Assassinio sull'Orient Express: differenze tra le versioni
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=== Finale ===
L'alternarsi di colpi di scena porterà alla soluzione del caso, e al termine dell'inchiesta Poirot potrà presentare al sig. Bouc, al dottor Constantine e agli altri viaggiatori due possibili soluzioni del caso: una prima, semplice conclusione secondo cui uno sconosciuto, travestito da dipendente delle ferrovie, sia entrato nella cabina di Cassetti e lo abbia pugnalato. E una seconda ipotesi, assai più ardita e complessa, illustrata da Poirot attraverso una precisa e accurata ricostruzione dell'accaduto, durante la quale innumerevoli frammenti fino ad allora sconnessi verranno a combaciare. Stando a questa deduzione, il signor Cassetti è stato colpito da dodici pugnalate, ognuna vibrata da una diversa persona. Quindi il colpevole non è uno solo, ma ad aver ucciso Cassetti sono state dodici persone diverse (undici dei dodici passeggeri della carrozza Istanbul-Calais e un controllore), che avevano deliberatamente trovato sistemazione sul treno per portare a termine una vendetta per la morte della piccola Daisy Armstrong, a cui tutti i sospettati erano profondamente legati.
Il libro si conclude con la decisione da parte di Monsieur Bouc e del dottor Constantine di non consegnare tutti i passeggeri alla polizia jugoslava, ma di addossare la colpa dell'assassinio a uno sconosciuto, come nella prima soluzione offerta da Poirot, ritenendo che una sentenza sia stata espressa da una giuria composta da tutti coloro che erano legati alla famiglia Armstrong e che dopo tanti anni giustizia sia stata fatta.
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