Jacqueline Pascal: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
S.vecchiato (discussione | contributi)
S.vecchiato (discussione | contributi)
Riga 24:
=== Suora a Port-Royal ===
La sua decisione di divenire suora trovò la forte opposizione del padre e del fratello. Dopo la morte del padre, entrò nell'[[abbazia di Port-Royal]], a Parigi, il 4 gennaio 1652 e pronunciò la professione di fede il 5 giugno 1653, sotto il nome di suor Sainte-Euphémie.
Ebbe poi una grande influenza sulla sua famiglia e fu determinante nella conversione finale al [[giansenismo]] del fratello Blaise.
Riprese a scrivere per celebrare il miracolo della Sainte-Épine che vide per protagonista sua nipote Marguerite Périer.
All'interno dell'abbazia le furono affidati alcuni incarichi: la cura delle postulanti (1655), l'educazione dei fanciulli (1657), il sottopriorato (1659).
Si oppose con veemenza al tentativo di [[Luigi XIV]] di imporre l'assenso delle monache alle bolle papali di condanna del [[giansenismo]], in particolare alla bolla di [[Papa Alessandro VII|Alessandro VII]] nel 1661, e si rifiutò di scendere a compromessi. Scrisse poi una lettera ad [[Antoine Arnauld (teologo)|Antoine Arnauld]] in cui si trova la famosa frase: ''«Puisque les évêques ont des courages de filles, les filles doivent avoir des courages d’évêque»'' (''«Poiché i vescovi hanno il coraggio delle ragazze, le ragazze devono avere il coraggio dei vescovi»'')<ref name=":0" />. Tuttavia, finì per essere costretta a firmare. Questo colpo, però, affrettò la sua morte, avvenuta a Parigi il 4 ottobre 1661, lo stesso giorno in cui compì 36 anni<ref name=":0" />.
 
== Opere ==