Aroldo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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==== Leggende su Aroldo ====
La ''Vita Haroldi'', un documento scritto verso la metà del XII secolo, quindi un secolo dopo gli avvenimenti, tratta di una supposta sopravvivenza del re anglosassone dopo la battaglia di Hastings.<ref name=Burke-6-1>{{Cita|Burke 2021|cap. 6, p. 1}}.</ref> Secondo questo resoconto, basato sulle memorie di frate Andrea di [[Chester]], confessore di Aroldo e uno degli ultimi a vederlo in vita,<ref name=Burke-6-1/> il sovrano sarebbe stato salvato dal campo di battaglia da due locali, venendo poi curato da una donna [[Saraceni|saracena]] per due anni.<ref name=Burke-6-2>{{Cita|Burke 2021|cap. 6, p. 2}}.</ref> Nel 1068 sarebbe quindi fuggito in segreto sul continente per reclutare un esercito al fine di reclamare il proprio trono; convertitosi tuttavia ad una vita dedita alla preghiera, cambiò il proprio nome in Cristiano e rientrò da [[pellegrino]] in Inghilterra, morendo a Chester nel 1112.<ref name=Burke-6-2/> La storia è una leggenda fino ad oggi priva di veri riscontri, ma è stata sufficiente a stuzzicare la fantasia di numerosi autori moderni, non ultimi [[Rudyard Kipling]] e [[Peter Burke (storico)|Peter Burke]]; quest'ultimo ha riadattato la leggenda del pellegrino Aroldo in alcuni dei suoi romanzi storici.<ref name=Burke-6-2/>
Un'altra leggenda sulla sopravvivenza di Aroldo venne propagata da Gurth, un discendente della [[dinastia Godwin|dinastia del Wessex]], che in un incontro con [[Enrico I d'Inghilterra]] alcuni decenni più tardi giurò che il sovrano era ancora vivo e si era fatto [[eremita]] sull'[[isola di Sheppey]].<ref name=Burke-6-2>{{Cita|Burke 2021|cap. 6, p. 2}}.</ref>
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