Matteo Ricci: differenze tra le versioni
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Nel [[1593]] padre Alessandro Valignano approvò le metodologie d'apostolato di Ricci, mutuate ed adattate dalle sue proprie teorie già applicate in Giappone, e lo spronò a recarsi a Pechino.
Così, mentre, nel [[1594]], Valignano fondava a [[Macao]] il "Collegio", centro per tutti i missionari di stanza in Cina ed in Giappone, la prima Università dell'Asia orientale, Ricci ed i suoi confratelli dismisero definitivamente gli abiti da bonzi buddisti, presero nomi cinesi (Li Ma Tou dove Li sta per l'iniziale del cognome Ri e Ma Tou come suono più vicino a "Matteo") e scelsero di apparire come letterati confuciani, lasciandosi crescere barba e capelli e facendosi portare in [[portantina]] da tre servi. In questo contesto Ricci ebbe la grande intuizione di identificare il cristianesimo come il naturale sviluppo del confucianesimo iniziale, da un lato facendo intendere che il cristianesimo era una pianta già seminata in oriente e non trapiantata da stranieri, dall'altro spazzando via in tal modo le sovrastrutture "filosofico-teologiche" confuciane più recenti che sarebbero andate in contrasto col catechismo. Queste innovazioni, pur tra le vivaci proteste di domenicani e francescani che stigmatizzavano, tra l'altro, l'eccessivo lusso ostentato, ricevettero il consenso del padre generale della Compagnia di Gesù, [[Claudio Acquaviva]], e di [[papa Clemente VIII]].
Nel [[1595]] Ricci progettò di recarsi a [[Nanchino]] e Pechino, partì il 18 aprile al seguito di un gran Mandarino che si recava in queste due città, ma fu fermato poco dopo l'inizio del viaggio. Il 28 giugno si stabilì a [[Nanchang]] (circa 1.460 km da Pechino), capoluogo del [[Jiangxi]], fondandovi la terza residenza. A Nanchang, su richiesta del Principe di Kienan, raccolse e tradusse in cinese i ''Detti dei nostri filosofi e dei nostri santi sull'amicizia'': fu la prima opera scritta in cinese da Ricci, primo [[sinologia|sinologo]] europeo [<sup>richiede citazione, intanto ci sono anche Martín de Rada e Juan Cobo un po' prima</sup>]. Compose inoltre il ''Palazzo della memoria'', un trattato di [[mnemotecnica]] che riscosse un grande successo.
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Il 24 gennaio [[1601]] Ricci fece il suo ingresso a [[Pechino]]. Tre giorni dopo, ammesso a corte, Ricci offrì alcuni quadri raffiguranti il Salvatore, la Madonna e San Giovanni, assieme ad altri doni di vario genere. Ricci fu così ricevuto a Corte (anche se non fu presentato all'imperatore) ed ottenne il permesso di trasferirsi nella capitale. Nel [[1602]] fu inaugurata la prima missione cattolica a Pechino. In poco tempo Ricci divenne amico delle élite del Paese ed ebbe licenza di celebrare la messa in pubblico. Altri 40 padri gesuiti si unirono a lui.
Padre Matteo Ricci introdusse nella cultura cinese i primi elementi di [[geometria euclidea]], di [[geografia]] e di [[astronomia]] con l'uso del [[sestante]], traducendo, assieme a [[Xu Guangqi]] (mandarino convertito al cattolicesimo) i primi sei libri degli ''[[Elementi (Euclide)|Elementi]]'' di [[Euclide]]<ref>Michela Fontana, ''Matteo Ricci: A Jesuit in the Ming Court'', Rowman & Littlefield,
Nel [[1604]] padre Alessandro Valignano distaccò la provincia della Cina da quella di Macao nominando Matteo Ricci Superiore Provinciale della Cina.
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* 2010: mostra al «Museo della Capitale» di [[Pechino]] ''Matteo Ricci. Incontro di civiltà nella Cina dei Ming''.<ref>{{cita news | url = http://ilrestodelcarlino.ilsole24ore.com/macerata/cultura/2010/02/08/290265-padre_ricci_inaugurata.shtml |titolo=Padre Ricci, inaugurata la mostra a Pechino. "Nuovi amici per le Marche" |editore=[[Il Resto del Carlino]]| data=8 febbraio 2010 | accesso = 19 dicembre 2022 | urlarchivio = https://archive.today/20120717013446/http://www.ilrestodelcarlino.it//macerata/cultura/2010/02/08/290265-padre_ricci_inaugurata.shtml | dataarchivio = 17 luglio 2012 |urlmorto=sì}}</ref>
* Da marzo a giugno 2010, si è tenuta una mostra su Matteo Ricci alla [[Basilica di Santa Teresa|Basilica di Santa Teresa di Lisieux]] in [[Normandia]].
* Nel 2010, in occasione del 400º anniversario dalla morte, il padiglione ITALIA presso la [[Expo 2010|Shanghai World EXPO]] in [[Cina]] ha commissionato allo scultore italiano Dionisio Cimarelli<ref>[https://www.youtube.com/watch?v=v_UgfvPBKtY&list=PL41cpyl0a4nkCeaWWh0tLEkNE2Na6Fs9E
== Opere ==
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Matteo Ricci compose in cinese più di 20 opere di matematica, astronomia e religione.
Le principali sono<ref>{{Cita libro
|titolo = Opere storiche del P. Matteo Ricci S. I.|curatore = P. [[Pietro Tacchi Venturi]]|editore = Comitato per le Onoranze Nazionali|città =
* Matteo Ricci, ''[[Carta geografica completa di tutti i regni del mondo]]'',
* Matteo Ricci, ''Genuina nozione del Signore del Cielo'',
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Il gruppo di musicisti maceratesi OGAM ha dedicato l'album ''Li Ma To'' (1995) proprio a padre Matteo Ricci<ref>{{cita web|url=http://www.jazzitalia.net/Artisti/stefanoconforti.asp#.YoX5M5NBx44|sito= Jazz Italia|titolo=Sergio Conforti}}</ref> ed ha ripercorso il suo cammino fino a [[Pechino]] nel [[1997]].<ref>{{cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1997/04/23/Cronaca/CINA-UN-PULLMAN-SULLE-ORME-DI-PADRE-MATTEO-RICCI_101400.php|titolo=Cina: un pullman sulle orme di padre Matteo Ricci|sito=Adnkronos|data=24 aprile 1997|accesso=19 maggio 2022}}</ref>
Nella canzone di [[Franco Battiato]]
== Note ==
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* Jacquelard, Clotilde. "La mort d'un grand sage venu du lointain Occident : Matteo Ricci, Pékin, 1610." E-Spania (2014).
* Liu, Y, 'The Dubious Choice of an Enemy: The Unprovoked Animosity of Matteo Ricci against Buddhism', European Legacy, 2015, 20, 3, pp. 224–238.
* 鄭賢洙
*Matteo S. J. Ricci, ''Il castello della memoria. La mnemotecnica occidentale e la sua applicazione allo studio dei caratteri cinesi'', a cura di Chiara Piccinini. Prefazione di Alessandra C. Lavagnino, Collana La via della seta, Guerini e Associati, 2016, pp. 168.
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