Antun Saade: differenze tra le versioni

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Antun Saade era un [[cristiano (religione)|cristiano]] [[Chiesa ortodossa|ortodosso]] libanese, nato in un villaggio del [[Monte Libano]]. Studiò al [[Il Cairo|Cairo]] e poi a [[Brummana]], nel Libano. Dopo la [[prima guerra mondiale]], emigrò come tanti siriani e libanesi in [[Sud America]] e, più precisamente, in [[Brasile]], dove raggiunse i suoi genitori e cominciò ad appassionarsi degli ideali del nazionalismo pan-siriano ([[Grande Siria]]). Partecipò ai lavori della rivista letteraria ''al-Majalla'' (''La rivista''), un giornale fondato dal padre, [[Khalil Saade]], un influente giornalista [[arabi|arabo]]. Imparò il [[Lingua portoghese|portoghese]], l'[[Lingua inglese|inglese]], lo [[Lingua spagnola|spagnolo]], il [[Lingua tedesca|tedesco]], il [[Lingua francese|francese]] e il [[Lingua russa|russo]].
 
Nel [[1924]] fondò il suo primo movimento politico, che aveva come fine quello della liberazione della [[Siria]] dall'occupante francese, mascherato da Potenzapotenza [[Mandato francese della Siria|mandataria]] per volere della [[Società delle Nazioni]]. Nel [[1930]] lavorò a [[Damasco]] per il giornale ''al-Ayyām'' (I giorni). Nel [[1932]] fece ritorno in patria e cominciò a insegnare nell'[[Università americana di Beirut]]. Reclutò cinque studenti con i quali creò il 16 novembre 1932 il [[Partito Nazionalista Sociale Siriano]], un partito politico ostile alla presenza francese in [[Mashreq]], e che esortava all'unità della regione siro-libano-transgiordano-palestinese. Ma si trattava di un'organizzazione clandestina che si celava sotto la copertura di una compagnia commerciale siriana.
 
Il PNSS ottiene un successo notevole: cosa che inquietò le autorità francesi. Il 16 novembre [[1935]], Antun Saade fu arrestato e condannato a sei mesi di prigione per attività sovversive. In carcere scrive un libro, ''La genesi delle nazioni'' (''Nushūʾ al-umam''). Recupera la libertà nel [[1936]] ma è di nuovo arrestato nel [[1937]], ma il suo partito diventa legale. In cella, scrisse questa seconda volta ''La genesi della nazione siriana'' (''Nushūʾ al-umma al-sūriyya''), che sarà però sequestrato. Ancora non è noto se il libro sia stato bruciato o se sia invece disponibile.