Arnuwanda I: differenze tra le versioni

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Oltre al ''tuhkanti'' (erede designato) Tashmi-Sharri, già adulto è sposato con [[Satanduhepa]] prima di ascendere al trono<ref>Si vedano KBo 53.10 e KBo 9.137 con Arnuwanda ancora re.</ref>, la coppia reale ebbe almeno altri tre figli maschi: Manninni<ref>Groddeck, in un tentativo di traduzione del reperto KUB 11.7 + KUB 36.122, offerte ai defunti, ha ritenuto di leggere al Vo 9: "Henti figlia di Manninni", avanzando l'ipotesi che Manninni fosse il padre della futura regina [[Henti]], prima moglie di [[Šuppiluliuma I]] il Grande; altri studiosi ritengono invece Henti la figlia biologica di Tudhaliya III di cui Suppiluliuma il genero, poi adottato ed asceso al trono; la questione sul legame del Gran Re con la famiglia reale è apertissima è assai dibattuta.</ref>, Pariyawatra e Kantuzzili<ref>Citato spesso nei testi, e con il curioso appellativo di ''LU.SANGA'', Sacerdote, di Kizzuwadna. Per una ampia trattazione in tal senso si veda M. Marizza 2007; pagg. 17-24. La nomina in tal senso avuta dal padre, certifica il controllo diretto degli Ittiti su tale regione.</ref>, elencati sempre rigorosamente in questo ordine, che dovrebbe seguire il criterio di anzianità<ref>Si veda soprattutto KUB 45.47 ma anche KBo 20.62.</ref> e probabilmente un altro figlio, il maggiore, morto prima che Arnuwanda salisse al trono, Ašmi-Šarrumma<ref>Si veda KUB 11.7 + KUB 36.122 dove nelle offerte per i defunti "Ašmi-Šarrumma figlio di Arnuwanda" precede Manninni, lasciando ipotizzare che gli fosse maggiore.</ref>, e una figlia, Lalantiwasha.
 
Alcuni<ref>Sulla base di un rituale descritto in KUB 45.47.</ref> ipotizzano la presenza di un ulteriore figlio minore, Tulpi-Tešub, ma come è stato convincentemente argomentato<ref>M. Marizza: Dignitari ittiti del tempo dì Tudhaliya I/II, Arnuwanda I e Tudhaliya III; pagg. 8-33.</ref>, dalla comparazione dei testi sembra assai probabile che si trattasse di un nipote della coppia reale, figlio di Manninni o piu probabilmente di Ašmi-Šarrumma.
 
L'investitura di Tashmi-Sharri come erede avvenne con una elaborata cerimonia<ref>Descritta in KUB 36.118 +119.</ref> alla quale, oltre ai genitori e alla moglie [[Satanduhepa]], presenziarono i fratelli e Tulpi-Tešub (indicato alla riga 9 espressamente come "nostro nipote" ed evidentemente già abbastanza adulto da essere citato), ma dalla quale mancava Manninni, verosimilmente già morto.
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Sappiamo oggi con certezza che tra Arnuwanda e il suo successore diretto non ci sia stata co-reggenza<ref>R. Beal: Studies in Hittite history; pagg. 119-122.</ref>.
 
Non abbiamo date esatte della durata del regno di Arnuwanda, che non deve aver superato come monarca unico i 5-10 anni; è verosimile immaginare che sia asceso al trono come co-reggente del padre adottivo Tudhaliya I/II attorno al 1385-80, per poi lasciarlo al figlio [[Tudhaliya III]]<ref>C'è oggi generale accordo tra gli studiosi (tra cui Laroche, Bryce, Alp, e Haas) sull'ipotesi lanciata per primo da Gurney nel 1979 che il figlio maggiore e ''tuhkanti'' della coppia reale, che sappiamo essersi chiamato Tashmi-Sharri, sia asceso al trono col nome di Tudhaliya III; ''contra'' H. ten Cate che suggerisce invece che Tashmi-Sharri sia asceso come [[Hattušili II]], il fantomatico sovrano cui non si trova una collocazione; e che Tudhaliya III fosse il figlio o più probabilmente il fratello minore di questi. I legami di Tashmi-Sharri con Arnuwanda e Asmunikal in alcuni testi e con Satanduhepa e [[Daduhepa]] in altri sono gli argomenti più solidi a sostegno della sua identità con a Tudhaliya III. Si veda M. Ma rizza 2007, pag. 6 e nota 34.</ref> attorno al 1370.
 
Sotto il profilo organizzativo Arnuwanda proseguì la politica di riorganizzazione dell'apparato statale iniziata da Tudhaliya I/II, con la redazione di vari testi amministrativi; la centralizzazione del potere venne rafforzata, impostazione che perdurò per tutta l'età imperiale<ref>M. Marizza: Dignitari ittiti del tempo di Tudhaliya I/II, Arnuwanda I, Tudhaliya III; pag. 5.</ref>.