Virginia Woolf: differenze tra le versioni

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Considerata come una delle principali figure della letteratura del [[XX secolo]], attivamente impegnata nella [[Pari opportunità|lotta per la parità di diritti tra i sessi]], fu, assieme al marito, militante del [[fabianesimo]].<ref>Sebbene, come affermò nel suo saggio ''[[Le tre ghinee]]'', non si fosse mai considerata «femminista» in quanto tale termine da lei definito superato già dagli [[anni 1930|anni trenta]].</ref> Nel periodo fra le due guerre fu componentefondatrice del [[Bloomsbury Group]] e figura di rilievo nell'ambiente letterario londinese.
 
Le sue opere più famose comprendono i romanzi ''[[La signora Dalloway]]'' (1925), ''[[Gita alAl faro]]'' (1927) e ''[[Orlando (romanzo)|Orlando]]'' (1928). Tra le opere di saggistica emergono ''Il lettore comune'' (1925) e ''[[Una stanza tutta per sé]]'' (1929); in quest'ultima opera compare la celebre citazione: «Una donna deve avere denaro, cibo adeguato e una stanza tutta per sé se vuole scrivere romanzi».
 
I suoi lavori sono stati tradotti in oltre cinquanta lingue. Ricordiamo le traduzioni di [[Jorge Luis Borges]], [[Marguerite Yourcenar]], [[Giulia Niccolai]], [[Cristina Campo]] e [[Nadia Fusini]].
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[[File:Virginia Woolf with her father, Sir Leslie Stephen.jpg|thumb|Virginia Woolf con il padre, Sir Leslie Stephen (1902).]]
 
Virginia e il fratello Thoby manifestarono subito la loro inclinazione letteraria e diedero vita a un giornale domestico, ''Hyde Park Gate News'', in cui scrivevano storie inventate dando vita a una sorta di diario familiare.<ref name="britannica">{{cita libro|lingua=en|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/647786/Virginia-Woolf|voce=Virginia Woolf|titolo=[[Encyclopædia Britannica]]|accesso=14 settembre 2013}}</ref> Secondo le memorie di Woolf, i ricordi più vivi e sereni della sua infanzia non erano quelli di [[Londra]] ma quelli di [[Saint Ives (Cornovaglia)|Saint Ives]] in [[Cornovaglia]], dove la famiglia passò ogni estate fino al 1895 e dove fece importanti conoscenze per esempio con [[George Meredith]] e Henry James. La residenza estiva degli Stephen, Talland House, guardava sulla Baia di Porthminster. Le memorie e le impressioni di queste vacanze in famiglia confluirono e influenzarono successivamente uno dei suoi scritti di maggior successo, ''[[Gita alAl faro]]''. Tuttavia il periodo di felicità non durò molto. Nel 1895, a soli tredici anni Virginia venne colpita da un primo grave lutto: la morte della madre.<ref name="biography">{{cita web|lingua=en|url= http://www.biographyonline.net/writers/virginia-woolf.html|titolo=Virginia Woolf Biography|accesso=14 settembre 2013}}</ref> Il padre, anche lui duramente colpito dalla perdita, vendette l'amata casa al mare. Dal 1897 al 1901, Virginia studiò storia e lettere classiche al prestigioso [[King's College London]]. L’anno in cui fu ammessa agli studi universitari, morì anche la sorellastra, Stella, e nel 1904 il padre. Questi eventi portano al primo serio crollo nervoso di Virginia.<ref name="network">{{cita web|lingua=en|url=http://www.online-literature.com/virginia_woolf/|titolo=Virginia Woolf|sito=The Literature Network|accesso=14 settembre 2013|autore=C.D. Merriman}}</ref>
 
Nel racconto autobiografico ''Momenti di essere e altri racconti'' riportò che lei e la sorella [[Vanessa Bell]] subirono abusi sessuali da parte dei fratellastri George e [[Gerald Duckworth]]. Questo ha sicuramente influito sui frequenti esaurimenti nervosi, sulle crisi maniaco-[[disturbo depressivo|depressive]] e sui forti sbalzi d'umore che hanno caratterizzato la vita della scrittrice e che la portarono, dopo diversi tentativi, al suicidio.<ref>È la tesi sostenuta da Louise Desalvo, in {{cita web|lingua=en|url=http://www.nytimes.com/books/00/12/17/specials/woolf-desalvo.html|titolo=In Short|giornale=[[The New York Times]]|accesso=15 settembre 2013|autore=L. Elizabeth Beattie}}</ref> Le moderne tecniche diagnostiche hanno portato a una postuma diagnosi di [[disturbo bipolare]] unito, probabilmente, negli ultimi anni, a una [[psicosi]].<ref>Dalle ricostruzioni epistolari, la teoria delle violenze sessuali risulterebbe essere infondata, in {{cita web|lingua=en|url=http://www.nytimes.com/books/first/n/nicolson-woolf.html|titolo=Virginia Woolf|giornale=The New York Times|accesso=14 settembre 2013|autore=Nigel Nicolson}}</ref>
[[File:Ethel Smyth.jpg|thumb|left|245x245px|Ethel Smyth]]
Dopo la morte del padre, dunque, si trasferì con la sorella a [[Bloomsbury (Londra)|Bloomsbury]], dove con lei diede vita al primo nucleo del circolo intellettuale noto come [[Bloomsbury Group]].<ref name="britannica"/> Cominciò a scrivere nel 1905, inizialmente, per il supplemento letterario del ''[[Times]]''.<ref name="VWS"/> Fece conoscenza con importanti intellettuali, tra cui [[Bertrand Russell]], [[Edward Morgan Forster]], [[Ludwig Wittgenstein]] e colui che successivamente diventò suo marito. Il gruppo si fece chiamare ''Gli apostoli''. Nel 1912 sposò [[Leonard Woolf]], un teorico della politica.<ref>Mario Praz, ''La Letteratura inglese, vol. II'', Sansoni-Accademia, Milano, 1967, pag. 269.</ref> Il suo primo libro ''The Voyage Out'' (''[[La crociera]]''), fu pubblicato nel 1915.<ref name="biography"/> Ebbe relazioni con alcune donne come Violet Dickinson, [[Vita Sackville-West]],<ref name="NYT">{{cita web|lingua=en|url=http://www.nytimes.com/books/first/n/nicolson-woolf.html|titolo=Virginia Woolf|giornale=The New York Times|accesso=14 settembre 2013|autore=Nigel Nicolson}}</ref> [[Ethel Smyth]],<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.nytimes.com/books/00/12/17/specials/woolf-congenial.html|titolo=Distilling and Augmenting Virginia Woolf's Letters|giornale=[[The New York Times]]|accesso=15 settembre 2013|autore=Herbert Mitgang}}</ref> che influenzarono profondamente la sua vita e le sue opere letterarie.
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Assieme ai fratelli Thoby e Vanessa si trasferì da [[Hyde Park|Hyde Park Gate]] nel quartiere [[Londra|londinese]] di Bloomsbury, in Gordon Square,<ref name="VWS"/> dove prese vita il ''Bloomsbury set'', formato da coloro che ormai sono gli ''ex Apostoli''. Esso venne destinato a dominare per oltre un trentennio la cultura e la letteratura inglesi. Nacquero così le "serate del giovedì"; riunioni alle quali parteciparono personaggi intellettuali di alta posizione per discutere di politica, lettere e arte. Alimentata da questo clima di fervore intellettuale Virginia iniziò a dare ripetizioni serali alle operaie in un collegio della periferia. Intanto si era avvicinata ai gruppi delle [[suffragette]],<ref name="biography"/> pubblicando le prime critiche letterarie (per il ''Times Literary Supplement'', il ''Guardian'',<ref name="VWS"/> il ''Cornbill'' e la ''National Review'') e proseguendo la scrittura dei suoi futuri successi. Nel 1913 però, dopo aver scritto il primo libro, cadde in una seconda depressione e tentò il suicidio. Per farle trovare fiducia ed equilibrio, il marito le propose di fondare un'impresa editoriale e nel 1917 nacque la ''[[Hogarth Press]]'' per la quale pubblicarono fra gli altri [[Katherine Mansfield]], [[Italo Svevo]], [[Sigmund Freud]], [[Thomas Stearns Eliot]], [[James Joyce]] e la stessa Virginia.
[[File:Virginia Woolf (2).jpg|thumb|Monk's House]]
Nel 1919 pubblicò il racconto ''[[Kew Gardens (racconto)|Kew Gardens]]'' e il romanzo ''[[Notte e giorno]]''.<ref name="britannica2">{{cita libro|lingua=en|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/647786/Virginia-Woolf/260662/Early-fiction|voce=Virginia Woolf - Early Fiction|titolo=Encyclopædia Britannica|accesso=14 settembre 2013}}</ref> Nelle opere successive apparve chiaro e definitivo l'utilizzo dello stile del "flusso di coscienza" (''[[La signora Dalloway]]'' e ''[[Gita alAl faro]]'').<ref name="britannica3">{{cita libro|lingua=en|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/647786/Virginia-Woolf/260663/Major-period|voce=Virginia Woolf - Major Period|titolo=Encyclopædia Britannica|accesso=14 settembre 2013}}</ref> Virginia fu attivista all'interno dei movimenti [[femminismo|femministi]] per il suffragio delle donne e rifletté più volte, nelle sue opere, sulla condizione femminile. In ''[[Una stanza tutta per sé]]'', del 1929, trattò il tema della discriminazione del ruolo della donna mentre in ''[[Le tre ghinee]]'', del 1938, approfondì quello della figura dominante dell'uomo nella storia contemporanea. Il rapporto con la donna venne visto anche sul piano sentimentale dalla stessa Woolf con la sua storia d'amore con [[Vita Sackville-West]] che si rifletté nel romanzo ''[[Orlando (romanzo)|Orlando]]''.<ref name="network"/>
 
Nell'estate del 1940 pubblicò l'ultima opera; ''[[Tra un atto e l'altro]]'', mentre la Gran Bretagna era in guerra. Intanto le sue crisi depressive si fecero sempre più violente e incalzanti. La scrittrice amava circondarsi di persone, ma quando era sola ricadeva nello stato d'ansia e negli sbalzi d'umore tipici della malattia. Il procedere della guerra contribuì ad aumentare le sue fobie finché, il 28 marzo del 1941, all'età di 59 anni, Virginia si riempì le tasche di sassi e si gettò nel fiume [[Ouse (Sussex)|Ouse]] nei pressi di [[Rodmell]], nel [[Sussex]],<ref name="network"/> non lontano da ''Monk's House'', la casa dove abitava, annegandovi. Al marito Leonard lasciò una toccante lettera:
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L'intensità poetica di Virginia Woolf eleva normali impostazioni – spesso ambienti di guerra – nella maggior parte dei suoi romanzi. Ad esempio, ''[[La signora Dalloway]]'' (1925) è centrato sulla figura di Clarissa Dalloway, una donna di mezza età, e sul suo sforzo di organizzare una festa. La vicenda è però vista parallelamente a quella di Septimus Warren Smith, un veterano che è tornato dalla [[prima guerra mondiale]] con cicatrici psicologiche profonde.<ref>{{cita web|lingua=en|url=https://www.bl.uk/learning/langlit/changlang/writtenword/woolf/dalloway.html|titolo=Virginia Woolf|sito=[[British Library]]|accesso=15 settembre 2013}}</ref>
 
''[[Gita alAl faro]]'' (1927) è impostato su due giorni e dieci anni. La trama ruota attorno alla famiglia Ramsay, in anticipazione alla visita a un faro e le tensioni familiari connesse. Uno dei temi principali del romanzo è la lotta nel processo creativo che affligge la pittrice Lily Briscoe (che sembra ricordare la sorella di Virginia, Vanessa Bell) mentre lotta per dipingere in mezzo al dramma familiare. Il romanzo è anche una meditazione sulla vita degli abitanti di una nazione nel mezzo di una violenta guerra.<ref name="britannica3"/>
 
''[[Le onde (romanzo)|Le onde]]'' (1931), romanzo definito "rivoluzionario" da Marguerite Yourcenar, è l'opera in cui il suo sperimentalismo è più spinto,<ref name="britannica3"/> e presenta un gruppo di sei amici le cui riflessioni, che sono più vicine a quelle di recitativi monologhi interiori, sono volte a creare un'atmosfera che rende l'opera più simile a un poema in prosa che a un semplice romanzo. Nel suo ultimo lavoro, ''[[Tra un atto e l'altro]]'' (1941), scritto sotto i bombardamenti dell'aviazione tedesca, emerge la minaccia portata all'arte e al genere umano dalla guerra.<ref name="britannica4">{{cita libro|lingua=en|url=https://www.britannica.com/EBchecked/topic/647786/Virginia-Woolf/260664/Late-work|voce=Virginia Woolf - Late Work|titolo=Encyclopædia Britannica|accesso=15 settembre 2013}}</ref> L'opera riassume e magnifica le preoccupazioni e le ansie che afflissero Virginia Woolf: la trasformazione della vita attraverso l'arte, l'ambivalenza sessuale, e la meditazione sui temi del flusso del tempo e della vita. Si presenta simultaneamente come corrosione e ringiovanimento di tutti i temi in una narrazione straordinariamente fantasiosa e simbolica.
 
== Lingua e stile ==
Con le stesse tecniche operate da [[James Joyce]] in [[Irlanda]], [[Marcel Proust]] in [[Francia]] e [[Italo Svevo]] in [[Italia]], Virginia Woolf abbandonò la tecnica di narrazione tradizionale per svilupparne una più moderna. Eliminando la forma comune di dialogo diretto e la struttura tradizionale della trama, porta l'attenzione del romanzo al monologo interiore del soggetto preso in questione. Il tempo si differenzia pertra l'assenzatempo disoggettivo, unainteriore cronologiadel personaggio, e tempo esteriore, precisacronologico. La narrazione procede attraverso spostamenti in avanti e all'indietro nel tempo assieme, la maggior parte delle volte, a pensieri e ricordi suscitati dall'ambiente circostante. Woolf è in grado di rappresentare lo scorrere del tempo in dodici ore (''[[La signora Dalloway]]''), in pochi giorni (''[[Tra un atto e l'altro]]''), in diversi anni (''[[Gita alAl faro]]'') o addirittura in tre secoli (''[[Orlando (romanzo)|Orlando]]'').
 
Il linguaggio si presenta particolarmente raffinato e ricercato, ricco di [[Similitudine (figura retorica)|similitudini]], [[metafora|metafore]], [[assonanza|assonanze]], e [[allitterazione|allitterazioni]] usato per esprimere il [[flusso di coscienza]].<ref>{{cita web|url=http://www.uniurb.it/Filosofia/bibliografie/virginiaw_file/Page316.htm|titolo=Virginia Woolf, tecnica e stile narrativo|editore=[[Università di Urbino]]|accesso=15 settembre 2013}}</ref> Il tempo non è visto come uno scorrere perenne bensì come una serie di momenti staccati successivamente riuniti dall'associazione di idee o dall'immaginazione.<ref>Mario Praz, ''La Letteratura inglese, vol. II'', Sansoni-Accademia, Milano, 1967, pag. 270.</ref> La psicologia dei vari personaggi è continuamente sfruttata nelle trame e continuamente la forma letteraria e stilistica viene alterata dall'identità della figura, in uno scambio continuo, un'attenta corrispondenza tra l'esigenza psicologica e quella linguistica.
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* ''Jacob's Room'', 1922 - ''[[La stanza di Jacob]]''
* ''Mrs Dalloway'', 1925 - ''[[La signora Dalloway]]''
* ''To the Lighthouse'', 1927 - ''[[Gita al faro|Al faro]]''
* ''Orlando: A Biography'', 1928 - ''[[Orlando (romanzo)|Orlando]]''
* ''The Waves'', 1931 - ''[[Le onde (romanzo)|Le onde]]''