Aroldo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni

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Nel 1065 Aroldo, rientrato in Inghilterra, riprese le armi per condurre una nuova spedizione in Galles, stavolta per punire i responsabili dell'attacco patito da alcuni mercanti a [[Newport (Gwent)|Newport]].<ref name=Rex2-9/> Dopo aver messo a ferro e fuoco la regione di [[Glamorgan]], tentò altresì di prendere possesso della zona costruendovi una residenza, ma i suoi operai vennero attaccati e uccisi e i restanti anglosassoni cacciati.<ref name=Rex2-9/>
 
Aroldo non poté vendicarsi dei gallesi perché subito inviato a nord dal re per sedare la ribellione della [[Northumbria]], rivoltatasi contro il malgoverno e la tirannia di suo fratello [[Tostig Godwinson]].<ref name=Burke-1-11>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 11}}.</ref><ref name=Rex2-10>{{Cita|Rex 2017|cap. ''10 - Discord and Downfall''}}.</ref> Tuttavia, anziché combattere i rivoltosi egli si schierò al loro fianco, alleandosi coi capi ribelli [[Morcar]] ed [[Edwin di Mercia|Edwin]] e riconoscendo il primo come nuovo [[conte di Northumbria]].<ref name=Rex2Burke-101-11/><ref name=BurkeRex2-1-1110/><ref name=Walker127>{{Cita|Walker 1997|p. 127}}.</ref> La mossa di Aroldo, a prima vista una mera macchinazione politica per trovare nuovi alleati, era in realtà in parte dettata dal rischio di una prossima invasione proveniente dal vicino [[regno di Scozia]], il cui nuovo sovrano [[Malcolm III di Scozia|Malcolm III]] desiderava espandersi verso sud ai danni degli [[anglosassoni]].<ref name=Rex2-1-7>{{Cita|Rex 2017|cap. ''1 - The Anglo-Scandinavian Prologue'', p. 7}}.</ref> Conscio del pericolo di lasciare la zona senza una chiara figura di riferimento, il conte preferì riconoscere l'autorità del ribelle Morcar a scapito di quella del suo stesso fratello, e quindi della sua famiglia.<ref name=Burke-1-11/><ref name=Walker127/>
 
Tostig, fino ad allora il più stretto alleato di Aroldo,<ref name=Walker128>{{Cita|Walker 1997|p. 128}}.</ref> lo ritenne reo di aver compiuto un vero e proprio tradimento e divenne suo nemico giurato,<ref name=Walker127/><ref name=Burke-1-12/> accusandolo di aver istigato la rivolta contro di lui e obbligandolo a discolparsi con un solenne giuramento<ref name=Walker128/> (che però la ''Vita Ædwardi Regis'' implica fatto in malafede).<ref name=Rex2-10/> Ansioso di vendicarsi dell'affronto fattogli dal fratello e da Edoardo il Confessore, che non aveva reagito alle azioni di Aroldo di fatto avallandole,<ref group=N>Rex ipotizza che in realtà Aroldo abbia avuto mandato di agire in tal modo dallo stesso Edoardo, che dopo le fallite mediazioni tra i ribelli e Tostig e la minaccia dei primi di calare verso sud per deporlo voleva evitare una guerra civile. ''Cfr.'' {{Cita|Rex 2017|cap. ''10 - Discord and Downfall''}}.</ref> Tostig partecipò alla fine del 1065 ad un [[banchetto]] organizzato dallo stesso Aroldo, uccidendo uno dei suoi servitori e ordinando di cucinarlo e servirlo ai convitati.<ref name=Burke-1-12/> Adirato per il [[sacrilegio]], Edoardo esiliò ancora Tostig nelle Fiandre; l'ex−conte di Northumbria, tuttavia, non aveva intenzione di rinunciare alla propria vendetta e offrì quindi il proprio sostegno ad [[Harald III di Norvegia]], che già aveva intenzione di reclamare la corona inglese alla morte di Edoardo.<ref name=Burke-1-12/>
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[[File:William Blake, Visionary Head of Harold killed at the Battle of Hastings.jpg|miniatura|sinistra|La ferita all'occhio di Aroldo in un'illustrazione di [[William Blake]] (1819)]]
 
Gli scontri cominciarono attorno alle ore 9:00,<ref name=Rex2-12/> quando gli arcieri normanni avanzarono e cominciarono a bersagliare le schiere anglosassoni, causando tuttavia danni trascurabili per la compattezza del muro di scudi e il terreno difficile che impediva rapide avanzate.<ref name=Rex-5-7/><ref name=Thierry247>{{Cita|Thierry 1837|p. 247}}.</ref> Fu tentata una prima carica normanna su per la collina, che tuttavia si esaurì presto in un massacro degli attaccanti.<ref name=Rex-5-7/><ref name=Thierry247/> Nelle ore successive nuove cariche normanne, stavolta più intense, si susseguirono sui fianchi della collina, ma vennero sempre respinte grazie alla resistenza degli [[huscarl|uscarli]], la fanteria pesante anglosassone armata di [[ascia danese|asce da guerra]].<ref name=Rex-5-7/><ref name=Thierry247/>
 
La battaglia durò per molte ore e rimase lungamente dall'esito incerto,<ref name=Provero124>{{Cita|Provero 2020|p. 124}}.</ref> segno che, a differenza di quanto affermato dalle fonti normanne, i due eserciti pressappoco si equivalevano per numeri e capacità.<ref name=Rex-5-3/> Mentre Aroldo combatté assieme alle schiere dei propri uomini esponendosi a grandi rischi,<ref name=Thierry247/> Guglielmo rimase al sicuro nella retroguardia normanna per la maggior parte della battaglia.<ref name=Rex-5-10>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', p. 10}}.</ref> Le cariche normanne si susseguirono furiose per tutto il giorno, ogni volta respinte dagli inglesi sempre più stanchi.<ref>{{Cita|Provero 2020|p. 53}}.</ref><ref>{{Cita|DeVries 1999|pp. 298-299}}.</ref> I tiri degli arcieri normanni si fecero via via più precisi, mietendo sempre più vittime nelle schiere dei difensori.<ref name=Thierry247/>