Premio Nebula: differenze tra le versioni

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Per la categoria miglior racconto, l’autore [[Richard Wilson (scrittore)|Richard Wilson]], si aggiudica il premio surclassando altri otto nomi in lizza, con il suo racconto ''[[Madre del mondo]] (Mother to the World)'', opera originariamente pubblicata da [[Damon Knight]] nella sua antologia ''[[Orbit 3]]'' nel giugno del 1968 dalla casa editrice [[G. P. Putnam's Sons]].<ref>{{cita web|url=http://www.isfdb.org/cgi-bin/title.cgi?41140|titolo=Isfdb - Mother to the World |accesso=15 maggio 2020|lingua=en}}</ref>
Oltre al premio Nebula, l’opera di Wilson si è trovata in lizza anche per il [[premio Hugo per il miglior racconto]], non aggiudicandosi però il premio, che verrà conferito a [[Poul Anderson]] per la sua opera ''[[La comunione della carne]]'' (''The Sharing of Flesh'').<ref name=Hugo1968/> In quest’opera l’autore riscrive a suo modo la storia di [[Adamo ed Eva]].<ref>{{cita web|titolo=Robot - Rivista di fantascienza|url=http://www.fantascienza.net/robot/21.html|accesso=15 maggio 2020|url_capitolo=http://www.fantascienza.net/robot/intro21.html|capitolo= N. 21]|data=dicembre 1977|citazione=Ma le donne non si arrendono, e sono destinate a una missione fondamentale per il nostro futuro: ce la descrive Richard Wilson nel suo bellissimo Madre del mondo (Mother of the World, premio Nebula 1968) che a suo modo riscrive la storia di Adamo ed Eva|dataarchivio=18 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200918102157/http://www.fantascienza.net/robot/21.html|urlmorto=sì}}</ref>
 
Per la categoria miglior racconto breve il premio e assegnato a [[Kate Wilhelm]], per la sua opera ''[[I pianificatori]]'' (''The Planners''), anche quest’opera vede la sua prima pubblicazione sull’antologia ''Orbit 3''.<ref>{{cita web|url=http://www.isfdb.org/cgi-bin/title.cgi?41052|titolo=Isfdb - The Planners|accesso=15 maggio 2020|lingua=en}}</ref> Il racconto della Wilhelm, H&C descrive in maniera piuttosto confusa l’autrice e l’opera correlata ponendo la Wilhelm come una dei pochi scrittori di sf che hanno costantemente tentato (e spesso sono riusciti) di incorporare la fantascienza nelle forme non di genere dei racconti e dei romanzi contemporanei, di cui ha sicuramente un elogio, l'uso audace e surreale dell'allucinazione e della [[fantasia]] in tutta la storia lo rendono molto più vicino allo slipstream che al duro SF e più adatto per un'antologia come ''[[Feeling Very Strange]]'', l’opera si sonda attorno a uno scienziato comportamentale assorbe la stessa sostanza che stimola l'intelligenza che viene nutrita dai suoi [[scimpanzé]], soffrendo sogni ad occhi aperti di autorità e potere.<ref>{{cita pubblicazione|autore=Scott Bradfield|titolo=Kate Wilhelm: An appreciation|editore=Los Angeles Times|data=13 marzo 2018|lingua=en}}</ref>