George MacDonald: differenze tra le versioni

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[[File:George and Louisa MacDonald on their 50th anniversary.jpg|thumb|George e Louisa MacDonald nel loro 50º anniversario]]
 
[[File:Casa Coraggio.jpg|thumb|[[Casa Coraggio]], facciatafacciata81]]
 
[[File:Tomba McDonald.jpg|thumb|Tomba di George e Luisa McDonald, cimitero inglese di [[Bordighera]]]]
 
Figlio di contadini, crebbe in terra scozzese di culto [[calvinismo|calvinista]], fede che però contestò nella dottrina relativa alla predestinazione dell'anima; nei suoi romanzi successivi, infatti, come ad esempio Robert Falconer e Lilith, si noterà un suo disgusto per l'idea che l'amore di [[Dio]] sia limitato solo ad alcuni e negato ad altri. Sua madre Helen muore nel [[1832]], sei anni dopo suo padre si risposerà con Margaret McColl.
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[[Gilbert Keith Chesterton|Chesterton]] citò ''[[La principessa e i goblin]]'' come libro che «''made a difference to my whole existence''» («cambiò la mia esistenza»). Anche [[Mark Twain]], che inizialmente disprezzava MacDonald, diventò suo amico e ne fu probabilmente influenzato.
 
Nel [[18791881]] lo scrittore e la famiglia si trasferirono<ref>[http://www.bordighera.it/storia/approfondimenti/george_mc_donald Comune di Bordighera Approfondimenti, George Mc Donald] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20120913065509/http://www.bordighera.it/storia/approfondimenti/george_mc_donald |data=13 settembre 2012 }}</ref> definitivamente in una delle mete da lui - e da tanti altri inglesi - molto amata, la [[Riviera dei Fiori]] in [[Liguria]], [[Italia]], quasi al confine francese, e precisamente a [[Bordighera]] dove, tra l'altro vi era presente una [[chiesa anglicana]]; innamorato di quel paese, vi visse per ben 20 anni, scrivendo quasi la metà dell'intera sua produzione letteraria, soprattutto quella in stile fantasy.<ref name = "biblio"/>
 
Nella cittadina ligure fondò anche uno studio letterario, da lui battezzato ''[[Casa Coraggio]]'', che divenne ben presto uno dei maggiori centri culturali del tempo, frequentata da viaggiatori italiani e stranieri (ovviamente in maggioranza inglesi) e da persone del luogo.<ref>[http://www.christianitytoday.com/ch/2005/issue86/1.16.html?start=5]</ref> Nella residenza si svolgevano spesso apprezzate recite ed ogni settimana avvenivano letture dei classici, da [[Dante Alighieri|Dante]] a [[William Shakespeare|Shakespeare]].