Augusto Del Noce: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica |
mNessun oggetto della modifica |
||
Riga 57:
Nel 1963 partecipa a un concorso a cattedra a [[Trieste]], ma non ottiene il posto; nel [[1964]] pubblica ''Il problema dell'ateismo'' e l'anno successivo ''Riforma cattolica e filosofia moderna, Volume I, [[Cartesio]]''. Il 30 aprile del 1966 partecipa alla «Giornata rensiana» con una relazione intitolata ''[[Giuseppe Rensi]] fra [[Giacomo Leopardi|Leopardi]] e [[Blaise Pascal|Pascal]]. Ovvero l'autocritica dell'ateismo negativo in Giuseppe Rensi'', nella quale espone la sua fondamentale [[fenomenologia]] del [[pessimismo]] come pensiero religioso. Nello stesso anno vince il concorso per una cattedra di Storia della filosofia moderna e contemporanea all'[[Università degli Studi di Trieste]], dove diventerà professore ordinario e rimarrà a insegnare fino al [[1970]]. In quell'anno esce ''L'epoca della [[secolarizzazione]]'', che raccoglie molti dei saggi e degli interventi degli [[Anni 1960|anni sessanta]]. Sempre nel 1970 si realizza il tanto atteso trasferimento a Roma, dove, all'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università "La Sapienza"]], insegna prima Storia delle dottrine politiche e poi - dal [[1974]] - Filosofia della politica.
Si infittisce la sua collaborazione a riviste e periodici, sui quali interviene anche riguardo all'attualità politica e culturale. Diresse la [[Collana editoriale|collana]] «Documenti di cultura moderna», dell'editore torinese [[Edizioni Borla|Borla]] (poi passata alla [[Rusconi Libri|Rusconi]]) proponendo al pubblico italiano autori come [[Marcel de Corte]], [[Titus Burkhardt]], [[Manuel García Pelayo]], [[Hans Sedlmayr]] ed [[Eric Voegelin]]. Partecipa vivacemente al dibattito sul [[divorzio]].<ref>Del Noce fu tra i componenti del comitato promotore del [[referendum]] abrogativo antidivorzista del 12 maggio [[1974]]) e più tardi sull'[[aborto]].</ref>
Nel [[1986]] viene insignito del «[[Premio Internazionale Medaglia d'Oro al merito della Cultura Cattolica]]». Nel [[1989]] riceve il «Premio Nazionale di Cultura nel [[Giornalismo]]: la penna d'oro»; nell'agosto dello stesso anno viene premiato dal [[Meeting di Rimini]]. Muore nella notte tra il 29 e il 30 dicembre a Roma. È tumulato nel Famedio del cimitero di Savigliano.
Riga 66:
Nella sua più celebre opera ''Il problema dell'ateismo'' (del [[1964]]) Del Noce inizia l'analisi della storia della filosofia moderna invertendo il paradigma [[storicismo|storicistico]] e [[positivismo|positivistico]] che nel [[progressismo]] aveva la sua cifra comune. Il filosofo afferma infatti che tale paradigma di illuministica origine ha come prima condizione d'esistenza la postulazione dell'[[ateismo]] come necessità del progredire dei sistemi filosofici e delle scienze a prescindere dalla teologia cristiana, cioè a prescindere dalla [[Scolastica (filosofia)|Scolastica]], anzi in più o meno esplicita opposizione alla Scolastica.
La tesi che Del Noce intende dimostrare in questa sua opera è - come evidenzia appunto il titolo - la considerazione dell'ateismo non più come «necessità» bensì come «''problema''» della modernità, il cui ultimo, coerente e necessario sbocco è appunto il [[nichilismo]] post-nietzscheano distaccato ormai da qualsiasi riflessione filosofica e sfociato in una pura forma di vita, in puro ''way of life'' di distruzione e auto-distruzione dell'uomo. Del Noce pone quindi innanzitutto una distinzione fra tre diverse forme di ateismo, ovvero fra l'ateismo positivo o politico («diurno»), i cui esempi perfetti sono stati l'illuminismo di un [[Denis Diderot|Diderot]] o l'umanesimo di un [[Ludwig Feuerbach|Feuerbach]], l'ateismo negativo o nichilistico («notturno»), esemplificato invece dalla filosofia di [[Arthur Schopenhauer|Schopenhauer]], e infine l'ateismo tragico, detto anche «follia filosofica», cioè la forma più rara e particolare di ateismo che Del Noce trova solo in due casi in tutta la storia della filosofia, ovvero in [[Friedrich Nietzsche|Nietzsche]] e in [[Jules Lequier]].
Posta questa propedeutica distinzione, Del Noce inizia l'anamnesi del pensiero filosofico moderno per rintracciare la genesi di ogni forma di ateismo, impossibile da pensarsi per la filosofia antica come dimostra il fatto che anche la filosofia epicurea -considerata comunemente come ateistica- ammetteva in realtà l'esistenza degli dèi. Per Del Noce appare evidente che la crisi della Scolastica medievale non ha costituito un processo necessario per il semplice fatto che proprio colui che aveva intenzione di riformarla -cioè Cartesio- fu invece colui che in realtà la tradì e se ne allontanò: è nelle celeberrime ''Meditazioni metafisiche'' che il filosofo francese -allievo dei [[Compagnia di Gesù|Gesuiti]]- tentò di riproporre una nuova prova dell'[[esistenza di Dio]] da opporre al [[Naturalismo (filosofia)|naturalismo]] [[libertinismo|libertinista]] del [[XVII secolo|Seicento]], che predicava [[relativismo]] etico e che sostituiva il Dio-''Logos'' con la Natura impersonale e senza ordine.
Riga 162:
* [https://web.archive.org/web/20050426114609/http://www.30giorni.it/it/articolo.asp?id=4667 Democrazia e modernità in Augusto Del Noce], articolo dal mensile 30Giorni.
* [https://andreafiamma.blogspot.it/2011/09/linseparabilita-dei-tre-del-noce-e-la.html L'inseparabilità dei Tre. Del Noce e la modernità], di Andrea Fiamma
* {{Cita web|url=http://www.centrodelnoce.it|titolo=Studium. Aiuto scolastico per ragazzi delle superiori.|sito= Centro Culturale Augusto Del Noce|accesso=12 agosto 2024|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20240415053712/https://www.centrodelnoce.it/|dataarchivio=15 aprile 2024|urlmorto=no}}
* {{Cita web|url=http://www.fondazioneaugustodelnoce.net|titolo=La Fondazione|sito=Fondazione Centro Studi Augusto
* {{Cita web|
=== Articoli di Del Noce ===
|