Montegiorgio: differenze tra le versioni
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Annessa al portale della scomparsa San Salvatore; al suo interno affreschi del XIV secolo molto deteriorati.
=== Loggiato ottocentesco ===
Nella seconda metà del XIX secolo, il Comune realizza, al posto di un dirupo scalato, un porticato a sud di palazzo Passari ed in linea con esso, da cui è separato da un'ampia scalinata. La sommità del loggiato è a livello del piano della strada superiore e delimita un ampio spazio praticabile. Il loggiato presenta sopra l'
È costituito da 7 logge. Tra una loggia e l'altra, sono affisse lapidi commemorative e busti in onore di personaggi illustri montegiorgesi: [[Lucidio Ceci]], Mons. Giuseppe Petrelli, [[Gaetano Orsolini]], [[Giacinto Cestoni]].
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=== Luoghi naturalistici ===
==== Cipressi calvi ====
Nei pressi del ponte sul [[Tenna (fiume)]] che conduce a [[Belmonte Piceno]], a sinistra in direzione monti mare, si trova il filare di 60 piante di cipresso delle paludi o cipresso calvo, [[Taxodium distichum]].<ref>Marco Ramadori, Aldo Ferracuti (con la collaborazione di)'', Piane di Montegiorgio camminando lungo il sentiero della storia ...'' fa parte di ''Quaderni montegiorgesi'' n. 22, [Montegiorgio], [2019] p. 15.</ref> È un albero delle [[Cupressacee]], nativo degli Stati Uniti d'
Molto probabilmente furono piantati alla fine del XIX secolo per volontà di un membro della nobile famiglia Passari, proprietaria, in quel tempo, dei terreni.
Si dice che essi rappresentino un segno d'
Sono gli unici esemplari nella regione Marche di [[Taxodium distichum]].
Dal rilevamento censitario effettuato dal Corpo forestale dello Stato nel 2005, gli esemplari più maestosi hanno diametro di circa 1,50 metri ed altezza di poco superiore ai 30 metri.
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==== Cascata del Sasso ====
Nei pressi del ponte che conduce a [[Belmonte Piceno]], vicino ai cipressi calvi, sul [[Tenna (fiume)]], c'è la cascata del Sasso.<ref>Marco Ramadori, Aldo Ferracuti (con la collaborazione di)'', Piane di Montegiorgio camminando lungo il sentiero della storia ...'' fa parte di ''Quaderni montegiorgesi'' n. 22, [Montegiorgio], [2019] p. 78.</ref>
Grandi massi rimasti bloccati nell'
Le massaie venivano qui per il bucato fino agli anni '50.
Dal secondo dopoguerra sul fiume Tenna furono costruiti argini, ponti che ne diminuirono l'
La cascata fu poi cementificata e vi fu costruita la chiusa per alimentare i canali per l'
Alla fine degli anni '70 la prima cementificazione crollò a causa di una piena, se ne possono ancora vedere i resti, ne seguì un'altra.
Fino agli anni '70, i ragazzi andavano alla cascata del Sasso come al mare.
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La primavera del 1985 fu l'ultima in cui germogliò, con poche foglie e distribuite solo in alcune parti.
L'
Oggi Querciabella è ridotta a un rudere, il suo fusto diventa sempre più piccolo, ma testimonia la grandezza dei suoi secoli di vita.
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