Moog: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Correggo link
Correggo link
Riga 26:
=== Modular moog ===
{{Vedi anche|Moog modular}}
Il modular moog, multimodulare, utilizzato più spesso in [[sala di registrazione]] con 12 [[oscillatore|oscillatori]], pieno di cavi di derivazione e complessi sistemi di memorizzazione dei ritmi, era il più sofisticato, ingombrante e anche il più costoso. Fra i suoi utilizzatori i [[The Beatles|Beatles]] che lo usarono nell'album ''[[Abbey Road (album)|]]''Abbey Road'']], [[Keith Emerson]] degli [[Emerson, Lake & Palmer]], il produttore-musicista altoatesino trapiantato in [[Germania]] [[Giorgio Moroder]] scopritore di [[Donna Summer]], nonché in [[Italia]] [[Il Guardiano del Faro]] (Federico Monti Arduini-Arfemo).
 
Soprattutto in questa versione il moog, che aveva varianti sonore e timbriche quasi infinite, ha costituito la realizzazione di un sogno antico: quello di manipolare il suono attraverso una variazione cromatica che lo rende simile all'uso dei colori su una tavolozza. Si ritiene che la forza del moog risieda sul suo potere evocativo: un lungo "do" basso che fa da sfondo a certe scene filmiche può essere sostituito da un tappeto di archi come nell'introduzione al primo movimento della Terza [[sinfonia]] di [[Henryk Górecki|Gorecki]], ma quel suono caratteristico del sinth moog è oramai entrato a pieno titolo nell'immaginario sonoro di questi ultimi decenni. L{{'}}''ouverture'' del film ''[[Shining (film)|Shining]]'' (''Rocky Mountain'' di [[Wendy Carlos]]) è un altro esempio in cui l'utilizzo del moog produce un impatto sonoro difficilmente raggiungibile con altri strumenti.