Aroldo II d'Inghilterra: differenze tra le versioni
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|Nazionalità = anglosassone
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|FineIncipit = fu
}}
Era figlio del potente conte [[Godwin del Wessex]], uno dei più importanti signori anglosassoni dell'Inghilterra pre-normanna dato il [[Conte di Wessex|suo titolo]]. Per molti anni ricoprì il ruolo di consigliere
La sconfitta e la morte di Aroldo furono determinanti per la [[storia dell'Inghilterra]], segnando l'ascesa della [[Casa di Normandia|dinastia normanna]] e il declino della civiltà [[
== Biografia ==
Molte delle informazioni pervenuteci su Aroldo, soprattutto quelle relative al suo regno, sono parziali oppure alterate.<ref name=Burke-1-1>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 1}}.</ref><ref name=WalkerXVIII>{{Cita|Walker 1997|p. xviii}}.</ref> I cronisti successivi, quasi tutti al servizio della corte normanna, avevano infatti interesse a dipingere l'ultimo re anglosassone come una figura negativa, influenzando quindi la trasmissione e la percezione della verità storica.<ref name=Burke-1-1/> Per secoli la biografia "filtrata" di Aroldo è stata accettata acriticamente, spesso con la complicità della Chiesa (la quale gli era nemica); la mancanza di cronache imparziali ha portato gli storici successivi a rivisitare o comunque a soppesare attentamente i fatti fino ad allora noti.<ref name=Burke-1-1/><ref name=Rex-I-2>{{Cita|Rex 2012|cap. ''Introduction'', p. 2}}.</ref>
[[File:GodwinsonBayeux.jpg|miniatura|Aroldo durante una [[Falconeria|caccia
=== Origini familiari ===
{{vedi anche|Dinastia Godwin}}
Aroldo nacque attorno al 1022 dal conte [[Godwin del Wessex]] e da sua moglie [[Gytha Thorkelsdóttir|Gytha Thorkelsdaettir]].<ref name=Burke-1-6>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 6}}.</ref><ref name=Rex2-1-1>{{Cita|Rex 2017|cap. ''1 - The Anglo-Scandinavian Prologue'', p. 1}}.</ref> Mentre il padre era un influente nobile anglosassone divenuto potente all'epoca di [[Canuto il Grande|Canuto I d'Inghilterra]], di cui era stato il più fidato collaboratore,<ref name=Rex2-2-1>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 1}}.</ref><ref name=DeVries71>{{Cita|DeVries 1999|p. 71}}.</ref><ref>{{Cita|Walker 1997|pp. 8-12}}.</ref> la madre era la sorella dello [[jarl]] danese [[Ulf Thorgilsson]], padre
Dell'infanzia e della giovinezza di Aroldo non si sa praticamente nulla. Il padre Godwin, nell'ottica di espandere il potere e l'influenza della famiglia, con tutta probabilità lo educò al comando, sperando che il figlio avrebbe
=== Verso il potere ===
==== Conflitto con Edoardo il Confessore ====
In quegli anni era [[
[[File:Edward the Confessor (Bayeux Tapestry detail).jpg|miniatura|sinistra|Re [[Edoardo il Confessore]] seduto in trono (arazzo di Bayeux)]]
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Per un breve periodo Aroldo comandò la flotta dell'Anglia Orientale, pattugliando le coste inglesi per respingere le frequenti incursioni dei [[vichinghi]]<ref name=Rex2-2-10/> e agendo come luogotenente del re nella regione.<ref name=Walker68/><ref name=Rex2-2-11>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 11}}.</ref> In questo periodo sposò ''[[more danico]]'' ("all'uso danese", una forma di matrimonio non riconosciuta dalla Chiesa)<ref name=Rex2-2-12>{{Cita|Rex 2017|cap. ''2 - The Rise of the House of Godwin'', p. 12}}.</ref> la nobildonna locale [[Ealdgyth Swan-neck|Edith la Bella]], che rimase al suo fianco per il resto della vita.<ref name=Rex2-2-11/><ref name=Walker69>{{Cita|Walker 1997|p. 69}}.</ref> Favorì inoltre l'espulsione degli abitanti [[danesi]] ordinata da Edoardo il Confessore, spesso impossessandosi personalmente delle loro terre.<ref name=Rex2-2-12/>
A partire dal 1046, tuttavia, la sua famiglia entrò in contrasto
Suo padre Godwin ebbe nel 1051 un nuovo violento scontro
Aroldo e suo fratello [[Leofwine Godwinson|Leofwine]] invece scapparono a [[Dublino]], dove si allearono
==== Consolidamento del potere ====
Da allora Aroldo Godwinson divenne il vero dominatore della politica inglese, controllando il ''[[witan]]'' (l'assemblea dei nobili anglosassoni) e diventando il principale consigliere dello stesso Edoardo.<ref name=Rex2-1-3>{{Cita|Rex 2017|cap. ''1 - The Anglo-Scandinavian Prologue'', p. 3}}.</ref><ref name=Walker60>{{Cita|Walker 1997|p. 60}}.</ref> Dai rendiconti comitali dell'epoca a noi pervenuti si desume che durante questo periodo effettuò un [[pellegrinaggio]] a [[Roma]] (ma è incerto con precisione quando), che garantì l'educazione dei figli (perlomeno di [[Gunilde del Wessex|Gunilde]] è nota l'educazione ricevuta presso l'[[abbazia di Wilton]]) e che spese enormi somme in beni di lusso e attività ricreative, come la [[Falconeria|caccia
Nel 1053, poco dopo essere tornato nelle grazie di Edoardo, Godwin morì: Aroldo gli succedette come [[conte di Wessex]], la figura più importante subito dopo il re,<ref name=Burke-1-8/><ref name=Walker60/> stabilendo il centro del proprio potere nel [[Sussex]], che costituiva larga parte dell'eredità paterna.<ref name=Walker68/> Come gesto di buona volontà verso il re, rinunciò alla contea dell'Anglia Orientale restituendola alla Corona.<ref>{{Cita|Walker 1997|p. 73}}.</ref> Nel 1058 ricevette anche il titolo di [[conte di Hereford]], già del fratello [[Sweyn Godwinson]], morto durante l'esilio imposto da Edoardo,<ref name=Burke-1-8/><ref name=Walker60/><ref name=Rex2-1-9>{{Cita|Rex 2017|cap. ''1 - The Anglo-Scandinavian Prologue'', p. 9}}.</ref> acquisendolo dopo la morte del nipote del re e supposto erede al trono [[Ralf di Mantes]].<ref>{{Cita|Walker 1997|p. 74}}.</ref> Forte dei nuovi titoli, prese quindi il posto del padre quale catalizzatore del malcontento derivante dalla crescente influenza [[Normanni|normanna]] sulla corte anglosassone, nata dal lunghissimo esilio di Edoardo in [[Normandia]] al tempo della dominazione [[Danelaw|danese]].<ref name=Rex2-3-1>{{Cita|Rex 2017|cap. ''3 - Arrivals and Departures'', p. 1}}.</ref>
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==== Soggiorno in Normandia ====
[[File:Bayeux Tapestry scene23 Harold sacramentum fecit Willelmo duci.jpg|miniatura|Aroldo giura fedeltà a [[Guglielmo I d'Inghilterra|Guglielmo II di Normandia]] (arazzo di Bayeux)]]
Nel 1064 Aroldo, durante un viaggio in mare, naufragò sulle coste francesi del [[Ponthieu]].<ref name=Chesterton39>{{Cita|Chesterton 2003|p. 39}}.</ref> I motivi di questo viaggio non risultano chiari e sono stati oggetto di molte speculazioni.<ref name=Rex2-9/> Alcune cronache offrono l'interpretazione che Aroldo fosse partito di sua spontanea iniziativa dal villaggio di [[Bosham]], suo principale dominio, forse per una battuta di caccia o pesca, e che una tempesta lo avesse spinto dall'altra parte del [[La Manica|Canale della Manica]].<ref name=Rex2-9/> L'arazzo di Bayeux non riesce a chiarire tale episodio, limitandosi a raffigurare la partenza di Aroldo e il suo naufragio dopo un colloquio con re Edoardo, senza fornire dettagli chiarificatori.<ref name=Rex2-9/><ref>{{Cita|Walker 1997|p. 106}}.</ref> Altri, come in seguito il duca normanno e i cronisti affini quali [[Guglielmo di Poitiers (cronista)|Guglielmo di Poitiers]], sostennero che Edoardo avesse mandato Aroldo, il più potente e ricco fra i suoi sudditi,<ref name=Rex2-2-8/><ref>{{Cita|Walker 1997|p. 70}}.</ref> alla corte normanna per comunicare la nomina di Guglielmo
[[File:Bayeuxtapestrywilliamgivesharoldarms.jpg|miniatura|Guglielmo crea Aroldo cavaliere (arazzo di Bayeux)|alt=|sinistra]]
In ogni caso Aroldo, una volta salvato dal mare, venne catturato dal conte [[Guido I di Ponthieu]] e portato come ostaggio al castello di [[Beaurainville]].<ref name=Rex2-9/><ref name=Provero91>{{Cita|Provero 2020|p. 91}}.</ref> Venne poco dopo liberato da Guglielmo, che ordinò al conte di consegnarlo affinché fosse posto sotto la propria custodia;<ref name=Rex2-9/><ref name=Provero91/> i due nobili normanni arrivarono quasi allo scontro, ma infine Guido cedette e consegnò l'inglese all'avversario.<ref>{{Cita|Provero 2020|p. 92}}.</ref> Aroldo fu quindi ospite (o meglio prigioniero) del duca di Normandia per un certo periodo, accettandone di fatto l'autorità su di sé.<ref name=Chesterton39/><ref name=Rex2-9>{{Cita|Rex 2017|cap. ''9 - Harold in Normandy''}}.</ref> Guglielmo in seguito sostenne che Aroldo gli avesse giurato fedeltà su delle [[Reliquia|reliquie]] e, malgrado non vi siano riscontri certi di questo fatto, all'epoca nessuno dubitò della sua parola;<ref name=Chesterton39/> la scena è rappresentata anche nell'arazzo di Bayeux e, secondo alcuni storici, Aroldo avrebbe giurato sulle reliquie dei santi Rasifo e Ravenno; sui due santi le informazioni sono pressoché inesistenti ma il loro culto era attestato a [[Bayeux (Francia)|Bayeux]] nell'
==== Conflitto con Tostig ====
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Nel 1065 Aroldo, rientrato in Inghilterra, riprese le armi per condurre una nuova spedizione in Galles, stavolta per punire i responsabili dell'attacco patito da alcuni mercanti a [[Newport (Gwent)|Newport]].<ref name=Rex2-9/> Dopo aver messo a ferro e fuoco la regione di [[Glamorgan]], tentò altresì di prendere possesso della zona costruendovi una residenza, ma i suoi operai vennero attaccati e uccisi e i restanti anglosassoni cacciati.<ref name=Rex2-9/>
Aroldo non poté vendicarsi dei gallesi perché subito inviato a nord dal re per sedare la ribellione della [[Northumberland|Northumbria]], rivoltatasi contro il malgoverno e la tirannia di suo fratello [[Tostig Godwinson]].<ref name=Burke-1-11>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, p. 11}}.</ref><ref name=Rex2-10>{{Cita|Rex 2017|cap. ''10 - Discord and Downfall''}}.</ref> Tuttavia, anziché combattere i rivoltosi egli si schierò al loro fianco, alleandosi
Tostig, fino ad allora il più stretto alleato di Aroldo,<ref name=Walker128>{{Cita|Walker 1997|p. 128}}.</ref> lo ritenne reo di aver compiuto un vero e proprio tradimento e divenne suo nemico giurato,<ref name=Walker127/><ref name=Burke-1-12/> accusandolo di aver istigato la rivolta contro di lui e obbligandolo a discolparsi con un solenne giuramento<ref name=Walker128/> (che però la ''Vita Ædwardi Regis'' implica fatto in malafede).<ref name=Rex2-10/> Ansioso di vendicarsi dell'affronto fattogli dal fratello e da Edoardo il Confessore, che non aveva reagito alle azioni di Aroldo di fatto avallandole,<ref group=N>Rex ipotizza che in realtà Aroldo abbia avuto mandato di agire in tal modo dallo stesso Edoardo, che dopo le fallite mediazioni tra i ribelli e Tostig e la minaccia dei primi di calare verso sud per deporlo voleva evitare una guerra civile. ''Cfr.'' {{Cita|Rex 2017|cap. ''10 - Discord and Downfall''}}.</ref> Tostig partecipò alla fine del 1065
=== Regno ===
==== Ascesa al trono ====
[[File:Bayeux Tapestry (Harold).jpg|miniatura|Incoronazione di Aroldo II d'Inghilterra (arazzo di Bayeux)]]
Alla fine del 1065 Edoardo, sconvolto dal truculento crimine di Tostig<ref name=Burke-1-12/> e indebolito dal rigido inverno di quell'anno,<ref name=Rex-P-1>{{Cita|Rex 2012|cap. ''Prologue - The Death of King Edward'', p. 1}}.</ref> cadde gravemente ammalato, finendo in stato [[catatonia|catatonico]] senza aver indicato chiaramente il suo successore alla corona inglese (non aveva infatti figli né altri eredi diretti). Nella notte tra il 4 e il 5 gennaio
Secondo le cronache medievali Aroldo sarebbe stato indicato dallo stesso Edoardo in punto di morte come proprio successore, ma la dinamica dell'episodio è tutt'altro che certa. La ''Vita Ædwardi Regis'', commissionata alcuni anni più tardi dalla regina vedova [[Edith del Wessex]]<ref name=Rex-2-2>{{Cita|Rex 2012|cap. ''2 - A Disputed Coronation'', p. 2}}.</ref> e considerata come fonte filo-anglosassone,<ref name=Rex2-3-1/> vuole che egli abbia ripreso brevemente conoscenza e abbia posto la sua vedova e il regno sotto la protezione di Aroldo attraverso un tocco di mano (narrazione ripresa anche nella scena 27 dell'arazzo di Bayeux),<ref name=Rex-2-1/><ref name=Provero72>{{Cita|Provero 2020|p. 72}}.</ref> a condizione che il ''[[witan]]'' avesse poi approvato tale decisione.<ref name=Rex-2-2/> Secondo l'uso anglosassone, le disposizioni date in punto di morte avevano valore legale vincolante, e una tale dinamica sarebbe andata indubbiamente a favore di Aroldo.<ref name=Rex-2-1/><ref>{{Cita|Provero 2020|p. 113}}.</ref> Secondo un altro resoconto simile, re Edoardo moribondo avrebbe recitato una [[profezia]], avvertendo Aroldo della prossima invasione normanna e dei secoli di sofferenza che l'Inghilterra avrebbe patito nel caso di una loro vittoria.<ref>{{Cita|Rex 2012|cap. ''Prologue - The Death of King Edward'', pp. 1-2}}.</ref><ref>{{Cita|Burke 2021|cap. 1, pp. 13-14}}.</ref>
[[File:BayeuxTapestryScene27-28.jpg|miniatura|La morte di Edoardo e la designazione attraverso il tocco della mano di Aroldo quale successore (arazzo di Bayeux)|alt=|sinistra]]
Il ''witan'', i cui membri erano ancora a [[Londra]] dopo
==== Rottura dei rapporti con la Normandia ====
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Come primo gesto da re, Aroldo si recò in visita nell'[[Inghilterra settentrionale]] per rinsaldare l'alleanza con [[Morcar]], [[conte di Northumbria]],<ref name=DeVries163>{{Cita|DeVries 1999|p. 163}}.</ref><ref name=Walker157/> che non aveva partecipato alle precedenti riunioni del ''witan''.<ref name=Rex-2-4/> Durante la visita venne guidato dal vescovo [[Vulstano di Worcester]], futuro santo e unico tra i vescovi anglosassoni a conservare la propria posizione dopo la conquista normanna.<ref name=DeVries163/> Rientrato a Londra, fece immediatamente coniare nuove monete con la propria effigie per rivitalizzare l'economia e farsi conoscere dalla popolazione,<ref name=DeVries163/> riconobbe i diritti del clero anglosassone e decretò un inasprimento delle pene per i delinquenti comuni, che avevano imperversato maggiormente sotto il debole regno di Edoardo il Confessore.<ref name=Rex-2-4/>
Conscio che l'Inghilterra avrebbe dovuto presto affrontare altre invasioni, convocò un nuovo ''witan'' per la Pasqua 1066 per progettare
Tra la fine di aprile e l'inizio di maggio del 1066 apparve nel cielo la [[cometa di Halley]], chiaramente visibile da tutta Europa.<ref name=Rex-2-9>{{Cita|Rex 2012|cap. ''2 - A Disputed Coronation'', p. 9}}.</ref> In Inghilterra la visione fu interpretata come un cattivo presagio, nello specifico il segnale della prossima invasione normanna in conseguenza della morte di Edoardo il Confessore<ref name=Rex-2-9/> (come dimostra anche la narrazione nell'arazzo di Bayeux, dove nella scena 33 la presenza della cometa pare deformare tutto ciò che la circonda).<ref>{{Cita|Provero 2020|p. 70}}.</ref>
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Avuto notizia della sua ascesa al trono il fratello Tostig, sempre desideroso di vendetta, si recò in visita da [[Guglielmo I d'Inghilterra|Guglielmo II di Normandia]], anch'egli pretendente alla corona inglese, e negoziò con lui un'alleanza.<ref name=Burke-1-14/><ref name=Rex-3-2>{{Cita|Rex 2012|cap. ''3 - Feints & Diversions'', p. 2}}.</ref><ref name=DeVries245>{{Cita|DeVries 1999|p. 245}}.</ref> Guglielmo, pronto a sfruttare ogni occasione per indebolire l'autorità di Aroldo, finanziò quindi una piccola spedizione preliminare in Inghilterra, ponendovi a capo Tostig perché conducesse alcune razzie al fine di saggiare la resistenza anglosassone.<ref name=Burke-1-14/><ref name=Rex-3-2/><ref name=DeVries245/>
La spedizione, inizialmente, non riuscì a raggiungere l'Inghilterra perché fermata dalle navi anglosassoni, e fu costretta a deviare prima in [[Danimarca]] e infine in [[Norvegia]].<ref name=Rex-3-3>{{Cita|Rex 2012|cap. ''3 - Feints & Diversions'', p. 3}}.</ref> Qui Tostig negoziò una nuova alleanza con re [[Harald III di Norvegia]], anch'egli desideroso di reclamare il trono inglese<ref name=Rex-3-3/> in quanto si considerava come il vero erede dell'ultimo re danese d'Inghilterra, [[Canuto II d'Inghilterra|Canuto II]], predecessore di Edoardo il Confessore.<ref name=Rex2-1-5/> Tostig approdò infine nell'estate 1066 sull'[[isola di Wight]], devastando il sud dell'Inghilterra.<ref name=Burke-1-14/><ref name=DeVries245/><ref name=Rex-3-4>{{Cita|Rex 2012|cap. ''3 - Feints & Diversions'', p. 4}}.</ref> I saccheggiatori, inseguiti dalle truppe comandate da Aroldo,<ref name=Rex-3-4/> risalirono poi tutta l'Inghilterra verso nord con l'intenzione di unirsi alle truppe norvegesi, che sarebbero dovute sbarcare di lì a poco;<ref name=Rex-4-1>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', p. 1}}.</ref> vennero tuttavia affrontati e sconfitti presso la baia di [[Humber]] dal conte [[Morcar|Morcar di Northumbria]] e suo fratello [[Edwin, conte di Mercia|Edwin]], costringendo Tostig a rifugiarsi
==== Invasione norvegese ====
Guglielmo aveva cominciato nel frattempo a raccogliere truppe
[[File:Harald landing in York 01.jpg|miniatura|Miniatura che mostra l'invasione norvegese dell'Inghilterra del 1066]]
Non sapeva che poco prima Harald III era salpato dalla Norvegia.<ref name=Rex-4-1/><ref name=DeVries263>{{Cita|DeVries 1999|p. 263}}.</ref> Dopo aver attraversato il [[mare del Nord]] e aver reclutato nuovi soldati nel [[Regno dell'isola di Man|regno delle Isole]],<ref name=DeVries263/><ref name=Rex-4-2>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', p. 2}}.</ref> il sovrano vichingo sbarcò nell'Inghilterra settentrionale<ref name=Rex-1-2/> riunendosi con l'alleato Tostig alla foce del [[Tyne|fiume Tyne]].<ref name=Rex-4-2/> Il primo atto degli invasori fu la distruzione della città di [[Scarborough (Regno Unito)|Scarborough]], bombardata con proiettili infuocati;<ref name=Rex-4-2/><ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 253}}.</ref> Harald e Tostig procedettero poi verso sud, avanzando verso l'importante città di [[York]].<ref name=Rex-4-3>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', p. 3}}.</ref> Nell'attesa di Aroldo, subito avvertito dell'invasione,<ref name=Rex-4-6>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', p. 6}}.</ref> i primi a contrastare i norvegesi furono il conte [[Morcar]] e suo fratello [[Edwin, conte di Mercia|Edwin]], che ingaggiarono battaglia nei pressi della città.<ref name=Rex-4-3/><ref>{{Cita|DeVries 1999|pp. 255-256}}.</ref><ref name=Walker178>{{Cita|Walker 1997|p. 178}}.</ref> Tuttavia, nella conseguente [[battaglia di Fulford]] del 20 settembre 1066, nonostante il valore dimostrato, gli anglosassoni furono sconfitti con grande perdita di vite umane.<ref name=Walker178/><ref>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', pp. 3-5}}.</ref> Tale evento costrinse quindi Morcar ed Edwin a fuggire verso sud, allo scopo di ricongiungersi
Harald e Tostig s'impossessarono quindi della Northumbria. Aroldo era deciso ad affrontarli e già prima dello scontro a Fulford era partito da Londra con un esercito,<ref name=DeVries263/> allargando le sue schiere durante il viaggio con delle milizie contadine appiedate<ref name=Rex-4-6/> e riuscendo a raccogliere una grande armata in soli pochi giorni.<ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 264}}.</ref> Nel frattempo re Harald, illudendosi di avere la situazione sotto controllo, non si curò neanche di porre York sotto assedio,<ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 268}}.</ref> e ciò consenti ad Aroldo, arrivato in segreto il 24 settembre, di organizzare un attacco a sorpresa contro i norvegesi con l'aiuto dei cittadini.<ref name=Rex-4-6/> Il 25 settembre gli yorkesi finsero di voler scendere a patti con Harald, invitandolo presso il crocevia di Stamford Bridge per rendergli omaggio e consegnargli degli ostaggi;<ref>{{Cita|DeVries 1999|pp. 268-269}}.</ref> il re norvegese cadde nel tranello e si presentò all'appuntamento con solo parte del proprio esercito, per di più privo del grosso degli armamenti,<ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 277}}.</ref> facendosi così sorprendere dall'improvviso attacco della più consistente armata anglosassone,<ref>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', pp. 7-8}}.</ref><ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 278}}.</ref> che aveva già annientato altri gruppetti di vichinghi incontrati sul cammino.<ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 280}}.</ref> Lo scontro, noto come la [[battaglia di Stamford Bridge]], si concluse con una schiacciante vittoria di Aroldo e con la morte di Harald e Tostig, trafitti da una scarica di frecce nemiche,<ref name=Rex-4-9>{{Cita|Rex 2012|cap. ''4 - The Thunderbolt From the North'', p. 9}}.</ref><ref>{{Cita|DeVries 1999|p. 292}}.</ref> oltre che con la conseguente fuga o cattura dei pochi superstiti norvegesi.<ref name=Rex-1-2/> Aroldo fu comunque magnanimo con i prigionieri, permettendo loro di tornare in Norvegia dopo aver raccolto le spoglie di Harald.<ref name=Rex-4-9/><ref>{{Cita|Provero 2020|p. 133}}.</ref><ref name=DeVries295>{{Cita|DeVries 1999|p. 295}}.</ref> Pare inoltre che, nonostante tutto, piangesse la morte del fratello Tostig.<ref name=DeVries295/>
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==== Battaglia di Hastings e morte ====
{{vedi anche|Battaglia di Hastings}}
Hastings non era lontana da Londra e la roccaforte normanna venne raggiunta da Aroldo in poco tempo. A differenza di Stamford Bridge, non vi fu nessuna imboscata e l'esercito anglosassone avanzò in piena vista incontro ai nemici la sera del 13 ottobre.<ref name=Rex-5-2>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', p. 2}}.</ref><ref name=Rex2-12>{{Cita|Rex 2017|cap. ''12 - All Roads Lead to Hastings''}}.</ref> Le fonti normanne sono ambigue sull'esercito anglosassone, testimoniandone i grandi numeri ma anche la disorganizzazione, affermando che molti soldati avessero disertato prima dello scontro decisivo; si tratta probabilmente di una falsità per dare lustro alle truppe del duca.<ref name=Rex-5-2/> Prima di scontrarsi Guglielmo e Aroldo inviarono i propri rappresentanti a negoziare con la controparte;<ref name=Rex-1-8/> secondo [[Guglielmo di Poitiers (cronista)|Guglielmo di Poitiers]], mentre il duca rinfacciò al sovrano di aver rotto il giuramento prestato,<ref name=Rex-2-6/> quest'ultimo ne negò la validità adducendo l'ultima designazione fatta
[[File:'Fighting Man' Harold godwinson personal standard war banner.png|miniatura|upright=0.75|Ricostruzione dello stendardo da battaglia di Aroldo, raffigurante un uomo combattente]]
Inizialmente, la mattina del 14 ottobre, fu Aroldo a dettare l'andamento della battaglia, poiché conosceva bene la zona in quanto facente parte delle sue molte terre,<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-3>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', p. 3}}.</ref> e per intimorire gli avversari mandò avanti il proprio stendardo da battaglia raffigurante un uomo combattente.<ref name=Rex-5-4>{{Cita|Rex 2012|cap. ''5 - The War Between Duke William & Harold, King of the English'', p. 4}}.</ref> Guglielmo e le sue truppe, che avevano passato una notte insonne per timore di un improvviso attacco,<ref name=Rex-5-4/> non poterono rimandare il combattimento, poiché la finestra di tempo stabile che aveva permesso l'attraversamento della Manica era terminata ed era impossibile tornare indietro; inoltre la flotta anglosassone era nuovamente salpata da Londra per prendere alle spalle i normanni e sarebbe giunta entro pochi giorni.<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-3/> La [[battaglia di Hastings]] iniziò quindi con i migliori auspici per Aroldo, che si trovava oggettivamente in vantaggio: anche se fosse risultata in una sconfitta, si sarebbe potuto agevolmente ritirare nell'interno e stringere i normanni nella morsa della loro stessa terra bruciata, che non avrebbe
Memore dell'esperienza in Normandia, dove aveva osservato l'abilità normanna nell'uso della [[cavalleria]],<ref name=Rex-5-6/> che non era utilizzata dagli anglosassoni, Aroldo schierò le proprie truppe su una collina che dominava la zona,<ref name=Rex-5-4/> fortificandola.<ref>{{Cita|Thierry 1837|p. 245}}.</ref> Guglielmo, avendo constatato che l'area era perlopiù [[palude|paludosa]] e poco adatta a cariche frontali, ritenne più prudente attendere per non esporre i propri cavalieri a rischi inutili, e lasciò che gli anglosassoni occupassero le migliori posizioni tattiche.<ref name=Rex2-12/><ref name=Rex-5-4/> Gli anglosassoni formarono uno schieramento compatto sopra la collina, e Aroldo li arringò in previsione della battaglia imminente, posizionandosi poi al centro della prima linea per meglio dirigere i movimenti delle truppe.<ref name=Rex-5-6/> Come descritto da [[Enrico di Huntingdon]] e [[Guglielmo di Malmesbury]], i fanti inglesi formavano un [[muro di scudi]] virtualmente impenetrabile, che i normanni avrebbero potuto distruggere solo dopo una faticosa risalita dei fianchi della collina.<ref name=Rex-5-6/> Aroldo aveva fatto anche in modo di orientarsi
[[File:William Blake, Visionary Head of Harold killed at the Battle of Hastings.jpg|miniatura|sinistra|La ferita all'occhio di Aroldo in un'illustrazione di [[William Blake]] (1819)]]
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[[File:Bayeux_Tapestry_scene57_Harold_death.jpg|miniatura|destra|''Re Aroldo è ucciso'', una delle più celebri scene dell'arazzo di Bayeux (scena 57)]]
I normanni cominciarono pian piano a erodere le linee anglosassoni, aprendosi varchi nello schieramento nemico.<ref name=Provero72/> Gli invasori infine finsero una ritirata, inducendo molti anglosassoni ad abbandonare il muro di scudi per inseguirli; voltatisi all'improvviso, i normanni travolsero i difensori in confusione e, guidati da Guglielmo, finalmente conquistarono la collina.<ref name=DeVries299>{{Cita|DeVries 1999|p. 299}}.</ref><ref name=Thierry248>{{Cita|Thierry 1837|p. 248}}.</ref> Verso il tramonto del 14 ottobre,<ref name=Rex2-12/> nel momento di maggior confusione della battaglia e dopo la disperata resistenza dei conti [[Gyrth Godwinson|Gyrth]] e [[Leofwine Godwinson|Leofwine]] attorno allo stendardo reale, entrambi uccisi,<ref name=DeVries299/><ref name=Thierry248/> Aroldo venne colpito a un occhio da una freccia. A differenza di quanto generalmente creduto la ferita, benché grave, forse non fu fatale,<ref name=Thierry247/> ma inabilitò il re a combattere, al punto da essere circondato dai cavalieri normanni, che lo massacrarono facendolo a pezzi con le proprie spade.<ref name=Provero54/><ref name=Rex-5-10/><ref name=DeVries299/><ref name=Thierry248/> Con la morte del re la coesione anglosassone si disgregò, e gli inglesi diedero il via
==== Destino del corpo di Aroldo ====
Il corpo del sovrano venne spogliato dell'armatura e di tutte le insegne, così quando Guglielmo chiese che gli venisse mostrato non fu inizialmente possibile identificarlo.<ref name=Rex-5-10/>
Sua madre [[Gytha Thorkelsdóttir|Gytha Thorkelsdaettir]], accorsa sul campo di battaglia, offrì a Guglielmo il peso del figlio in oro per riavere il suo feretro, ma il duca rifiutò sdegnosamente adducendo il gran numero di normanni che ancora giacevano insepolti.<ref name=Thierry249/>
[[File:Horace_Vernet_Edith_retrouvant_le_corps_d%27Harold_1827.jpg|miniatura|''Edith ritrova il corpo di Aroldo dopo la battaglia di Hastings'' ([[Horace Vernet]], 1827)]]
Le cronache riportano che solo la prima moglie [[Ealdgyth Swan-neck|Edith]], vagando per il campo di battaglia, riuscì a riconoscere il corpo del re da certi «segni segreti» solo a lei noti.<ref name=Rex-5-10/><ref name=Thierry250>{{Cita|Thierry 1837|p. 250}}.</ref> Quando infine il corpo venne portato al cospetto del duca egli, nonostante l'acrimonia avuta verso Aroldo, fu talmente sdegnato dalle mutilazioni a cui era stato sottoposto che decretò l'espulsione dal proprio esercito del cavaliere che più si era accanito sul cadavere, tale Gilfard.<ref name=Rex-5-11/> Le spoglie di Aroldo vennero quindi portate
All'epoca comunque alcuni anglosassoni rifiutarono di credere alla morte del re. Si diffusero quindi numerose storie sulla sua supposta sopravvivenza: secondo una
== Discendenza ==
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* [[Magnus del Wessex|Magnus]], si ribellò contro Guglielmo il Conquistatore e fuggì dall'Inghilterra;<ref name=DeVries159/>
* [[Gunilde del Wessex|Gunilde]], suora presso l'[[abbazia di Wilton]], in seguito rapita e resa amante dei feudatari normanni [[Alano il Rosso]] e [[Alano il Nero]];<ref name=DeVries159/>
* [[Gytha del Wessex|Gytha]], fuggì dall'Inghilterra
* [[Ulf del Wessex|Ulf]], appena nato alla morte del padre, visse la maggior parte della propria vita in cattività.<ref name=DeVries159/>
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* [[Aroldo del Wessex|Aroldo]], visse in esilio in Norvegia.<ref>{{Cita|Walker 1997|p. 158}}.</ref>
Dopo la morte di Aroldo II
La maternità di Ulf, penultimo figlio maschio di Aroldo, è incerta. Viene generalmente ritenuto figlio di Edith la Bella, ma alcuni genealogisti sono aperti alla possibilità che fosse invece figlio di Edith di Mercia, forse gemello di Aroldo.<ref name=DeVries159/>
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=== L'Inghilterra dopo Aroldo ===
{{vedi anche|Conquista normanna dell'Inghilterra}}
La morte di Aroldo II alla [[battaglia di Hastings]] non costituì che il primo atto della graduale conquista dell'[[Inghilterra]] da parte dei [[normanni]].<ref name=Chesterton40/> La sua dipartita segnò la perdita per gli anglosassoni del loro capo più capace, segnandone di fatto il destino: i normanni introdussero un nuovo modo di fare la guerra, prendendo in poco tempo [[Londra]] per fame<ref name=Chesterton40/> e in seguito stroncando la resistenza degli ultimi capi anglosassoni ribelli [[Morcar]] ed [[Edwin, conte di Mercia|Edwin]], [[devastazione dell'Inghilterra settentrionale|devastando del tutto]] l'[[Inghilterra settentrionale]] e massacrandone sistematicamente la popolazione. Alcuni storici hanno definito la loro strategia come uno dei primi esempi di [[genocidio]], poiché la zona rimase spopolata e improduttiva per diversi secoli successivi. Un [[assedio di Exeter (1068)|ultimo tentativo di resistenza]]
[[File:King William I ('The Conqueror') from NPG.jpg|miniatura|''Re Guglielmo I (il Conquistatore)'' (anonimo, [[National Portrait Gallery (Londra)|National Portrait Gallery]])]]
Guglielmo, benché tentasse di non apparire un sovvertitore della locale tradizione (usò
Nonostante la sconfitta finale, molti elementi della civiltà anglosassone – primo fra tutti il nome del regno, "Inghilterra" – sopravvissero alla conquista e vennero assimilati dagli stessi normanni.<ref name=Rex2-13>{{Cita|Rex 2012|cap. ''13 - Aftermath: The Lost King''}}.</ref>
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Esistono svariate fonti sulla vita di Aroldo II d'Inghilterra, la maggior parte delle quali di chiara matrice normanna e quindi a lui avverse.<ref name=Rex-I-2/> La più importante è senza dubbio l'[[arazzo di Bayeux]], che ripercorre visivamente gli eventi del 1065-66 presentando più volte Aroldo come personaggio principale;<ref name=Rex-I-2/><ref name=WalkerXXIII>{{Cita|Walker 1997|p. xxiii}}.</ref> nell'arazzo sono presenti numerose scritte a cornice delle varie scene per fornirne il contesto, ma in molti passaggi il senso della rappresentazione è comunque criptico (effetto probabilmente voluto dal tessitore).<ref group=N>È anche possibile che l'arazzo sia stato realizzato da numerosi autori in un periodo prolungato nel tempo, rendendo quindi la narrazione non omogenea. ''Cfr.'' {{Cita|Provero 2020|p. 35}}.</ref><ref name=Rex2-9/><ref name=WalkerXXIII/><ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 33 e 118}}.</ref> Nell'arazzo si insiste molto sul tema del tradimento, segno evidente dello scandalo che causò al tempo la presa di potere di Aroldo a scapito della parola data a Guglielmo, testimoniando quindi che l'anglosassone aveva realmente la reputazione di spergiuro presso i normanni.<ref name=Chesterton40/><ref name=Rex-2-8/> Inoltre, durante le scene relative alla battaglia di Hastings, paradossalmente Aroldo compare pochissimo, venendo presentato come una figura passiva in balia degli eventi.<ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 70-71}}.</ref> Va ricordato che i [[cavaliere|valori cavallereschi]] della società feudale, riconosciuti in [[Normandia]], non lo erano nell'Inghilterra dell'XI secolo, e la guerra tra Guglielmo e Aroldo fu il risultato dell'opposizione di due modelli sociali completamente diversi.<ref name=Rex-2-8/>
Una fonte estremamente ostile ad Aroldo e agli inglesi in generale è il ''[[Carmen de Hastingae Proelio]]'', il cui autore sconosciuto paragona il sovrano anglosassone a [[Caino]] per aver ucciso il fratello [[Tostig Godwinson]] alla [[battaglia di Stamford Bridge]].<ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 135-136}}.</ref> [[Guglielmo di Poitiers (cronista)|Guglielmo di Poitiers]], contemporaneo del duca, fu il primo a scrivere un'opera in suo onore, le ''Gesta Guillelmi''; di conseguenza fu molto critico di Aroldo,<ref name=WalkerXVIII/> e servì da modello per i cronisti successivi come [[Guglielmo di Jumièges]]<ref>{{Cita|Walker 1997|p. xxi}}.</ref> e, in misura minore, [[Orderico Vitale]],<ref>{{Cita|Provero 2020|pp. 133-135}}.</ref> [[Eadmero di Canterbury]], [[Guglielmo di Malmesbury]], [[Guido di Amiens]] e [[Goffrei Gaimar|Goffredo Gaimar]].<ref>{{Cita|Walker 1997|p. xxv}}.</ref> Il ''[[Domesday Book]]'', pur senza commentare direttamente la sua figura, lo menziona degradandolo al grado di conte, disconoscendo di fatto la sua autorità.<ref name=WalkerXVIII/>
Tanto Aroldo fu dipinto negativamente dalla propaganda normanna, tanto invece il suo predecessore [[Edoardo il Confessore]] ne fu esaltato, a partire dalla sua rappresentazione sull'[[arazzo di Bayeux]].<ref name=Chesterton36/> È infatti necessario ricordare che Edoardo, benché di stirpe anglosassone, visse la maggior parte della propria vita in esilio in [[Normandia]], crescendo di fatto nella cultura normanna e diventando quindi oggetto di venerazione da parte dei conquistatori dell'Inghilterra, in opposizione proprio alla figura di Aroldo II.<ref name=Chesterton36/> Il rapporto tra i due viene inoltre spesso distorto, dipingendo Aroldo come un manipolatore ambizioso e senza scrupoli che approfittava della debolezza di Edoardo.<ref name=WalkerXV/>
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==== Leggende su Aroldo ====
La ''Vita Haroldi'', un documento scritto verso la metà del XII secolo, quindi un secolo dopo gli avvenimenti, tratta di una supposta sopravvivenza del re anglosassone dopo la battaglia di Hastings.<ref name=Burke-6-1>{{Cita|Burke 2021|cap. 6, p. 1}}.</ref> Secondo questo resoconto, basato sulle memorie di frate Andrea di [[Chester]], confessore di Aroldo e uno degli ultimi a vederlo in vita,<ref name=Burke-6-1/> il sovrano sarebbe stato salvato dal campo di battaglia da due locali, venendo poi curato da una donna [[Saraceni|saracena]] per due anni.<ref name=Burke-6-2>{{Cita|Burke 2021|cap. 6, p. 2}}.</ref> Nel 1068 sarebbe quindi fuggito in segreto sul continente per reclutare un esercito al fine di reclamare il proprio trono; convertitosi tuttavia
Un'altra leggenda sulla sopravvivenza di Aroldo venne propagata da Gurth, un discendente della [[dinastia Godwin|dinastia del Wessex]], che in un incontro con Enrico I d'Inghilterra alcuni decenni più tardi giurò che il sovrano era ancora vivo e si era fatto [[eremita]] sull'[[isola di Sheppey]].<ref name=Burke-6-2>{{Cita|Burke 2021|cap. 6, p. 2}}.</ref>
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Nonostante la propaganda normanna, la tragica fine dell'ultimo re anglosassone ha per lungo tempo ispirato la letteratura europea. La tradizione anglosassone continuò a serbare il ricordo di Aroldo, come testimonia il [[carme (poesia)|carme]] medievale celebrativo a lui dedicato contenuto nel manoscritto 3776 della [[Harleian Library|Harleian Collection]].<ref name=Rex2-13/>
A partire dal XIX secolo l'episodio della morte del re e della scoperta del suo corpo è stato rielaborato da vari autori. Nel 1848 [[Edward Bulwer-Lytton]] fu il primo
== Note ==
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