Richard Wagner: differenze tra le versioni
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[[Paolo Isotta]], nel suo saggio introduttivo a ''L'opera d'arte dell'avvenire'', ha scritto che per comprendere Wagner sono indispensabili gli scritti del periodo di Zurigo. «Sono opere tra il filosofico, il politico e l'estetico, che rappresentano il nerbo dei tredici volumi delle sue prose» tra le quali le quattro maggiori, ''Arte e rivoluzione'', ''L'opera d'arte dell'avvenire'', ''Opera e dramma'', ''Il giudaismo nella musica''. «Per capire Wagner, i quattro scritti zurighesi sono indispensabili. (...) Se considerati separatamente dalla produzione artistica del loro autore, acquisiscono un senso ben diverso da quello che posseggono in realtà».<ref>{{cita libro|autore = Paolo Isotta | titolo = Richard Wagner. L'opera d'arte dell'avvenire | anno= 1983 | editore = Rizzoli Editore | città=Milano | pagine = 35-37}}</ref>
Famoso è il saggio ''[[Il giudaismo nella musica]]'' (''Das Judentum in der Musik''), libello antisemita concepito come un attacco a [[Giacomo Meyerbeer]] e [[Felix Mendelssohn]] e pubblicato con lo pseudonimo di "K. Freigedanken" ("K. Liberopensiero") nella rivista ''Neue Zeitschrift für Musik'' nel 1850 e ristampato in una versione ampliata con il suo nome nel 1869.
Lista delle opere principali:
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