Chiesa cattolica nel Regno Unito: differenze tra le versioni

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Il presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles è l'arcivescovo di Westminster, carica attualmente ricoperta dal [[cardinale]] [[Vincent Nichols]], [[arcivescovo]] di [[Arcidiocesi di Westminster|Westminster]]. Il presidente della Conferenza episcopale di Scozia è [[Hugh Gilbert]], [[vescovo]] di [[Diocesi di Aberdeen|Aberdeen]].
 
Nel [[Regno Unito]] sono presenti sette [[provincia ecclesiastica|province ecclesiastiche]] di [[rito latino]], escludendo l'[[Irlanda del Nord]] e un esarcato orientale ucraino. La Chiesa cattolica inglese, di antica origine, ebbe un'interruzione dal [[XVI secolo|XVI]] al [[XIX secolo]], a seguito dello scisma voluto da Enrico VIII che fece nascere la Chiesa Anglicanaanglicano. Durante tale periodo per i cattolici che non si convertivano o non partecipavano alle attività religiose anglicane erano previste multe, confische di proprietà e persino la prigionia, nacque così il fenomeno della [[Ricusanza]] che comprendeva i fedeli alla Chiesa di Roma e che si rifiutavano di partecipare alle funzioni anglicane. Dall'800 in poi la crescita dei fedeli cattolici si ebbe soprattutto grazie alla grande immigrazione irlandese ed attualmente polacca e lituana.
 
Le suddivisioni ecclesiastiche cattoliche attuali della [[Gran Bretagna]] sono successive alla [[Riforma protestante|riforma]] del XVI secolo e si sono formate a partire dal XIX secolo, mentre le denominazioni delle antiche diocesi medievali sono state mantenute dalla [[Chiesa anglicana]], essendo espressamente vietato alla Chiesa cattolica di replicarle dal ''[[Roman Catholic Relief Act 1829]]'' (tale norma è valida in Inghilterra e Galles, ma non in Scozia dove le diocesi attuali sono, come in Irlanda, spesso omonime di quelle esistenti prima della Riforma).