Status di Gerusalemme: differenze tra le versioni

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== Posizione del Regno di Giordania ==
La Giordania ha avuto il controllo de facto della Cisgiordania, e dunque della parte est della città, nel periodo che va dagli accordi armistiziali del 1949 sino alla guerra dei sei giorni del 1967. Nel 1950 il [[Regno di Giordania]] decise l'annessione della Cisgiordania, ottenendo scarso riconoscimento internazionale.<ref>{{Cita|Villani|par.6|Villani 1999}}, dice al riguardo che "i poteri esercitati dalla Giordania su Gerusalemme Est sono stati generalmente considerati dalla comunità internazionale come espressione di una situazione de facto, non implicante, sul piano giuridico, l'acquisto della sovranità".</ref><br />
 
Il 31 luglio 1988 Re Hussein di Giordania annunciò ufficialmente il disimpegno giordano, dunque la cessazione da parte giordana di ogni obbligo amministrativo sulla Cisgiordania, esprimendo altresì l'auspicio che, in accordo col principio di autodeterminazione dei popoli, su quelle stesse terre potesse sorgere uno stato palestinese. La posizione giordana sulla West Bank, e di conseguenza sulla parte Est di Gerusalemme, resta di difficile interpretazione, in particolare non c'è accordo sulle implicazioni di quella dichiarazione a proposito delle rivendicazioni di sovranità.<ref>Posizioni discordanti riguardo alle implicazioni giuridiche del discorso di Re Hussein del 31 luglio 1988:
* Aust, in Handbook of International Law, cap II, nota 56, sostiene che: "in 1988, Jordan announced its disengagement from the West Bank, although it did not renounce any claim it had to sovereignty".
* {{Cita|Villani|par.6|Villani 1999}}, sostiene invece che la "dichiarazione del 31 luglio 1988 di Re Hussein di Giordania [...] esprime la definitiva rinuncia della Giordania ad ogni pretesa di sovranità sui territori posseduti prima della guerra dei sei giorni, al fine di venire incontro alla volontà dell'OLP, unica e legittima rappresentante del popolo palestinese, e di favorire il diritto all'autodeterminazione di quest'ultimo. Una siffatta dichiarazione rispetto a un territorio già di fatto perduto da oltre venti anni, sembra sancire in via definitiva la cessazione di ogni autorità di governo e della stessa volontà di esercitare tale autorità. Se quindi fosse prospettabile la tesi della sovranità giordana su Gerusalemme Est fino al 1967, e persino successivamente - data l'invalidità giuridica della conquista israeliana - tale sovranità dovrebbe comunque considerarsi cessata a seguito della dichiarazione giordana del 1988".</ref>
 
== Posizione dell'ONU ==