Carlo Azimonti (sindaco): differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
| mNessun oggetto della modifica | |||
| Riga 80: Tra il 1921 e il 1924, si dedicò ai lavori della CGdL; nel 1921 fu chiamato a far parte del Comitato Esecutivo della stessa, come segretario per l'industria e l'agricoltura<ref name="va.camcom.it"/>. Partecipò inoltre a tutti i congressi sindacali internazionali<ref name="ReferenceB"/> e fece parte della delegazione inviata dalla federazione alla fondazione della [[Internazionale sindacale rossa]]<ref>{{Cita libro|nome=Michael|cognome=Taber|titolo=The Communist Movement at a Crossroads: Plenums of the Communist International’s Executive Committee, 1922-1923|url=https://books.google.it/books?id=kGdjDwAAQBAJ&pg=PA702&dq=carlo+azimonti+italy+politician&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwim79X1kr3pAhVvoosKHVqtC8oQ6AEIKDAA#v=onepage&q=carlo%20azimonti%20italy%20politician&f=false|accesso=2020-05-18|data=2018-06-14|editore=BRILL|lingua=en|ISBN=978-90-04-36678-7}}</ref>. Il 17 giugno 1924 presenziò a Busto Arsizio alle dichiarazioni che portarono all'arresto del basista del [[delitto Matteotti]], Otto Thierschädl<ref>''La Giustizia'', 19 giugno 1924, p. 3 (”Come è avvenuto l’arresto del falso dalmata”).</ref>. Alla fine dello stesso anno fu tra i promotori dell’unificazione del movimento cooperativo in un Ente morale, di cui fu alla direzione insieme a [[Nullo Baldini]], [[Mario Cingolani]], [[Gaetano Postiglione]], [[Vincenzo Giuffrida]] (presidente effettivo) Dal 1926, abbandonata ogni attività politica, si dedicò ai suoi studi di [[Storia di Busto Arsizio|storia]], [[Dialetto bustocco|lingua]] e cultura locale, scrivendo anche un'opera autobiografica<ref name="ReferenceA"/>. | |||