Avigdor Lieberman: differenze tra le versioni
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Il 16 gennaio [[2008]] Avigdor Lieberman abbandona il governo in segno di opposizione ai negoziati di pace coi palestinesi, iniziati il 27 novembre 2007 alla [[conferenza di Annapolis]]<ref>[http://afp.google.com/article/ALeqM5hchwuuPTwIqIKYeqyogEJjAEJr0w Israël: l'ultranationaliste Lieberman claque la porte du gouvernement] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090212232954/http://afp.google.com/article/ALeqM5hchwuuPTwIqIKYeqyogEJjAEJr0w |data=12 febbraio 2009 }} ''[[Agence France-Presse|AFP]]'' 16 gennaio 2008</ref><ref>[https://www.lemonde.fr/web/depeches/0,14-0,39-33926822@7-37,0.html Yisrael Beïteinu quitte le gouvernement d'Ehud Olmert] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090212143943/http://www.lemonde.fr/web/depeches/0,14-0,39-33926822@7-37,0.html |data=12 febbraio 2009 }} ''[[Le Monde]]'' 16 gennaio 2008</ref>. Rompe del pari la coalizione tra [[Kadima]] e il suo partito, [[Israel Beytenu]].
Nel 2009 critica l'[[operazione Piombo fuso]] per l'insufficienza dei mezzi a suo parere dispiegati per vincere [[Hamas]] e incita implicitamente a radere al suolo [[Gaza]] con l'arma nucleare (cosa poi negata) di cui Israele notoriamente dispone, dichiarando: «Dobbiamo proseguire a combattere Hamas, come gli [[Stati Uniti]] hanno combattuto i [[giappone]]si durante la [[seconda guerra mondiale]]... La conquista del Giappone all'epoca non era necessaria».<ref>[http://www.japoninfos.com/gaza-faire-au-hamas-ce-que-les.html Gaza: faire au Hamas ce que les Etats-Unis ont fait au Japon | Japon Information<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
In occasione delle [[Elezioni parlamentari in Israele del 2009|elezioni legislative del febbraio del 2009]], ottenendo 15 seggi, il suo partito diventa il terzo partito della Knesset, superando il [[Partito Laburista Israeliano]] (13 seggi). Diventa allora un interlocutore indispensabile delle due grandi formazioni, il Likud e Kadima, in vista della formazione di una coalizione in grado di governare il Paese. Appoggia [[Benjamin Netanyahu]] ed è cooptato col suo partito nel governo di coalizione di centro-destra di quest'ultimo. Diventa ministro degli affari esteri, anche se la sua attività provoca tensioni coi Paesi vicini, in particolare con l'[[Egitto]].<ref>[https://infos-eau.blogspot.com/2009/09/israel-et-legypte-luttent-pour-le-nil.html Israël et l'Égypte luttent pour le Nil], ''Infos Eau'', messo online l'11 settembre 2009</ref>
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