All That You Can't Leave Behind: differenze tra le versioni

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|giudizio1 = {{Giudizio|4|5}}<ref name="allmusic"/>
|recensione2 = ''[[Rolling Stone]]''
|giudizio2 = {{Giudizio|4.5|5}}<ref>{{Cita web |lingua=en |url=https://www.rollingstone.com/music/artists/u2/albumguide |titolo=U2: Album Guide |editore=[[Rolling Stone]] |accesso=27 aprile 2014 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110618013313/http://www.rollingstone.com/music/artists/u2/albumguide |dataarchivio=18 giugno 2011 |urlmorto=sì }}</ref>
|recensione3 = OndaRock
|giudizio3 = {{Giudizio|5|10}}<ref>{{Cita web |autore=[[Claudio Fabretti]] |coautori=AA. VV. |url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/u2.htm |titolo=U2 - biografia, recensioni, discografia, foto |editore=OndaRock |accesso=27 aprile 2014}}</ref>
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'''''All That You Can't Leave Behind''''' è il decimo [[album in studio]] del [[gruppo musicale]] [[Irlanda|irlandese]] [[U2]], pubblicato il 30 ottobre 2000 dalla [[Island Records]]. Il disco ha venduto più di 12 milioni di copie. È stato inserito dalla rivista ''[[Rolling Stone]]'' al 280º posto della [[Lista dei 500 migliori album secondo Rolling Stone]].<ref>{{Cita web |lingua=en |url=https://www.rollingstone.com/music/lists/500-greatest-albums-of-all-time-20120531/u2-all-that-you-cant-leave-behind-20120524 |titolo=500 Greatest Albums of All Time: U2, 'All That You Can't Leave Behind' |editore=[[Rolling Stone]] |accesso=27 aprile 2014}}</ref>
 
La [[Birmania]] vietò l'importazione dell'album, dopo che il brano ''[[Walk On (U2)|Walk On]]'' fu dedicato ad [[Aung San Suu Kyi]] (leader del movimento per la democrazia nel paese e all’epoca ancora agli arresti domiciliari) e chiunque avesse comprato tramite contrabbando una copia del disco, avrebbe rischiato una sanzione penale che variava dai tre ai vent'anni di reclusione.<ref>{{cita web|url=https://passengers.altervista.org/blog/4501-2/?doing_wp_cron=1574889691.9145469665527343750000|titolo=20 anni di carcere per chi acquistava in Birmania “All That You Can’t Leave Behind”|accesso=27 novembre 2019|urlmorto=sì}}</ref><ref>[{{cita testo|url=http://archiviostorico.corriere.it/2000/novembre/29/Birmania_galera_chi_ascolta_gli_co_0_0011294835.shtml |titolo=archiviostorico.corriere.it]}}</ref>
 
== Descrizione ==
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=== Contenuti ===
La quinta traccia dell'album, ''Kite'', è stata scritta da [[Bono (cantante)|Bono]] insieme al chitarrista [[The Edge]]; {{citazioneSenza necessariafonte|l'ispirazione per la canzone è venuta a Bono mentre giocava insieme alle sue figlie con un aquilone (Kite, appunto), su una collina vicino alla spiaggia di [[Killiney]] dove solitamente risiede. Appena decollato, l'aquilone si è però presto schiantato al suolo e le figlie deluse sono tornate in casa a giocare ai videogame, mentre il cantante è rimasto da solo sulla collina.}}
Negli anni però questa canzone ha assunto un ulteriore significato, dato dalla morte del proprio padre e spiegato dallo stesso Bono durante il concerto di Manchester del 12 agosto 2001. Introducendo Kite, ha infatti detto: «''Certe canzoni pensi di averle scritte per te stesso e poi realizzi che le hai scritte con gli occhi di qualcun altro, per la bocca di qualcun altro. Io pensavo di stare scrivendo questa canzone per i miei figli ma la stavo scrivendo per il mio vecchio, questa è Kite, viene da lui per me e per voi''».<ref>[{{cita testo|url=http://digilander.libero.it/u2anchetu/t_atyclb.html |titolo=U2/Anche Tu! - All That You Can't Leave Behind - Testi tradotti<!-- Titolo generato automaticamente -->]}}</ref>
''In a Little While'', sesta traccia dell'album, {{citazioneSenza necessariafonte|è nata durante una pausa che la band [[irlanda|irlandese]] dovette prendersi dalla registrazione del disco a causa della terribile situazione in cui versava la voce di [[Bono Vox|Bono]] in quel periodo.}} Il testo parla dei postumi della fine di una relazione d'amore, riprendendo quindi il tema già affrontato in ''[[Tryin' to Throw Your Arms Around the World]]'', contenuta in ''[[Achtung Baby]]''. Bono ha più volte introdotto la canzone durante i concerti sottolineando che ''In a Little While'' è diventata una specie di [[gospel]] dopo aver saputo che fu l'ultima ascoltata dal front man del gruppo [[punk rock]] dei [[Ramones]], [[Joey Ramone]], poco prima di morire.<ref>{{Cita web |url=http://www.vh1.com/news/articles/1442817/04152001/ramones.jhtml |titolo=Punk Pioneer Joey Ramone Dead At 49 {{!}} News {{!}} VH1.com<!-- Titolo generato automaticamente --> |accesso=5 febbraio 2010 |dataarchivio=5 agosto 2003 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20030805030147/http://www.vh1.com/news/articles/1442817/04152001/ramones.jhtml |urlmorto=sì }}</ref> Questa dichiarazione la si può ascoltare anche nel [[DVD]] ''[[Elevation 2001: U2 Live from Boston]]''.<ref>Hamilton, Hamish (Director). (2009-09-21). Elevation 2001: U2 Live from Boston. [Motion picture]. Boston, Massachusetts: Island/Interscope. https://www.imdb.com/title/tt0301962/.</ref> La canzone è spesso suonata dal vivo.<ref>[{{cita testo|url=http://www.u2gigs.com/In_A_Little_While-s14.html |titolo=U2 In A Little While - U2 on tour<!-- Titolo generato automaticamente -->]}}</ref>
 
Nell'album è contenuto anche il brano ''Peace on Earth'', che fa riferimento alla bomba che la [[Real IRA]] fece esplodere il 15 agosto del 1998 sulla città di [[Omagh]], nell'[[Irlanda del Nord]], e in cui persero la vita 29 persone. Il testo cita inoltre alcuni dei nomi delle vittime: Sean, Julia, Gareth, Anne e Breda. Mentre per la frase «''She never got to say goodbye / To see the colour in his eye / Now he's in the dirt''» [[Bono Vox|Bono]] trasse ispirazione dal discorso pronunciato durante il funerale di James Barker dalla madre stessa della vittima, in particolare le parole: «''I never realised how green his eyes were''» («''Non avevo mai realizzato quanto verdi fossero i suoi occhi''»).<ref>[{{cita testo|url=http://u2faqs.com/songs/#23 |titolo=U2: U2faqs.com - Songs / Lyrics FAQ<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|urlurlarchivio=https://web.archive.org/web/20090724192640/http://www.u2faqs.com/songs/ |data=24 luglio 2009 }}</ref> D{{citazioneSenza necessariafonte|opo gli [[attentati dell'11 settembre 2001]] ''Peace on Earth'' assunse un ulteriore significato e venne spesso suonata dal vivo durante l'''[[Elevation Tour]]'' in coppia con ''[[Walk On (U2)|Walk On]]''. Le due canzoni vennero eseguite insieme anche in occasione del concerto benefico ''[[America: A Tribute to Heroes]]''.}} Altra canzone presente nel disco è ''When I Look at the World'', che parla di chi mette in discussione la propria Fede dopo aver vissuto una tragedia.<ref>McCormick, Neil (ed), (2006). U2 by U2, page 300. HarperCollins Publishers. ISBN 0-00-719668-7</ref> In particolare, Bono ha affermato di aver tratto ispirazione dall'impegno di sua moglie [[Ali Hewson]] per le vittime del disastro di [[Černobyl']].<ref>Stokes, Niall, (2005). U2: Into The Heart - The Stories Behind Every Song, page 158. Avalon Publishing Group Incorporated. ISBN 1-56025-765-2</ref>
 
Tra le altre canzoni contenute nell'album sono presenti ''[[Beautiful Day (U2)|Beautiful Day]]'', ''Walk On'', ''[[Stuck in a Moment You Can't Get Out Of]]'' e ''[[Elevation]]'', pubblicati come singoli. ''[[The Ground Beneath Her Feet]]'', inclusa nella colonna sonora del film ''[[The Million Dollar Hotel]]'', è presente come traccia bonus in alcune versioni dell'album.
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== Bibliografia ==
* 2005 - [{{cita testo|url=http://www.zooitalia.com |titolo=ZooItalia]}}
* 2006 - [{{cita testo|url=http://www.u2place.com/pages/biografie.asp |titolo=U2place]}}
* Neil McCormick, ''U2BYU2'', Milano, Rizzoli, 2006. ISBN 88-17-00807-9.
* Silvia Branco, ''Parola di Bono Vox'', Reggio Emilia, Aliberti editore, 2008. ISBN 978-88-7424-274-0.