Neuroscienze: differenze tra le versioni

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[[File:GolgiStainedPyramidalCell.jpg|miniatura|sinistra|La [[metodo di Golgi|colorazione di Golgi]] permise per prima la visualizzazione dei singoli neuroni.]]
Gli studi sul cervello diventarono più sofisticati dopo l'invenzione del [[microscopio]] e lo sviluppo di una [[colorazioneColorazione (microscopia)|procedura di colorazione]] da parte di [[Camillo Golgi]], verso la fine degli anni 1890. La procedura utilizzava un sale [[cromato d'argento]] per rivelare le strutture complesse del singolo [[neurone]]. La sua tecnica venne utilizzata da [[Santiago Ramón y Cajal]] e portò alla formazione della [[dottrina del neurone]], l'ipotesi che l'unità funzionale del cervello fosse il neurone.{{Citazione necessaria}} Golgi e Ramón y Cajal condivisero il [[Premio Nobel per la medicina]] nel 1906 per le loro ampie osservazioni, descrizioni e categorizzazioni dei neuroni in tutto il cervello. Mentre il lavoro pionieristico di [[Luigi Galvani]] alla fine del 1700 aveva posto le basi per lo studio della eccitabilità elettrica dei muscoli e dei neuroni, è stato alla fine del XIX secolo che [[Emil du Bois-Reymond]], [[Johannes Peter Müller]] e [[Hermann von Helmholtz]] dimostrarono che l'eccitazione elettrica dei neuroni influenza prevedibilmente gli stati elettrici dei neuroni adiacenti.{{Citazione necessaria}}
 
Parallelamente a queste ricerche, il lavoro con i pazienti cerebrolesi di [[Paul Broca]] suggeriva che alcune regioni del cervello fossero responsabili di determinate funzioni. A quel tempo, le scoperte di Broca furono viste come una conferma della teoria di [[Franz Joseph Gall]], secondo cui il [[linguaggio]] è localizzato e che certe [[processo mentale|funzioni psicologiche]] sono localizzate in aree specifiche della [[corteccia cerebrale]].<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Greenblatt SH|anno=1995|titolo=Phrenology in the science and culture of the 19th century|rivista=Neurosurg|volume=37|numero=4|pp=790–805|url=http://journals.lww.com/neurosurgery/Abstract/1995/10000/Phrenology_in_the_Science_and_Culture_of_the_19th.25.aspx|pmid=8559310|doi=10.1227/00006123-199510000-00025}}</ref><ref>{{Cita libro|autore=Bear MF|autore2=Connors BW|autore3=Paradiso MA|anno=2001|titolo=Neuroscience: Exploring the Brain|edizione=2|editore=Lippincott Williams & Wilkins|città=Philadelphia |isbn=0-7817-3944-6}}</ref> L'ipotesi di [[specializzazione funzionale (cervello)|localizzazione delle funzioni]] è supportata dalle osservazioni su pazienti [[epilessia|epilettici]] condotte da [[John Hughlings Jackson]], che ha correttamente dedotto l'organizzazione della [[corteccia motoria]] osservando la progressione delle convulsioni attraverso il corpo. [[Carl Wernicke]] sviluppò ulteriormente la teoria della specializzazione di specifiche strutture cerebrali nella comprensione del linguaggio e nella produzione. La ricerca moderna utilizza ancora la [[Citoarchitettura della corteccia cerebrale|mappa cerebrale citoarchitettonica]] di [[aree di Brodmann|Brodmann]] (in riferimento allo studio della [[organello|struttura cellulare]]) nel dimostrare che l'esecuzione di compiti specifici viene attivata in aree specifiche della corteccia.<ref>{{Cita libro|autore=Kandel ER|autore2=Schwartz JH|autore3=Jessel TM|anno=2000|titolo=[[Principles of Neural Science]]|edizione=4|editore=McGraw-Hill|città=New York, NY|isbn=0-8385-7701-6}}</ref>