Governo Netanyahu VI: differenze tra le versioni

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Il '''governo Netanyahu VI''' è il 37º ed attuale [[governo]] d’[[Israele]], il sesto sotto la guida di [[Benjamin Netanyahu]].
 
Nato come regolare [[Governo di coalizione|governo civile di coalizione]] dopo le [[Elezioni parlamentari in Israele del 2022|elezioni del novembre 2022]], in seguito allo scoppio, nell’ottobrenell'ottobre del [[2023]], di un [[Conflitto Gaza-Israele del 2023|pesante conflitto armato]] contro [[Hamas]] presso la [[Striscia di Gaza]], esso è mutato in un [[Governogoverno di guerra]], al fine di gestire al meglio la grave situazione in [[Governo di unità nazionale|condizioni sopraelevate dalla partigianeria politica]].
 
Composto da 32 ministri (nella sua formazione iniziale), è stato ''ab origine'' sostenuto da una coalizione formata da [[Likud]], [[Ebraismo della Torah Unito]], [[Shas]], [[Partito Sionista Religioso]], [[Otzma Yehudit]] e [[Noam (partito politico)|Noam]], cui si è aggiunto, nel [[Guerra|contesto bellico]], il [[Partito di Unità Nazionale (Israele)|Partito di Unità Nazionale]], portando il governo ad un totale di 38 ministri, di cui 6 nominati in [[stato d'assedio]].
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== Storia ==
=== Formazione ===
[[File:Isaac Herzog assigned the task of forming a government to Benjamin Netanyahu MK, November 2022 (KBG GPO3232).jpg|thumb|Il Presidentepresidente [[Isaac Herzog]] nel momento in cui conferisce a [[Benjamin Netanyahu]] l'incarico di formare il nuovo governo]]
 
In seguito alle [[Elezioni parlamentari in Israele del 2022|elezioni del novembre 2022]], vinte dalla [[Coalizione (politica)|coalizione]] di destra a guida [[Likud]] con una solida [[maggioranza]] (64 seggi su 120), il [[Presidenti di Israele|presidente d'Israele]] [[Isaac Herzog]] ha conferito, il 13 dello stesso mese, l'[[Formateur|incarico di formare un nuovo governo]] a [[Benjamin Netanyahu]]<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/amp/articoli/2022/11/israele-a-netanyahu-lincarico-per-il-nuovo-governo-conferito-dal-presidente-isaac-herzog--5cdf1556-e7bf-469b-92c7-3e8e8228a74f.html|titolo=AMP {{!}} Israele, Netanyahu ha ricevuto l'incarico per formare il nuovo governo: "Sarò il premier di tutti"|sito=www.rainews.it|accesso=2022-12-28}}</ref>, il quale, dopo lunghe settimane di trattative fra i [[Partito politico|partiti]] della futura maggioranza, annunciò il 21 dicembre di essere riuscito nel suo incarico<ref>{{Cita web|url=https://www.rainews.it/amp/articoli/2022/12/israele-netanyahu-ha-formato-un-nuovo-governo-di-destra-c0258392-3ea4-4fa4-ad21-8fb5e75869d4.html|titolo=AMP {{!}} Israele, Netanyahu ha formato un nuovo governo di destra|sito=www.rainews.it|accesso=2022-12-28}}</ref>.
 
Di conseguenza, dopo aver ricevuto la [[Fiducia parlamentare|fiducia]] dell’Assembleadell'Assemblea il 29 dicembre, il governo ha potuto prestare giuramento lo stesso giorno nellaula della [[Knesset]], entrando così in carica con pieni poteri<ref>{{Cita news|url=https://www.lastampa.it/esteri/2022/12/29/news/israele_sesto_governo_netanyahu_premier_esecutivo_estremista_presidente_gay_knesset-12438272/|titolo=Israele, ok al sesto governo Netanyahu: esecutivo più a destra della storia, prima volta di un presidente gay alla Knesset|editore=La Stampa|sito=www.lastampa.it|data=29 dicembre 2022}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2022/12/30/nuovo-governo-netanyahu-israele/?homepagePosition=8|titolo=Si è insediato il governo più di destra della storia di Israele|editore=Il Post|sito=www.ilpost.it|data=30 dicembre 2022}}</ref>.
 
=== Conflitto a Gaza e creazione del gabinetto di guerra ===
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Il 7 ottobre [[2023]], intorno alle prime ore del mattino, dopo anni di consolidate tensioni con la fazione radicale “[[Hamas]]” controllante la [[Striscia di Gaza]], un consistente gruppo di miliziani ha attaccato lo [[Israele|Stato di Israele]] prima [[Bombardamento|per via aerea]], e poi [[Invasione|per via terrestre]] su più punti, sfondando la [[Barriera tra Israele e la Striscia di Gaza|barriera di confine]] e travolgendo l’impreparata [[MAGAV|Polizia frontaliera]], così come i reparti dell’[[Forze di difesa israeliane|esercito]] posti a pattuglia della zona. Dopo essere penetrati, i miliziani hanno condotto azioni di [[guerriglia]] [[Guerra urbana|urbana]], assediando le città e le strutture al confine e violentando la popolazione, tra [[omicidi]], prese in [[ostaggio]] e violenze di altra natura<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/07/attacco-hamas-israele/|titolo=Le cose da sapere sull’attacco di Hamas contro Israele, in breve|data=7 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/09/attacco-hamas-israele-guida/|titolo=Le cose da sapere sull’attacco di Hamas e sulla risposta di Israele|data=9 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>.
 
In reazione a ciò, [[Israele]] ha dispiegato immediatamente le proprie [[forze di difesa israeliane|forze di difesa]], tra cui la propria [[Arma contraerea|difesa aerea]] denominata “[[Iron Dome]]”. Tuttavia, il fatto che l’attaccol'attacco fosse stato perpetrato durante la festa ebraica della [[Simchat Torah]] e lo [[Shabbat]], e un giorno dopo il cinquantesimo anniversario della [[guerra dello Yom Kippur]], anch'essa iniziata con un attacco a sorpresa, ha fatto si che, insieme a fattori d’altra natura<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/10/israele-era-distratto/|titolo=Israele era distratto|data=10 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>, la risposta iniziale procedesse molto più lentamente del previsto<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/12/ritardi-esercito-attacchi/|titolo=L’esercito israeliano ci ha messo ore prima di raggiungere le comunità attaccate|data=12 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>.
 
In seguito al deteriorarsi della situazione, e nel mentre che le città venivano liberate, il governo ha dichiarato ufficialmente lo [[stato d'assedio]], ponendo il paese in una [[Dichiarazione di guerra|situazione diplomatico-istiuzionale]], [[Legge marziale|sociale]] ed [[economia di guerra|economica di guerra]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/07/benjamin-netanyahu-israele-hamas-guerra/|titolo=«Siamo in guerra»|formato=f4v|data=7 ottobre 2023|editore=Il Post (Virgolette)}}</ref>, ordinando, contestualmente, il richiamo dei [[riservisti]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/11/riservisti-israele/|titolo=Il sistema dei riservisti in Israele, spiegato|data=11 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref> ed un [[assedio]] totale sulla [[Striscia di Gaza]], da attuarsi tramite [[Bombardamento|bombardamenti]], [[Embargo|embarghi]] (già [[Blocco della Striscia di Gaza|attuati da tempo]], e dunque divenuti rafforzati) ed accerchiamenti militari<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/10/assedio-israele-gaza/|titolo=Come è fatto l’assedio israeliano a Gaza|data=10 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>, in preparazione ad una possibile [[invasione]]<ref>{{Cita news|url=https://www.ilpost.it/2023/10/13/israele-invasione-striscia-di-gaza/|titolo=Come potrebbe essere l’invasione israeliana della Striscia di Gaza|data=13 ottobre 2023|editore=Il Post}}</ref>.
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|'''Appoggio esterno di guerra'''<ref>In questa sezione sono contenuti tutti quei partiti che, precedentemente parte dell’dell'[[Opposizione (politica)|opposizione]], all’inizioall'inizio non hanno aderito al [[governo di guerra]], né però l’hanno apertamente o indirettamente ostacolato, in virtù della necessità di [[unità nazionale]]. In seguito, tuttavia, alla formazione dello stesso, hanno alla fine deciso di fornire un loro supporto esterno (per vari motivi) al fine di agevolarne l’operatol'operato. Per questo motivo, e anche per il fatto che le sessioni della [[Knesset]] sono parzialmente sospese, sono politicamente considerati “tacitamente concedenti” rispetto alle scelte di guerra del governo.</ref>|| [[Yesh Atid]] (24), [[Yisrael Beiteinu]] (6), [[Partito Laburista Israeliano|Partito Laburista]] (4)
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