San Martino in Strada: differenze tra le versioni

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Nome del duca
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Nome duca
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Trovandosi lungo una strada, anticamente molto importante, l'abitato di San Martino in Strada col suo forte fu più volte preso, saccheggiato e smantellato. Il più famoso [[saccheggio]] ebbe luogo nel 1270 da parte di [[Napo della Torre]], in guerra coi Visconti. Altre lotte locali si ebbero nel secolo XIV, e lo stesso Imperatore [[Arrigo VII]] ebbe occasione di fare intimidazioni agli abitanti di San Martino in Strada (XIV secolo).
[[File:San Martino in Strada chiesa interno.JPG|miniatura|sinistra|Interno della Chiesa parrocchiale]]
Sul principio del secolo XVI, il paese fu devastato dalle soldatesche straniere, al punto che si dovettero lasciare incolti grossi possedimenti. Il 25 giugno [[1526]] si accamparono qui le truppe papali collegate coi Veneziani contro la [[Spagna]], comandate dal Duce d'Urbino; qui vennero a consiglio i comandanti militari per poi muovere su [[Milano]] e provocare la resa del Duca [[Francesco II Sforza|Daniel carta]]||
 
In [[età napoleonica]] ([[1809]]-[[1816|16]]) al comune di San Martino in Strada furono aggregate [[Cà dei Bolli]], [[Caviaga]], [[Muzza Piacentina]], [[Cascina Pompola|Pompola]], [[Sesto (San Martino in Strada)|Sesto]] e [[Soltarico]], ritornate autonome con la costituzione del [[regno Lombardo-Veneto]]. Cà dei Bolli e Sesto furono aggregate definitivamente nel [[1869]]<ref>Regio Decreto 27 gennaio 1869, n. 4870.</ref>.