[[File:Giotto Whipple shield ESA239195.jpg|thumb|Giotto in integrazione presso il centro ESTEC]]
Un sistema computerizzato di guida e controllo di assetto spaziale<ref>{{cita libro|autore=[[Giovanni Caprara (giornalista)|Giovanni Caprara]]|titolo= Storia italiana dello spazio|editore= BombianiBompiani|anno=2012}}</ref> ed elaborazione dati dal peso di circa 6 kg<ref name="helldragon.eu">{{cita web|url=http://www.helldragon.eu/loretta/cdrom/Documenti/MISSCOMETE.htm|titolo=MISSIONI SPAZIALI: Comete e Asteroidi|accesso=6 maggio 2018}}</ref> sviluppato dalla LABEN era presente a bordo della [[missione Giotto]], lanciata nel 1985 alla volta della [[cometa di Halley]]<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1985/07/02/ore-1330-comincia-avventura-di-giotto.html|titolo=ORE 13.30: COMINCIA L'AVVENTURA DI GIOTTO A CACCIA DI HALLEY|data=2 luglio 1985|accesso=6 maggio 2018}}</ref>, che sfiorò ad una distanza di 596 km il 13 marzo 1986, commissione affidata all'azienda direttamente dall'ESA<ref>{{cita libro|autore=Luigi Tosti|titolo=L'esplorazione dell'universo|editore= ERDAC|anno= 2007-2011|p=245}}</ref>. Fu grazie a tale computer che venne recuperato in modo automatico il controllo del puntamento delle antenne di comunicazione verso la [[Terra]]<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.designnews.com/content/software-recovers-satellite/100647801235602|titolo=Software recovers satellite|data=5 novembre 2001|accesso=6 maggio 2018}}</ref>, perso per 32 minuti nell'attraversamento a una velocità di 68 km/s della turbolenta coda cometaria fatta di particelle e gas<ref name="helldragon.eu"/>: ciò rese possibile estendere la missione "congelando" la [[sonda spaziale|sonda interplanetaria]] per sei anni in un'orbita di parcheggio, e lanciandola infine nel 1992 verso l'incontro con un'altra [[cometa]], la [[26P/Grigg-Skjellerup]]<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/07/11/acchiappacomete-fa-centro-di-nuovo.html|titolo=L'acchiappacomete fa centro di nuovo|data=11 luglio 1992|accesso= 6 maggio 2018}}</ref>.
Il successo di Giotto fu foriero di altre forniture importanti in quegli anni di fine decennio<ref>{{cita web |url=http://archivio.agi.it/articolo/8db82c055ab9ef1eb932108c87dfd21c_19920703_cnr-giotto-robot-cosmico-a-secondo-incontro-con-cometa/ |titolo=Cnr: "giotto", robot cosmico, a secondo incontro con cometa|data=3 luglio 1992|accesso=6 maggio 2018 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160603180553/http://archivio.agi.it/articolo/8db82c055ab9ef1eb932108c87dfd21c_19920703_cnr-giotto-robot-cosmico-a-secondo-incontro-con-cometa/ |dataarchivio=3 giugno 2016 }}</ref>: