Montefoscoli: differenze tra le versioni
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== Monumenti e luoghi d'interesse ==
* La pieve arcipretura di Santa Maria Assunta a Montefoscoli nel [[1356]] contava le seguenti succursali:
** San Romano (soppressa)
** Spedale di S. Pietro a Montefoscoli (idem)
** Santa Maria a Ghizzano (unita alla seguente)
** San Prospero a Ghizzano (esistente)
** San Lorenzo di [[Gello (Palaia)|Gello]] (soppressa).
La pieve, dedicata a S. Maria Assunta, costruita in cotto, databile ai primi del Duecento, ha subito restauri nel 1846, dopo il devastante terremoto delle colline pisane e infine nel 1947; le parti romaniche della chiesa e del suo campanile sono comunque facilmente distinguibili dagli interventi successivi e dagli inserti contemporanei (bacini ceramici in stile medievale di recente realizzazione). Racchiude al suo interno due statue marmoree dell'Angelo Gabriele annunciante e della Madonna, riconducibili alla mano di Nino Pisano (Pisa, 1315 circa – Pisa, 1370 circa) seppur presentino un'influenza del senese Valdambrino. Essendo andati perduti gli affreschi seicenteschi, la chiesa è stata recentemente arricchita da un affresco con la scena delle Nozze di Cana, realizzato da Stefano Ghezzani, pittore di San Giovanni alla Vena (Vicopisano).
* Il palazzo-fattoria Vaccà Berlinghieri, sede del Museo della Civiltà Contadina e della casa-museo Vaccà Berlinghieri. Il Museo della Civiltà Contadina, aperto al pubblico dal 1996 per volere della famiglia Donalisio, discendente della famiglia Vaccà Berlinghieri, è gestito dai volontari dall'Associazione del Museo della Civiltà Contadina. Si tratta di un vasto complesso di ambienti, anche ipogei, dove i prodotti dei vari poderi della fattoria venivano trasformati e il prodotto finale immagazzinato.
* Il [[Tempio di Minerva Medica (Montefoscoli)|Tempio di Minerva Medica]] nel podere del Torricchio. Questo monumento nelle forme del tempio di Agrippa di Roma, costruito in cotto rosso su progetto dell'architetto [[Ridolfo Castinelli]] su commissione del medico chirurgo [[Andrea Vaccà Berlinghieri]], sarebbe stato, secondo le ricerche svolte dal Gruppo Culturale "Ippolito Rosellini", il luogo dei convegni della società segreta dei [[Sublimi Maestri Perfetti]] ovvero del Direttorio Invisibile della Carboneria italiana. Andrea Vaccà Berlinghieri, indicato nelle relazioni delle spie della polizia granducale come il capo della Massoneria e il capo della Carboneria, era il referente per il centro dell'Italia del rivoluzionario [[Filippo Buonarroti]].
* La Fattoria che fu dei Gesuiti, poi della famiglia Mastiani Brunacci. Le prime notizie di questa fattoria che nei secoli diventerà il cuore di un vasto sistema di poderi, risalgono al 1564, anno in cui Messer Asopardo Griffi, figlio di Filippo, il cui stemma datato 1515 è collocato su di una delle facciate della Villa, la ereditò dalla madre. Dopo il 1576, anno in cui i Griffi alienarono la fattoria, la Fattoria di Montefoscoli, divenne, dopo vari passaggi, proprietà dei Biffoli, famiglia fiorentina di origini grossetane, che ne ingrandirono i possedimenti. Alla morte di Benedetto Biffoli, avvenuta nel 1631, la fattoria di Montefoscoli passò per testamento ai Gesuiti di Firenze. La Compagnia del Gesù, seguendo le disposizioni testamentarie che imponevano “fare del bene in Montefoscoli”, ingrandì i possedimenti di quello che era divenuto un convento della Compagnia. Quando nel 1773 papa Clemente XIV, con la Bolla “Dominus ac redemptor noster”, soppresse l’Ordine dei Gesuiti, la fattoria di Montefoscoli venne acquistata da Giulio Mastiani Brunacci e l'ex convento diventò una “deliziosissima villa dei Mastiani Brunacci”. Nel 1906 Cesare Mastiani Brunacci cedette tutti i suoi beni al livornese Oscar Tobler. Intorno al 1925, Carolina, ultima discendente dei Tobler, cedette la fattoria di Montefoscoli alla Fondazione Gaslini di Genova che ne ha detenuto il possesso, valorizzando soprattutto l’attività agricola, fino al 2004 anno in cui la Proprietà della Società Agricola Fondi Rustici Montefoscoli S.r.l. è stata acquisita dalla Amministrazione Provinciale di Pisa.
* La casa del tenore [[Mario Filippeschi]], nato in via dei Fossi nella casa intitolata dal 7 giugno 1981 al suo nome.
* Una torre di cortina del castello è ancora visibile sul fronte settentrionale del paese.
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