Matematica greco-ellenistica: differenze tra le versioni
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Il trattato di Vitruvio è importante per quanto riguarda anche la archeologia e la storia dell'arte antica; nella sua opera Vitruvio parla di architetti ed edifici della Grecia; analizza poi molte soluzioni architettoniche romane, tra cui fori, edifici pubblici, terme, basiliche e teatri, illustrando anche tecniche e materiali utilizzati. Per la descrizione dell'architettura greca Vitruvio utilizzò probabilmente fonti greche tuttora incerte, come [[Piteo]], [[Ermodoro di Salamina|Ermodoro]] e {{chiarire|[[Metrodoro]]}} e probabilmente manuali e riassunti circolanti in latino in quell'epoca che si rifacevano a tali autori; la sua opera resta comunque fondamentale per lo studio dell'architettura antica.
La cultura cristiana dei primi secoli sostenne poco lo sviluppo delle attività matematiche e scientifiche in quanto considerava, tra l'altro, che le speculazioni orientate in queste direzioni fossero da considerare molto meno importanti di quelle volte alla salute eterna. Inoltre
Nel mondo ellenistico vanno ricordati l'astronomo [[Claudio Tolomeo]] (100-178), [[Menelao di Alessandria|Menelao]] (intorno al 100) cultore di [[trigonometria sferica]], [[Erone di Alessandria]] (I secolo), l'ebreo (Pabbi Nehemiah?) autore dell'opera ''Mishnat ha-Middot'' e [[Nicomaco di Gerasa]] (seconda metà del I secolo) Più importanti sono invece [[Diofanto di Alessandria]] e [[Pappo di Alessandria]] (IV secolo).
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