis anche dal punto di vista compositivo,<ref name="box"/> fu un duro colpo per gli altri che si posero il dubbio se continuare o meno senza di lui.<ref name="McPhail"/> La decisione di proseguire portò con sé anche quella di sostituire John Mayhew con un batterista più propositivo sul piano degli arrangiamenti.<ref name="box"/>
 
Phillips dal 1977 in poi intraprese una prolifica carriera da solista incentrata esclusivamente su lavori in studio, gran parte dei quali strumentali.<ref name="Giammetti267">{{cita|Giammetti (2010)|p. 267|cidGiammetti1}}.</ref> Mayhew invece visse per un lungo periodo in [[Australia]] e [[Nuova Zelanda]] facendo perdere le proprie tracce<ref>{{cita|Gallo|p. 158|cidGallo1}}.</ref> e dal 1982 lasciò il mondo della musica;<ref>{{cita|Dodd|pp. 86-87|cidDodd}}.</ref> fu solo al suo rientro nel Regno Unito all'inizio degli anni duemila che il management dei Genesis riuscì a mettersi in contatto con lui per pagargli le [[royalty|royalties]] di ''Trespass'';<ref name="McPhail" /> morì nel 2009 all'età di 62 anni.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.ipswichstar.co.uk/news/tragic-end-in-search-for-drummer-john-1-171195|titolo=Tragic end in search for drummer John|sito=Ipswich Star|lingua=en|accesso=23 gennaio 2020-01-23}}</ref>
 
Ad agosto del 1970, il gruppo pubblicò un annuncio sul ''Melody Maker'' e incominciò audizioni per batteristi e chitarristi presso la villa dei genitori di Gabriel a [[Chobham (Surrey)|Chobham]].<ref name="Gallo2">{{cita|Gallo|p. 28|cidGallo1}}.</ref> Il batterista [[Phil Collins]] si presentò al provino assieme al chitarrista Ronnie Caryl, già con lui nei Flaming Youth: Caryl faticò a integrarsi perché poco incline a eseguire parti già scritte,<ref>{{cita|Giammetti (2013)|p. 73|cidGiammetti2}}.</ref> mentre il batterista si rivelò subito la scelta ideale sia dal punto di vista tecnico, sia per la personalità diretta e gioviale che stemperava l'atmosfera spesso tesa all'interno del gruppo.<ref name="box" />
 
Dopo una serie di prove al centro The Maltings di [[Farnham (Surrey)|Farnham]], i Genesis tornarono a esibirsi dal vivo, dapprima come quartetto – salvo un paio di concerti con Caryl<ref name="Giamm2">{{cita|Giammetti (2013)|p. 74|cidGiammetti2}}.</ref> – quindi per circa due mesi con Mick Barnard, già chitarrista in un gruppo di [[Aylesbury]] chiamato The Farm,<ref name="Giamm2"/> ma continuarono la ricerca di un elemento stabile; in dicembre, sempre tramite il ''Melody Maker'', scoprirono [[Steve Hackett]], proveniente dai Quiet World, il quale ascoltò ''Trespass'' e, il 28 dicembre 1970, andò a vedere i Genesis al [[Lyceum Theatre]] di Londra traendo un'impressione positiva sia dall'esibizione che dalla risposta del pubblico.<ref name="Gallo2"/>
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}}
 
Nel primo semestre del 1972 i Genesis continuarono ad alternare un'intensa attività dal vivo e la composizione di un nuovo disco, che si svolse per buona parte presso la Una Billings School of Dance di [[Shepherd's Bush]], a Londra.<ref>{{cita|Dodd|pp. 121|cidDodd}}.</ref> Tra agosto e settembre, i cinque registrarono presso gli [[Island Studios]] e, data la temporanea indisponibilità di John Anthony, passarono in rassegna un paio di produttori che però non entrarono in sintonia con il loro stile: in particolare, la Charisma aveva suggerito Bob Potter per il lavoro svolto in precedenza coi Lindisfarne, allora gruppo di punta dell'etichetta; tuttavia quando Potter propose di tagliare l'introduzione strumentale del brano ''Watcher of the Skies'', i Genesis si rifiutarono di lavorare con lui<ref name="Dodd02">{{cita|Dodd|pp. 117-118|cidDodd}}.</ref> e lo sostituirono con David Hitchcock, già produttore di due album dei [[Caravan (gruppo musicale)|Caravan]]:<ref>{{Cita libro|cognomelingua=en|autore=Barnes, Mike Barnes|titolo=A new day yesterday : UK progressive rock & the 1970s|url=https://www.worldcat.org/oclc/1121176120|accesso=2020-03-15 marzo 2020|OCLC=1121176120|ISBN=978-1-78759-176-9}}</ref> in realtà, a coprodurre di fatto parte del disco fu l'ingegnere del suono John Burns, che il gruppo avrebbe poi confermato ufficialmente in tale ruolo per ulteriori tre album.<ref name="Dodd02"/>
 
''[[Foxtrot (album)|Foxtrot]]'', pubblicato il 15 settembre 1972,<ref name=micsmith>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.genesis-movement.org/Genesis%20Official%20Release%20Dates%20Online%20Version%20Rev%20E3%20(Oct%202022).pdf|titolo = Get 'Em Out By Friday. Genesis: The Official Release Dates 1968-78|autore = Mic Smith|data = maggio 2017|accesso = 28 settembre 2023}}</ref> segnò un primo significativo incremento di vendite rispetto ai primi due incisi dai Genesis per la Charisma: dopo una settimana salì al dodicesimo posto nella [[Official Albums Chart]] britannica e rimase per altre sette settimane fra i primi 100;<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.officialcharts.com/search/albums/foxtrot/|titolo = Foxtrot|sito = [[Official Charts Company]]|accesso = 6 gennaio 2019}}</ref> fu anche il primo loro disco distribuito anche negli Stati Uniti, a cura della [[Buddah Records]],<ref name="Gallo20">{{cita|Gallo|p. 51|cidGallo1}}.</ref> motivo per cui il gruppo subito dopo si recò per la prima volta oltreoceano per due soli concerti, a Boston e a New York.<ref name="Gallo20"/>
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Nello stesso periodo, Peter Gabriel fu avvicinato dal regista statunitense [[William Friedkin]], da poco affermatosi a livello internazionale con i film ''[[Il braccio violento della legge|The French Connection]]'' e ''[[L'esorcista]]'': Friedkin aveva visto i Genesis al Roxy di Los Angeles ed era rimasto positivamente colpito dalle storie che il cantante narrava tra un brano e l'altro, nonché da un suo racconto riportato sulla copertina di ''Genesis Live'' e gli propose di collaborare alla scrittura di sceneggiature.<ref>{{cita|Gallo|p. 66|cidGallo1}}.</ref> Gli altri membri dei Genesis tuttavia, nel timore che tale impegno rallentasse il loro lavoro, posero Gabriel di fronte a un aut-aut: egli scelse allora di lasciare il gruppo una prima volta, salvo poi tornare sui suoi passi quando l'idea di Friedkin si rivelò meno concreta del previsto.<ref>{{cita|Dodd|pp. 151-154|cidDodd}}.</ref> La casa discografica e il manager Tony Smith mediarono per ricucire lo strappo, ma la vicenda segnò comunque una prima frattura tra il frontman e i suoi compagni.<ref name="LXVII">{{cita|Gallo|p. 67|cidGallo1}}.</ref>
 
Il gruppo registrò il nuovo materiale tra l'agosto e l'ottobre 1974 al Glaspant Manor nel [[Carmarthenshire]], in [[Galles]], su attrezzatura mobile degli Island Studios e con John Burns per l'ultima volta in veste di coproduttore; nel frattempo, la difficile prima gravidanza della moglie di Gabriel riversò un ulteriore stress sul cantante, il quale fu costretto a dividersi fra la famiglia e il gruppo e di conseguenza accumulò un ritardo nella stesura dei testi di cui si era fatto carico totalmente, essendo la storia di sua ideazione.<ref name="box" /> Per tutto il periodo viaggiò avanti e indietro tra il Galles e Londra per assistere la moglie e la figlia neonata: anche in tale occasione – secondo lui e, a posteriori, per ammissione anche degli altri – il gruppo non gli dimostrò molta comprensione.<ref name="box" />
 
''[[The Lamb Lies Down on Broadway]]'' uscì il 22 novembre 1974,<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.genesis-movement.org/Genesis%20Official%20Release%20Dates%20Online%20Version%20Rev%20E3%20(Oct%202022).pdf|titolo = Get 'Em Out By Friday. Genesis: The Official Release Dates 1968-78|autore = Mic Smith|data = maggio 2017|pp = 41-42|accesso = 28 settembre 2023}}</ref> in coincidenza con l'inizio di una lunga tournée con la quale il gruppo lo presentò nella sua interezza, con l'ausilio di tre schermi per la proiezione di diapositive e nuovi effetti scenici; lo spettacolo debuttò a [[Chicago]]; meno di una settimana dopo, a [[Cleveland]], Gabriel annunciò al gruppo e a Tony Smith che a fine tournée avrebbe lasciato i Genesis, stavolta definitivamente.<ref name="Gallo6">{{cita|Gallo|p. 68|cidGallo1}}.</ref> Il gruppo eseguì l'intero album dal vivo per centodue volte, in altrettante date tra Nordamerica ed Europa.<ref name="Gallo6"/> Gabriel sul palco impersonava il proprio alter ego Rael, il portoricano protagonista del suo racconto; unica variante al personaggio durante il concerto era il costume che il cantante indossava durante il brano ''The Colony of Slippermen'': un grottesco mostro ricoperto di bubboni e con testicoli gonfiabili.<ref name="Gallo6"/>
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Di fronte all'imminente ripresa dei concerti, i Genesis non avevano ancora accantonato l'idea di trovare un nuovo cantante, poiché davano per scontato che Collins avrebbe suonato la batteria e, malgrado egli fosse in grado di cantare da dietro i tamburi, erano coscienti di avere bisogno di un frontman;<ref name="box2"/> ben presto tuttavia Collins si convinse a guadagnare il centro del palco<ref name="box2">''[[Genesis 1976-1982]]'' CD/DVD (Virgin, 2007) - Interviste ai Genesis.</ref> e fu egli stesso a contattare [[Bill Bruford]], in precedenza batterista di [[Yes]] e [[King Crimson]], per sostituirlo nei brani cantati; Collins avrebbe comunque continuato a suonare le molte parti strumentali, quasi sempre duettando con lui.<ref name="Gallo7"/>
 
La nuova formazione provò dal 1° al 12 marzo 1976 presso l'ormai consueta Una Billings School di Londra quindi si trasferì a [[Dallas]], nel [[Texas]], per la produzione dello spettacolo dal vivo.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://thegenesisarchive.co.uk/the-a-trick-of-the-tail-tour/|titolo = The – A Trick of The Tail Tour|sito = The Genesis Archive|data = 20 marzo 1976|accesso=3 gennaio 2016}}</ref> Il tour di ''A Trick of the Tail'' debuttò il 26 marzo 1976 a [[London (Canada)|London]], città canadese dell'[[Ontario]].<ref name="Gallo7"/> A parte l'inevitabile apprensione dei primi momenti, Collins si adattò presto al ruolo di frontman, grazie anche a esperienze come attore per il teatro e la televisione maturate durante l'adolescenza, e rimpiazzò le variopinte e complesse esibizioni di Gabriel con uno stile personale, diretto e orientato al puro intrattenimento, senza ricorrere a travestimenti; il fatto poi che sia il pubblico che la stampa lo conoscessero già come membro del gruppo contribuì ulteriormente alla riuscita della sua prova.<ref>{{cita|Gallo|pp. 71-73|cidGallo1}}.</ref> Il tour proseguì negli Stati Uniti fino all'inizio di maggio, quindi tra giugno e luglio toccò l'Europa; da due concerti a [[Glasgow]] (8 e 9 luglio) e dall'ultimo a [[Stafford]] (10 luglio)<ref>{{Cita web|lingua = en|url=https://www.genesis-movement.org/php/listtour.php?tourid=7|titolo=Genesis - The Movement - Gig Guide|accesso=3 gennaio 2019}}</ref> fu tratto il film ''[[Genesis: In Concert]]'', diretto da [[Tony Maylam]].<ref>''Genesis: in Concert'' (film - Tony Maylam, 1976) nel cofanetto CD-DVD ''Genesis 1976-1982''</ref> Bill Bruford concluse la sua esperienza nei Genesis al termine della tournée.<ref>{{Cita libro|cognomelingua=en|autore=Bruford, Bill, Bruford|titolo=Bill Bruford : the autobiography.|lingua = en|url=https://www.worldcat.org/oclc/839661068|accesso=2020-01-23|edizioneeditore=Rev. edition|p=82|OCLC=839661068|ISBN=978-1-905792-43-6|accesso=23 gennaio 2020}}</ref>
 
==== ''Wind & Wuthering'' e ''Seconds Out'' ====
[[File:Steve Hackett 1977.jpg|miniatura|sinistra|[[Steve Hackett]], [[chitarrista]] dei Genesis dal 1970 al 1977]]
Nel settembre del 1976 i Genesis si ritirarono per tre settimane a registrare presso i Relight Studios di [[Hilvarenbeek]], nei [[Paesi Bassi]]: la scelta di incidere un album all'estero per la prima volta nella loro carriera fu dettata, secondo il racconto di Mike Rutherford, da ragioni fiscali.<ref>{{cita|Dodd|p. 177|cidDodd}}.</ref> La preparazione del disco fu segnata da frizioni fra Steve Hackett e il resto del gruppo, causate – secondo il chitarrista – dall'indisponibilità degli altri a lavorare su sue composizioni, come ad esempio il brano ''Please Don't Touch'', che egli avrebbe finito per includere, due anni più tardi, nell'[[Please Don't Touch|omonimo album]] come solista.<ref>{{cita|Dodd|p. 186|cidDodd}}.</ref> L'ottavo lavoro in studio del gruppo, ''[[Wind & Wuthering]]'', fu pubblicato a dicembre 1976.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.loudersound.com/features/wind-wuthering-genesis-look-back-on-their-boldest-prog-statement|titolo=Wind & Wuthering|autore=Daryl Easlea|sito=Prog Magazine|lingua=enLouder|accesso=7 febbraio 2020-02-07}}</ref>
 
Per le tournée legate all'album, che partirono a gennaio 1977, i Genesis reclutarono il batterista statunitense [[Chester Thompson]] il quale – eccetto una pausa nel 1997-98 – avrebbe mantenuto il ruolo sino al 2007. Da quattro concerti tenuti a Parigi nel giugno del 1977 (tranne il brano ''The Cinema Show'', registrato l'anno prima con Bill Bruford)<ref>Genesis – ''Seconds Out'' (LP, Charisma 1977) note di copertina.</ref> il gruppo avrebbe tratto il doppio album dal vivo ''[[Seconds Out]]'', pubblicato in ottobre.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://www.loudersound.com/features/genesis-seconds-out|titolo=Tony Banks revisits the classic Genesis live album Seconds Out|autore=Chris Roberts|sito=Prog Magazine|lingua=enLouder|accesso=7 febbraio 2020-02-07}}</ref>
 
Nel frattempo, il 20 maggio 1977 uscì l'EP ''[[Spot the Pigeon]]'' contenente tre brani scartati da ''Wind & Wuthering''; il brano ''Inside and Out'' in particolare avrebbe rappresentato l'ultimo contributo in studio di Steve Hackett nei Genesis, sia come chitarrista che come autore: durante i missaggi di ''Seconds Out'' Hackett decise infatti di lasciare il gruppo, che egli avvertiva ormai come un ostacolo alla sua creatività.<ref>{{cita|Gallo|pp. 107, 110|cidGallo1}}.</ref> Banks, Collins e Rutherford decisero di non rimpiazzarlo e proseguire come trio, almeno in studio: Rutherford da allora in poi si caricò delle parti sia di basso che di chitarra<ref>{{cita|Gallo|p. 113|cidGallo1}}.</ref> e tale formazione a tre era destinata a rimanere stabile sino al 1996.<ref name="linernotes">Note di copertina degli album in studio dei Genesis dal 1978 al 1991</ref>
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I tour legati all'album furono i più imponenti intrapresi fino ad allora dai Genesis: oltre a esibirsi di fronte a {{formatnum:100000}} persone al festival di [[Knebworth]] a giugno, e a totalizzarne {{formatnum:120000}} alla ''Fête de l'Humanité'' in Francia a settembre, a fine anno suonarono per la prima volta in [[Giappone]].<ref name="Gallo02">{{cita|Gallo|p. 116|cidGallo1}}.</ref> In queste tournée, fece la prima apparizione al loro fianco il chitarrista statunitense [[Daryl Stuermer]], anch'egli come Chester Thompson destinato a divenire elemento stabile nei concerti dei Genesis e in seguito collaboratore fisso anche di Collins come solista, sia in studio che dal vivo.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|p. 289|cidGiammetti1}}.</ref>
 
Subito dopo i suddetti tour, nel dicembre 1978, Collins raggiunse la moglie e il figlio a [[Vancouver]] in [[Canada]]<ref>{{cita|Gallo|p. 121|cidGallo1}}.</ref> nel tentativo di salvare il suo primo matrimonio e comunicò ai suoi due colleghi che sarebbe rimasto nei Genesis soltanto se avessero trovato il modo di proseguire malgrado la distanza.<ref name="box2"/> I tre si presero quindi una pausa durante la quale Banks e Rutherford lavorarono ai rispettivi primi lavori solisti: ''[[A Curious Feeling]]'' di Banks vide la luce l'8 ottobre 1979 e ''[[Smallcreep's Day]]'' di Rutherford il 15 febbraio 1980.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.anthonyphillips.co.uk/discography/smallcreeps.htm|titolo = Smallcreep's Day|linguaaccesso = en|accesso=7 febbraio 2020-02-07}}</ref> A metà del 1979 il batterista, dopo la separazione definitiva dalla moglie, rientrò nel Regno Unito e a settembre i Genesis si ritrovarono nella sua casa a [[Guildford]], nel [[Surrey]], per comporre un nuovo album<ref name="Gallo02"/> che registrarono poi a fine anno a [[Stoccolma]], presso i [[Polar Studios]] di proprietà degli [[ABBA]], per l'ultima volta con la coproduzione di David Hentschel.<ref>Note di copertina dell'album ''Duke''</ref>
 
==== ''Duke'' ====
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}}
 
Il 14 settembre 1981 il gruppo pubblicò l'undicesimo album ''[[Abacab]]'', caratterizzato dalla ricerca di un stile più accessibile rispetto ai lavori precedenti e più in generale dalla dichiarata volontà di creare una netta discontinuità con il passato, a partire dalla produzione fino alla copertina stessa.<ref name="box2" /> Le sessioni di registrazione videro la partecipazione straordinaria in due brani dei Phenix Horns, la [[sezione fiati]] degli [[Earth, Wind & Fire]] già impiegata da Collins su ''Face Value'': il singolo ''[[No Reply at All]]'' in particolare fu il primo caso in cui musicisti esterni figurarono su un album in studio dei Genesis.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|pp. 248-249|cidGiammetti1}}.</ref>
 
Il 21 maggio 1982 uscì, solo nel Regno Unito, l'EP ''[[3×3]]'' contenente tre brani inediti tratti dalle sedute di registrazione di ''Abacab'' tra cui ''[[Paperlate]]'', l'altro brano realizzato con i Phenix Horns: L'EP raggiunse la decima posizione della [[Official Singles Chart]] il 22 maggio 1982.<ref>{{Cita web|url=https://www.officialcharts.com/search/singles/3-x-3-(ep)/|lingua = en|titolo=Genesis - ''3x3''}}</ref>
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==== ''Genesis'' (1983) ====
Tra il 1982 e il 1983 i tre membri dei Genesis lavorarono ai rispettivi album come solisti: il 7 settembre 1982 uscì ''[[Acting Very Strange]]'' di Rutherford, il 1º novembre 1982 fu la volta di ''[[Hello, I Must Be Going!]]'' di Collins e, nel giugno 1983 Banks pubblicò ''[[The Fugitive (album)|The Fugitive]]''.<ref>{{Allmusic|album|mw0000650001|Hello, I Must Be Going!|accesso = 9 febbraio 2020}}</ref><ref>Tony Banks - The Fugitive (CD, Esoteric Recordings 2016) – retro copertina</ref><ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.officialcharts.com/search/albums/acting%20very%20strange/|titolo = Acting Very Strange|sito = [[Official Charts Company]]|accesso = 10 febbraio 2020}}</ref> Nel 1983 il gruppo si riunì alla Farm per comporre un nuovo disco, partendo da zero e basandosi interamente su improvvisazioni poi rifinite e strutturate in un secondo momento: il dodicesimo album in studio, intitolato semplicemente ''[[Genesis (Genesis)|Genesis]]'', fu pubblicato il 3 ottobre.<ref name="box3" /> Quattro singoli tratti dall'album, ''[[Mama (Genesis)|Mama]]'', ''[[That's All (Genesis)|That's All]]'', ''[[Home by the Sea]]'' e ''[[Illegal Alien]]'', furono accompagnati da altrettanti video musicali.<ref name="TVS">Genesis - ''The Video Show'' (DVD, Virgin 2004) – contiene tutti i video del periodo 1976-97: il libretto allegato raffigura anche le copertine dei singoli da cui furono tratti.</ref> La tournée mondiale con cui i Genesis promossero l'album, partì il 6 novembre 1983 da [[Normal (Illinois)|Normal]], in Illinois, e terminò il 29 febbraio 1984 a [[Birmingham]], dove il concerto fu filmato e in seguito pubblicato in formato home video con il titolo ''[[Genesis Live - The Mama Tour]]''.<ref>''[[Genesis Live - The Mama Tour|Genesis Live — The Mama Tour]]'' (DVD, Virgin 2009) note di copertina.</ref>
 
I due anni seguenti videro i tre di nuovo impegnati nelle rispettive carriere soliste: a gennaio 1985 fu pubblicato ''[[No Jacket Required]]'' di Collins; Rutherford fondò il gruppo [[Mike + The Mechanics]] il cui [[Mike + The Mechanics (album)|album omonimo]] di debutto uscì nell'ottobre del 1985; Banks infine raccolse due colonne sonore da lui scritte nell'album ''[[Soundtracks (Tony Banks)|Soundtracks]]'', pubblicato a marzo del 1986.
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All'inizio del 1985 Collins smentì pubblicamente le voci di uno scioglimento dei Genesis, annunciando di avere già in programma con loro la registrazione di un disco per la fine dell'anno e una tournée a seguire.<ref>{{Cita web|url=https://www.rollingstone.com/music/music-news/phil-collins-beats-the-odds-247828/|titolo=Phil Collins Beats The Odds|autore=Rob Hoerburger|sito=Rolling Stone|data=23 maggio 1985|lingua=en|accesso=10 ottobre 2019}}</ref> Il gruppo lavorò al nuovo album tra l'ottobre 1985 e il febbraio 1986.<ref>{{Cita web|lingua=en|url=https://thegenesisarchive.co.uk/press-kit-genesis-invisible-touch-atlantic-records-2nd-june/|titolo=Press kit – GENESIS – Invisible Touch – Atlantic Records – 2nd June|data=2 giugno 1986|accesso=25 aprile 2019}} cliccare sull'immagine per sfogliare il comunicato stampa.</ref> Il 9 giugno 1986 uscì ''[[Invisible Touch]]'', contenente cinque singoli: ''[[Invisible Touch (singolo)|Invisible Touch]]'', ''[[Tonight, Tonight, Tonight (Genesis)|Tonight, Tonight, Tonight]]'', ''[[Land of Confusion]]'', ''[[In Too Deep (Genesis)|In Too Deep]]'' e ''[[Throwing It All Away]]'' dai quali furono tratti video musicali, poi raccolti assieme a quello del brano ''[[Anything She Does]]'' in un [[home video]] dal titolo ''Visible Touch'';<ref>Genesis – ''Visible Touch'' (VHS, Laserdisc – Virgin 1987)</ref> le rimanenti due tracce dell'album, il lungo brano ''Domino'' e lo strumentale ''The Brazilian'', richiamano alla memoria lo stile dei primi album rivisitato con sonorità tipiche degli anni ottanta.<ref>{{cita|Giammetti (2010)|pp. 89-91, 335|cidGiammetti1}}.</ref> L'album segnò l'apice commerciale dei Genesis, divenendo in seguito anche il più venduto in assoluto del gruppo negli Stati Uniti, con sei dischi di platino.<ref name="RIAA"/>
 
Il 1987 vide il tour mondiale legato a ''Invisible Touch''. I quattro concerti finali, tenuti dal gruppo allo [[Wembley Stadium (1923)|stadio di Wembley]] a Londra dal 1º al 4 luglio, registrarono il tutto esaurito con un'affluenza complessiva di circa {{formatnum:300000}} spettatori; Tony Banks li indicò in seguito come la vetta assoluta del successo dei Genesis.<ref>{{cita|Dodd|p. 287|cidDodd}}.</ref> Da uno di essi la [[Virgin Records|Virgin]] trasse il [[VHS]] ''Invisible Touch Tour'' (1988) in seguito edito in DVD con il titolo ''[[Live at Wembley Stadium (Genesis)|Live at Wembley Stadium]]'' (2003).<ref>{{Cita pubblicazione|titolo=Genesis: Live at Wembley Stadium|lingua = en|accesso=2020-02-07|url=http://www.imdb.com/title/tt0459294/}}</ref>
 
==== ''We Can't Dance'' e ''The Way We Walk'' ====
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==== ''Turn It On Again: The Tour'' ====
[[File:Genesis circo massimo1407072.jpg|miniatura|Concerto dei Genesis al [[Circo Massimo]] di [[Roma]], 14 luglio 2007]]
Dopo alcuni anni di incertezza,<ref>{{cita|Dodd|p. 335|cidDodd}}.</ref> nel 2005 Banks, Collins e Rutherford tornarono a prendere in considerazione un ritorno su larga scala dei Genesis e Il 20 novembre incontrarono Gabriel, Hackett e Tony Smith a [[Glasgow]], dove faceva tappa il tour solista di Collins, per discutere l'idea di riproporre dal vivo ''The Lamb Lies Down on Broadway'' nella formazione originale: l'incontro fu tuttavia infruttuoso, a causa soprattutto dell'incertezza di Gabriel a dare la propria disponibilità per un lungo periodo;<ref>{{cita|Dodd|pp. 162-163|cidDodd}}.</ref> anche il coinvolgimento di Hackett a quel punto divenne superfluo<ref name="Audioholics" /> e gli altri ripiegarono sull'idea di una serie di concerti come trio, accompagnati come di consueto da Thompson e Stuermer.<ref name="Dodd01">{{cita|Dodd|p. 342|cidDodd}}.</ref>
 
Trascorse ancora circa un anno, durante il quale Collins fu impegnato a comporre nuovi brani per il [[musical]] ''Tarzan''<ref name="Dodd01" /> tratto dall'[[Tarzan (film 1999)|omonimo film]] della [[The Walt Disney Company|Disney]] per il quale nel 2000 aveva vinto un [[Premio Oscar]] e un [[Golden Globe]], quindi a ottobre 2006 il gruppo incominciò le prove a [[New York]].<ref name="WIR">Genesis - ''[[When in Rome 2007]]'', DVD Virgin, maggio 2008 - DVD 3: ''Come Rain or Shine (Tour Documentary)''</ref> Il 7 novembre 2006 i Genesis annunciarono ufficialmente il ''[[Turn It On Again: The Tour]]'' per l'anno seguente: quarantasette date tra Europa e America.<ref name="NME">{{Cita web|url=https://www.nme.com/news/music/genesis-17-1345342|titolo=Genesis confirm live return|sito=[[NME]]|data=7 novembre 2006|lingua=en|accesso=16 gennaio 2019}}</ref> La parte di tour destinata all'Europa partì l'11 giugno 2007 a [[Helsinki]] e si concluse il 14 luglio al [[Circo Massimo]] di [[Roma]] con un concerto gratuito cui intervennero circa {{formatnum:500000}} spettatori e dal quale fu in seguito tratto il triplo DVD ''[[When in Rome 2007]]'';<ref name="WIR" /> la parte destinata all'America del Nord si svolse dal 7 settembre al 13 ottobre.<ref name="NME" /> Il 20 novembre uscì il doppio CD ''[[Live Over Europe 2007]]'' che ricalca integralmente la scaletta dei concerti europei, con brani tratti da dieci delle ventidue date di quella tournée.<ref>Genesis – ''[[Live Over Europe 2007|Live over Europe 2007]]'' (3CD – UMG, 2007)</ref>
 
Nel 2007 tutti i componenti le varie formazioni dei Genesis dal 1970 al 1998, eccetto John Mayhew, commentarono separatamente la storia del gruppo in interviste filmate che furono poi incluse in tre cofanetti CD/DVD, pubblicati dalla Virgin tra il 2007 e il 2008 e contenenti le edizioni rimasterizzate degli album dal 1970 al 1997, più vari inediti.<ref name="box" /><ref name="box2" /><ref name="box3" />
 
Lo stesso anno i cinque membri della formazione 1971-75 figurarono anche autori di una sorta di autobiografia collettiva tratta da interviste di Philip Dodd e intitolata ''Genesis, Chapter & Verse'', che fu pubblicata a settembre del 2007; al libro contribuirono in misura minore anche tutti gli altri ex membri Anthony Phillips, Chris Stewart, Jonathan Silver, John Mayhew e Ray Wilson, i collaboratori Bill Bruford, Chester Thompson e Daryl Stuermer nonché altre figure legate a vario titolo alla storia del gruppo come Richard McPhail, il manager Tony Smith e [[Ahmet Ertegün]].<ref>{{Cita libro|nome=Philip|cognome=Dodd|nome2=Genesis|titolo=Genesis : chapter & verse|url=https://www.worldcat.org/oclc/154806781|lingua = en|accesso=2020-01-24 gennaio 2020|edizione=1st U.S. ed|data=2007|editore=Thomas Dunne Books/St. Martin's Griffin|OCLC=154806781|ISBN=978-0-312-37956-8}}</ref>
 
=== Anni 2010-2022: la tournée di addio e il ritiro dalle scene ===
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Nel corso del 2017 sia Banks che Rutherford si dissero favorevoli a un ritorno dei Genesis nella formazione a tre con Collins e confermarono entrambi alla stampa di essere in buoni rapporti personali sia tra loro che con il frontman; tuttavia in tali interviste i due non si spinsero oltre la semplice ipotesi.<ref>{{Cita web|url=http://ultimateclassicrock.com/mike-rutherford-interview-2017/|titolo=Mike Rutherford Talks New Music, Reuniting With Phil Collins and More: Exclusive Interview|autore=Matt Wardlaw|sito=Ultimate Classic Rock|lingua=en|accesso=11 gennaio 2019}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.horizonsradio.it/2018/01/25/tony-banks-reunion/|titolo=Genesis, Tony Banks: "Una reunion a tre? Sarebbe divertente"|autore=horizonsradio.it|sito=Horizons Radio|data=25 gennaio 2018|accesso=11 gennaio 2019}}</ref> Nell'agosto 2018 Collins, nel frattempo tornato a esibirsi dal vivo dopo un'assenza dalle scene durata dieci anni, dichiarò a sua volta la sua disponibilità a tornare a lavorare con i due colleghi, ipotizzando inoltre il coinvolgimento di suo figlio Nicholas, già batterista della sua band come solista.<ref>{{Cita web|url = https://www.rollingstone.it/musica/news-musica/i-genesis-potrebbero-riunirsi/424251/|titolo = I Genesis potrebbero riunirsi|sito = Rolling Stone Italia|data = 16 agosto 2018|accesso = 8 gennaio 2019}}</ref>
 
Il 4 marzo 2020 i tre, ospiti della trasmissione radiofonica ''The Zoe Ball Breakfast Show'' in onda sulla [[BBC Two|BBC 2,]] annunciarono una nuova tournée del Regno Unito per novembre-dicembre 2020 con una formazione comprendente Daryl Stuermer alle chitarre e Nicholas Collins alla batteria.<ref name=":0" /> La tournée, dal titolo: ''[[The Last Domino? Tour]]'' e abbinata all'[[The Last Domino?|omonima raccolta]] antologica, fu poi posticipata a causa della [[pandemia di COVID-19]] dapprima all'aprile 2021 quindi ulteriormente tra il 20 settembre e il 13 ottobre di quell'anno.<ref name="TLD">{{Cita web|lingua=en|url=https://www.genesis-music.com|titolo=Genesis - The Last Domino? Tour|sito=Genesis|accesso=2020-03-04}}</ref> Nel frattempo il gruppo aveva aggiunto una serie di date in America del Nord per novembre-dicembre e un'ultima ''tranche'' in Europa a marzo del 2022.<ref name="TLD"/> Tutti e tre i membri storici della band, in occasioni diverse, dichiararono che questo sarebbe stato il loro tour di addio<ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://americansongwriter.com/phil-collins-confirms-genesis-2021-reunion-run-will-be-their-farewell-tour/|titolo = Phil Collins Confirms Genesis 2021 Reunion Run Will Be Their Farewell Tour|sito = American Songwriter|data = 21 settembre 2021|accesso = 6 ottobre 2021}}</ref><ref>{{Cita web|lingua = en|url = https://www.usatoday.com/story/entertainment/music/2021/11/15/genesis-phil-collins-nerve-damage-final-us-tour-tony-banks-mike-rutherford-interview/8626452002/|titolo = Phil Collins, Genesis kick off final U.S. tour: 'We're not like the Stones'|autore = Melissa Ruggieri|sito = [[USA Today]]|data = 15 novembre 2021|accesso = 16 novembre 2021}}</ref> e durante l'ultima data, tenuta il 26 marzo 2022 alla [[The O2 Arena|O2 Arena]] di Londra, Collins ribadì il concetto:<ref name=":1" /> {{citazione|Questa è una serata molto speciale: è l'ultima tappa del nostro tour e anche l'ultimo concerto per i Genesis. Dopo stasera dovremo tutti trovarci un lavoro vero.}}
 
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