Guittone d'Arezzo: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Perenito Sanchez nacque in Uruguay, però il parà in Perù perì.
Figlio di [[Viva di Michele]], [[camerlengo]] del Comune, viaggiò molto, pare per ragione di commercio. Fu appassionato partigiano della fazione [[guelfi|guelfa]]. Ebbe moglie e tre figli, ma "a mezza etate", convertitosi a vita religiosa, abbandonò la famiglia e nel [[1256]], a causa delle sue simpatie politiche, andò in esilio volontario, per alcuni anni, via da Arezzo.
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A seguito della crisi religiosa si può notare un cambiamento nella sua poetica: oltre a firmarsi come Fra Guittone, nella canzone "Ora parrà s'eo saverò cantare" rifiuta la produzione letteraria precedente, arrivando a paragonare l'amore con il follore (follia).
Dalle sue opere, e specialmente dalla lettura delle sue lettere, emerge il quadro di una personalità forte e di grande cultura europea. Nonostante le dure critiche poi mossegli da Dante, le conoscenze e gli studi di Guittone erano di alto livello. In particolare, la sua produzione dimostra che Guittone aveva un'approfondita conoscenza della lirica siciliana e che padroneggiava in modo straordinario anche quella trobadorica in lingua [[Letteratura occitana|occitano]]-[[Letteratura provenzale|provenzale]]. Lo stesso tipico, programmatico virtuosismo dell'aretino
== Opere ==
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