Roger Williamson: differenze tra le versioni

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Purley, arrabbiato per la totale mancanza di servizi di sicurezza, cercò prima di coinvolgere i commissari apparentemente renitenti al loro dovere (non erano dotati di tute ignifughe resistenti a temperature dagli 800 ai 1200 gradi centigradi), poi tentò di ribaltare da solo la vettura, incurante del fuoco alimentato dal forte vento che spirava sul circuito e dal passaggio delle vetture a ogni giro, e degli strattoni dei commissari di percorso che volevano allontanarlo dalle fiamme.
 
Ma per Williamson ormai non c'era nulla da fare: il pilota morì [[soffocato|asfissia|soffocato]] dai gas prodotti dalle fiamme della sua stessa vettura. Solo una volta conclusa la corsa, i soccorsi decisero di intervenire ed estrarre il corpo dalla vettura (nascosto con un telo una volta spente le fiamme invece di fermare la gara), sotto lo sguardo del compagno di marca Purley.
 
La salma di Roger Williamson è stata cremata e le sue ceneri sono state disperse.