Albert Einstein: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Tentativi di una teoria unificata. |
→Il Nobel, la maturità e gli ultimi anni: Risistemazione di materiale esistente |
||
Riga 138:
Nel 1921 ottenne il [[Premio Nobel per la fisica]] per il suo lavoro del 1905 sulla spiegazione dell'[[effetto fotoelettrico]] (il premio fu effettivamente assegnato nel 1922). In quegli anni cominciò a dedicarsi alla ricerca di teorie di campo unificate, argomento che lo appassionò fino alla fine, assieme ai tentativi di spiegazioni alternative dei fenomeni quantistici; infatti la sua concezione del mondo fisico mal si conciliava con le interpretazioni probabilistiche della meccanica quantistica. Il più famoso tentativo in questo senso fu il [[paradosso EPR]] (''Einstein-Podolsky-Rosen'') elaborato con [[Boris Podolsky]] e [[Nathan Rosen]].
Come
Nel 1927 Einstein venne invitato dal governo italiano a partecipare al [[Congresso internazionale dei Fisici del 1927|Congresso internazionale dei Fisici]], che si svolgeva quell'anno a [[Como]] in occasione del centenario dalla morte di [[Alessandro Volta]]. Egli fu il solo a declinare l'invito per la sua opposizione al regime di [[Benito Mussolini|Mussolini]].<ref>Aldo Gamba e Perangelo Schiera (a cura di), ''Fascismo e scienza. Le celebrazioni voltiane e il Congresso internazionale dei Fisici del 1927'', Il Mulino, Bologna 2005</ref>
Riga 149 ⟶ 150:
Oltre all'insegnamento e alle apparizioni in pubblico, presso l'[[Institute for Advanced Study]] di [[Princeton]] proseguì le sue ricerche, studiando anche alcuni problemi cosmologici e le [[probabilità]] delle transizioni atomiche. Negli ultimi anni di vita tentò di unificare la [[Forza di gravità|gravità]] e l'[[elettromagnetismo]], le due [[forze fondamentali]] allora conosciute, sebbene si può notare come fosse già iniziato lo studio della [[forza nucleare forte]] e della [[forza nucleare debole]], quest'ultima per opera di [[Enrico Fermi]]. Nel 1950 descrisse la sua teoria di unificazione, rivelatasi poi parzialmente errata, in un articolo sulla rivista ''[[Scientific American]]''.
Durante la sua permanenza a Princeton negli anni [[anni 1950|
▲Vi è anche una parte della sua personalità collegata a un senso più pratico della scienza. Nel 1929 infatti lavorò insieme con [[Leó Szilárd]] a un prototipo di [[Refrigeratore di Einstein–Szilárd|macchina frigorifera ad assorbimento diffusione]], realizzando un brevetto innovativo di un refrigeratore funzionante solo con una miscela di acqua, ammoniaca e butano, senza parti in movimento e con consumi elettrici bassissimi. Il brevetto, registrato negli Stati Uniti nel 1930,<ref>[https://www.google.com/patents?id=t0BRAAAAEBAJ U.S. Patent N. 1.781.541]</ref> non fu mai commercializzato perché fu soppiantato commercialmente dal brevetto Servel-Electrolux per gli attuali frigoriferi con [[ciclo ad assorbimento]], oggi noti principalmente per motocaravan e roulotte. Recentemente però sono stati fatti studi volti a un eventuale utilizzo pratico dell'idea alla base del brevetto Einstein-Szilard.<ref>{{Collegamento interrotto}}[http://gtalumni.org/Publications/magazine/sum98/einsrefr.html Einstein's Refrigerator] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20050525082445/http://gtalumni.org/Publications/magazine/sum98/einsrefr.html |date=25 maggio 2005 }}</ref>
Nel 1952, quando il [[Presidenti di Israele|Presidente d'Israele]] [[Chaim Weizmann]] morì, l'allora [[Primi ministri di Israele|Primo Ministro]] gli offrì l'incarico, ma rifiutò, spiegando di mancare sia dell'inclinazione sia delle esperienze necessarie.<ref>{{cita web|url=https://www.jewishvirtuallibrary.org/offering-the-presidency-of-israel-to-albert-einstein|titolo=Israel Modern History: Offering the Presidency of Israel to Albert Einstein|accesso=7 ottobre 2017|dataarchivio=2 ottobre 2017|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20171002115158/http://www.jewishvirtuallibrary.org/offering-the-presidency-of-israel-to-albert-einstein|urlmorto=no}}</ref>
| |||