Impero mongolo: differenze tra le versioni

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Contemporaneamente al [[khurultai]] Genghis Khan si trovò coinvolto in una disputa con gli [[Dinastia Xia occidentale|Xia Occidentali]]; fu la prima guerra del nuovo khan che, malgrado le difficoltà di conquistare le ben fortificate città degli Xia, ottenne una sostanziale vittoria, fino al punto che, quando nel [[1209]] venne stipulata la pace, questo popolo era praticamente ridotto ad un protettorato, tanto che il loro imperatore dovette accettare Gengis Khan come suo signore.
 
==== Conquista della Cina ====
{{vedi anche|Conquista mongola della Cina}}
Nel [[1211]] le genti mongole erano unificate, quindi Gengis Khan guardò alla Cina; questo obiettivo di maggior respiro fu scelto sia per vendicare antiche sconfitte, ma anche per conquistare le ricchezze dell'Impero celeste. Gengis Khan dichiarò guerra quell'anno e inizialmente le operazioni contro i Chin ebbero lo stesso andamento di quelle contro gli Xia. I Mongoli ottennero numerose vittorie in campo aperto ma fallirono nei loro tentativi di conquistare le principali città.
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Il momento era poco favorevole per i mongoli, per via della stanchezza dell'esercito, esausto dopo dieci anni di guerre continue, prima contro gli Xia e poi contro gli Chin. Comunque Gengis Khan inviò contro Kuchlug un brillante generale, [[Jebe]], accompagnato solamente da due ''tumen'' (20.000 soldati). Una rivolta fomentata da agenti mongoli ridusse le forze dell'usurpatore che infine venne sconfitto, catturato e giustiziato. Il Kara-Khitan venne annesso allo Stato mongolo.
 
==== Conquista della Corasmia ====
{{vedi anche|Invasione mongola della Corasmia}}
Nel [[1218]] le terre controllate da Gengis Khan si estendevano verso ovest fino al [[lago Balkhash]] confinando con la [[Impero Corasmio|Corasmia]] (Khwārezm), uno Stato islamico che giungeva fino al [[Mar Caspio]], al Golfo di Persia ed al [[Mar Arabico]]. In quello stesso anno 1218 Gengis Khan inviò alcuni emissari nella provincia più orientale della Corasmia per parlamentare con il governatore di questa. Gli emissari mongoli vennero però trucidati e Genghis Khan reagì furiosamente, inviando un esercito di 200.000 soldati. La campagna che seguì fu forse una delle più sanguinose, con molte città che vennero messe a ferro e fuoco e le loro popolazioni sterminate; secondo alcune tradizioni, nella sola città di [[Merv]] vennero uccise un milione e mezzo di persone. Nel [[1223]] la Corasmia viene annessa ai domini mongoli, comprese città come [[Samarcanda]] e [[Bukhara]].
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Le truppe mongole si diressero poi a nord dove venne conquistato il [[regno della Grande Bulgaria]], la cui popolazione fu deportata.
 
==== L'inizio della conquista della Rus' di Kiev ====
{{vedi anche|Invasione mongola della Rus' di Kiev}}
I Tataro-mongoli avevano ormai conquistato la [[Cina]], la regione [[tibet]]ano-[[himalaya]]na, l'[[Asia Centrale]] (attuali [[Uzbekistan]], [[Tagikistan]], [[Turkmenistan]], [[Kirghizistan]] e [[Kazakistan]]), la [[Persia]], la regione del [[Caucaso]] (attuali [[Georgia]], [[Armenia]] e [[Azerbaigian]]) e quella tra [[mar Nero]] e [[mar Caspio]] (regioni molto simili a quelle da cui i Tatari provenivano: steppe senza vegetazione).
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Eppure i generali vincitori sulla [[Kalka (fiume)|Kalka]], [[Jebe]] e [[Subedei]], non proseguirono verso nord, temendo di avere affrontato solo un'avanguardia e di rischiare di incontrare un altro esercito russo posto a presidio delle città e nascosto nelle foreste. I Russi, d'altra parte, non conoscevano la strategia dei Tataro-mongoli, e dunque pensavano che si trattasse solo di una scorreria, come facevano gli altri popoli della steppa. Pertanto, poco dopo, ripresero a farsi la guerra tra di loro.
 
==== La campagna contro i Tanguti ====
Nel [[1226]] Gengis Khan attaccò i [[Tanguti]], accusandoli di aiutare i suoi nemici. Nel febbraio di quell'anno conquistò le città di Heisui, Gan-zhou e Su-zhou. In autunno prese Xiliang-fu. Un generale Xia sfidò i mongoli in battaglia vicino ai monti Helanshan (''Helan'' significa grande cavallo nel dialetto del nord) ma le sue armate vennero sconfitte. In novembre Gengis Khan pose l'assedio alla città tanguta di Ling-zhou, attraversò il [[Fiume Giallo]] e sconfisse un esercito venuto in soccorso di Xia.
 
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=== Ögödei ===
{{vedi anche|Ögödei Khan}}
 
Come tutti i Gran Khan, Ögodei venne eletto ufficialmente dal [[Kuriltai]], l'assemblea dell'aristocrazia mongola: già ''de facto'' condottiero dell'Impero come volevano le ultime volontà di Gengis Khan, fu eletto nel [[1229]], dopo quasi due anni dalla morte del padre ed una reggenza ''ad interim'' di [[Tolui]], e il suo potere proseguì fino al [[1241]], data della sua morte. Inizialmente il Kuriltai aveva deciso per il fratello Tolui, ma poi, quando si venne a conoscenza del testamento di Gengis Khan, intronizzò Ögödei.
 
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=== Güyük ===
{{vedi anche|Güyük}}
 
Guyuk, alla morte del padre, dopo un periodo ''ad interim'' della madre [[Töregene Khatun]] (reggente dal 1241-1246), venne eletto dal ''[[kuriltai]]'' come era d'uso tradizionalmente, ma solo grazie all'intercessione della madre. Al grande concilio intervennero regnanti, personalità e storici accorsi da tutto il "mondo conosciuto". [[Batu]], carismatico Khan che controllava gran parte delle forze Mongole centro asiatiche ed occidentali, rifiutava fermamente questa risoluzione, reclamando il Gran Khanato. Questo portò la guerra civile alle porte. Ma mentre Batu stava ripiegando sulla Mongolia con tutte le sue Orde per affrontare colui che dal suo punto di vista era un usurpatore, Guyuk, stanziato in Cina, morì sulla via di guerra presso l'odierna [[Xinjiang]] senza mai affrontare Batu.
 
=== Munke ===
{{vedi anche|Munke}}
Dopo la sua elezione ufficiale a Gran Khan, nel 1251, Munke si dedicò più all'espansione ad est piuttosto che alle incursioni in [[Europa]], andando a cercare gloria in [[Cina]]. Morì l'[[11 agosto]] [[1259]] durante l'assedio dell'odierna [[Chongqing]], in [[Cina]], colpito da un proiettile sparato dall'[[artiglieria]] cinese.
 
Dopo la sua elezione ufficiale a Gran Khan, nel 1251, Munke si dedicò più all'espansione ad est piuttosto che alle incursioni in [[Europa]], andando a cercare gloria in [[Cina]]. Morì l'[[11 agosto]] [[1259]] durante l'assedio dell'odierna [[Chongqing]], in [[Cina]], colpito da un proiettile sparato dall'[[artiglieria]] cinese.
 
=== Kublai Khan ===
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[[Kublai Khan]], nipote di [[Gengis Khan]], fu il primo imperatore della dinastia cinese degli [[Dinastia Yuan|Yuan]].
 
Alla morte di [[Munke]] ([[1259]]), nell'impero mongolo si creò una situazione di ostilità tra il fratello maggiore, [[Arig Bek]], capo delle tribù nomadi orientali, deciso a mantenere e imporre le usanze tradizionali del popolo mongolo, e gli altri due, [[Hülegü]] e Khubilai, inclini al contrario a una fusione con le popolazioni sottomesse. Essi erano figli di Tolui, il figlio minore di Gengis Khan.
 
[[Arig Bek]] era di stanza in Asia centrale, a [[Karakorum (città)|Karakorum]], mentre Khubilai era in Cina. Due [[Kuriltai]] vennero indetti contemporaneamente e si videro eletti due Gran Khan all'unanimità ciascuno tra i propri generali. La conseguente [[guerra civile toluide]] si concluse nel [[1264]] con la vittoria di Khubilai, che impose di essere riconosciuto Gran Khan dei [[mongoli]]. Catturò e ridusse in catene il fratello che due anni dopo morì in prigionia.