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== Storia ==
=== Origini ===
Sin da epoca preistorica, la piana di Partinico è stata frequentata dall’uomo, come dimostrano i numerosi strumenti litici rinvenuti in diverse località e conservati nel Museo Civico di Partinico. In epoca protostorica invece (XIII-X sec.a.C.) la piana ha visto fiorire un regno sicano, con le città di Inico ([[Castello di Calatubo|Calatubo]]), Camico (Monte Bonifato), Crastos (Monte Palamita), Iccara (Monte D’Oro). Le due città di Inico e Camico vengono ripetutamente menzionate dalle fonti storiche come appartenenti alla dominazione agrigentina, fino alla conquista romana (III-IV sec. a.C.) che determinò, oltre alla loro scomparsa, la formazione del nuovo nome “Parthenicum”<ref>https://www.comune.partinico.pa.it/cenni-storici/</ref>.▼
▲Sin da epoca preistorica, la piana di Partinico è stata frequentata dall’uomo, come dimostrano i numerosi strumenti litici rinvenuti in diverse località e conservati nel Museo Civico di Partinico. In epoca protostorica invece (XIII-X sec.a.C.) la piana ha visto fiorire un regno sicano, con le città di Inico ([[Castello di Calatubo|Calatubo]]), Camico (Monte Bonifato), Crastos (Monte Palamita), Iccara (Monte D’Oro). Le due città di Inico e Camico vengono ripetutamente menzionate dalle fonti storiche come appartenenti alla dominazione agrigentina, fino alla conquista romana (III-IV sec. a.C.) che determinò, oltre alla loro scomparsa, la formazione del nuovo nome “Parthenicum”.
Durante il regno di Caracalla, infatti, (III secolo d.C) Parthenicum viene citato nel cosiddetto ''[[Itinerario antonino|Itinerarium Antonini Augusti]]'', e nello stesso viene collocato lungo il percorso [[Panormo]]-[[Lilibeo|Lilybaeum]] che ''"per maritima loca"'' collegava, da Panormus, Hyccara ([[Carini]]) con le ''"Aquae Segestanae sive Pincianae"'' per poi arrivare a [[Drepanon]] e finalmente a Lilybaeum. Parthenicum era una stazione di sosta, posta probabilmente in contrada Sirignano, ove nel secolo scorso sono stati rinvenuti i resti di una sontuosa villa romana, lungo la via che da Panormo passa per il [[santuario della Madonna del Ponte]].
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