Sutton Hoo: differenze tra le versioni
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Il ritrovamento di Sutton Hoo è di primaria importanza per gli storici del periodo [[alto Medioevo|alto-medioevale]] inglese, in quanto getta luce su un periodo della storia britannica a lungo posto al confine tra mito, leggenda e storia. L'utilizzo del sito ebbe il suo culmine all'epoca in cui il sovrano [[Redwald dell'Anglia orientale]] deteneva il predominio sugli inglesi e giocava un ruolo dinamico e ambiguo nell'avvento del [[Cristianesimo]] in Inghilterra. È anche importante per la comprensione del regno anglosassone dell'Anglia orientale e, in prospettiva maggiore, di tutto il periodo.
[[File:Sutton Hoo helmet 2016.png|thumb
La nave funeraria, probabilmente risalente all'inizio del VII secolo e recuperata nel [[1939]], è uno dei principali ritrovamenti archeologici in Inghilterra, per le sue dimensioni e per la sua completezza, per la sua importanza come per la qualità e bellezza delle sue suppellettili, e in quanto testimonianza di quel genere di rituale di sepoltura.
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== Sito ==
[[File:Sutton Hoo from River Deben.jpg|thumb
Sutton Hoo è un'area sulla sponda orientale del fiume [[Deben]], al di là della baia di [[Woodbridge (Regno Unito)|Woodbridge]]. La parola "hoo" significa "sperone di una collina". A circa {{M|11|u=km}} dal mare, l'area dà sulle acque interne dell'estuario, soggette a maree, un po' più sotto del guado meno profondo.
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Attraverso l'[[Ipswich Museum]], nel 1938 Pretty ottenne l'aiuto di [[Basil Brown]], un piccolo proprietario terriero del Suffolk andato in fallimento quattro anni prima, il quale si occupava a tempo pieno dell'archeologia dei siti romani per il museo.<ref>"Basil John Wait Brown", ''Oxford Dictionary of National Biography''. I diari di Brown degli scavi dal 1938 al 1939 sono stati pubblicati in Bruce-Mitford (1974), pp. 141–169.</ref> Pretty portò Brown sul sito e suggerì che iniziasse a scavare il tumulo 1, uno dei più grandi. Poiché il tumulo era stato chiaramente manomesso, dopo essersi consultato con l'Ipswich Museum, Brown decise di scavare invece altri tre tumuli più piccoli, con l'aiuto di tre lavoratori della proprietà. I tre tumuli restituirono tesori interessanti, ma solo in frammenti, in quanto i tumuli erano stati depredati.<ref>Bruce-Mitford (1975), pp. 100–131; Carver (1998), pp. 5–9; Markham, pp. 12–14.</ref>
[[File:Sutton Hoo gravefield and house.jpg|thumb
La signora Pretty voleva ancora che fosse effettuato uno scavo completo del tumulo 1 e, nel maggio 1939, Brown iniziò il lavoro con l'aiuto dello stalliere e del giardiniere. Scavando una trincea a partire dal lato orientale scoprì presto dei [[rivetto|rivetti]] navali ancora ''in loco'', e le dimensioni colossali della scoperta iniziarono a divenire chiare. Dopo settimane in cui rimosse pazientemente la terra dallo scafo della nave, raggiunse la camera sepolcrale e si accorse che non era stata violata;<ref>Le descrizioni degli scavi sono basate su: Bruce-Mitford (1975), pp. 156–222; Carver (1998), pp. 9–11; Markham. La ricostruzione di Bob Markham si basa su corrispondenza inedita di Basil Brown e altri custodita dal [[British Museum]], dall'Ipswich Museum, e dal Suffolk County Council Archaeological Service.</ref> si trovava esattamente sotto il punto in cui la signora Pretty gli aveva detto di scavare un anno prima.
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== Cimitero ==
=== Storia degli scavi ===
[[File:Sutton Hoo ship-burial model.jpg|thumb
La zona sepolcrale con i tumuli visibile fu oggetto di scavi a partire almeno dal [[XVI secolo]] e fu scavata estensivamente nel [[XIX secolo]], senza che fossero stesi resoconti dei ritrovamenti di una qualche utilità. Una testimonianza del 1860 riporta la raccolta di quasi due cesti pieni di bulloni di ferro (probabilmente i rivetti navali) durante un recente scavo in un tumulo e riferisce dell'intenzione di scavare altri tumuli.<ref>''Ipswich Journal'', 24 novembre 1860.</ref> Durante gli scavi degli [[anni 1980]] si scoprì che alcune sepolture erano state aperte nel XIX secolo e che alcune piccole piattaforme erano state montate lateralmente per permettere di osservare il sito.<ref>Carver (1998), pp. 148–153.</ref>
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=== Nave funeraria ===
==== Nave e camera sepolcrale ====
[[File:Sutton Hoo Burial Chamber Replica.jpg|thumb
Sebbene nessuna parte lignea originale sia sopravvissuta, lo scavo del tumulo 1 nel 1939 presentava una forma della nave perfetta.<ref>A.C. Evans e R. Bruce-Mitford, in Bruce-Mitford 1975, pp. 345–435; Evans 1986, 23–29.</ref> Una macchia nella sabbia aveva sostituito il legno, ma aveva anche conservato molti dettagli costruttivi e quasi tutti i rivetti in ferro di congiunzione delle assi erano rimasti nella loro posizione originale; era perciò possibile osservare quello che costituiva una sorta di fantasma della nave originale. Si trattava di un'imbarcazione lunga circa {{M|27|u=m}}, con poppa e prua appuntite e rialzate, larga circa {{M|4,4|u=m}} al centro e con un pescaggio di circa {{M|1,5|u=m}}. Lo scafo era costruito con nove assi per lato a partire dalla [[chiglia]], sovrapposti tra loro e saldati con rivetti. Ventisei telai in legno rinforzavano la struttura all'interno, più numerosi verso la poppa, dove era probabilmente collocato un remo per governare la nave. Erano visibili anche i risultati di interventi di riparazione: si trattava dunque di una nave costruita con maestria per la navigazione, ma senza [[chiglia]] sporgente.
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==== Posizione del corpo e pareti della camera ====
[[File:Sutton.Hoo.Shield.Minophis.jpg|thumb|left
I ricercatori non trovarono tracce del corpo e inizialmente suggerirono che la sepoltura fosse una specie di [[cenotafio]].<ref>Phillips 1940, pp. 175–7.</ref> La disposizione e il tipo del corredo, aggiunta alla conoscenza del fatto che quel tipo di terreno dissolve le ossa, lasciano però pochi dubbi sul fatto che la tomba includesse originariamente il corpo, posto al centro della camera con i piedi orientati a est. Un'analisi dei contenuti di fosforo indicò la presenza di grosse concentrazioni di questo elemento nell'area in cui si suppone fosse disposto il corpo.<ref>Evans, A.C. 1986</ref> Molto tempo dopo la sepoltura, forse molti decenni dopo, il tetto collassò d'improvviso sotto il peso del tumulo, comprimendo gli oggetti all'interno uno strato di terra.<ref>Bruce-Mitford 1975, pp. 488–577.</ref> Il corpo giaceva sopra o all'interno di una struttura in legno lunga {{M|2,7|u=m}} circa, o un catafalco o una bara molto ampia (le interpretazioni differiscono).<ref>Per un riassunto delle interpretazioni si veda Carver 1998, p. 188, n. 13.</ref> Un secchio in legno con rinforzi in ferro si trovava sul lato sud della struttura, mentre nell'angolo sud-est furono poste una lampada in ferro contenente cera d'api e una piccola bottiglia in ceramica di origine nord-continentale.
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==== Borsa, fermagli da spalla e "Grande fibbia" ====
[[File:Sutton.Hoo.ShoulderClasp2.RobRoy.jpg|thumb
Assieme ai finimenti della spada e alle montature del fodero, gli oggetti in oro e granati trovati nella zona corrispondente alla parte superiore del corpo sono tra le meraviglie di Sutton Hoo. Questi oggetti, di qualità artistica e maestria tecnica eccezionali, formano un complesso coordinato che si ritiene sia stato prodotto su misura per questo personaggio.<ref>Bruce-Mitford 1978, pp. 432–625; Evans 1986, p. 109.</ref>
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Ciascun fermaglio da spalla consiste di due metà curve e combacianti, articolate su un lungo ago amovibile incatenato.<ref>Bruce-Mitford 1978, pp. 523–535, 584–589.</ref> La superficie è composta da una scacchiera di pannelli di granati frammisti a millefiori, circondata da un ornamento intrecciato di animali stilizzati e annodati in [[stile germanico II]]. Le estremità ricurve dei fermagli contengono granati montati in modo da raffigurare cinghiali intrecciati e bordati in filigrana. Sulla parte inferiore delle montature sono presenti ganci per attaccare il fermaglio ad una corazza in cuoio duro: la funzione del fermaglio è quella di tenere assieme la parte anteriore e quella posteriore della corazza, in modo che possa fasciare strettamente il torso, alla maniera romana.<ref>Evans 1986, pp. 85–88. Si veda, ad esempio, l'[[Augusto di Prima Porta]].</ref> La corazza, probabilmente indossata nella sepoltura, non si è conservata. Non sono noti altri fermagli per corazza anglo-sassoni.
[[File:Sutton.Hoo.Belt.Buckle.RobRoy.jpg|thumb|left
La "Grande fibbia" in oro è composta da tre parti.<ref>Bruce-Mitford 1978, pp. 536–563; Evans 1986, pp. 89-91; Plunkett 2001, pp. 73–75. La fibbia è lunga {{M|132|u=mm}} e pesa {{M|414,62|u=g}}.</ref> La placca è un ovoide allungato, dal contorno simmetrico a meandri, con ornamento intrecciato di animali stilizzati e annodati in [[stile germanico II]], reso a intaglio. Le superfici in oro sono punzonate con dettagli in [[niello]]. La placca è cava e ha una parte posteriore con ganci, che forma una sorta di cavità segreta, forse per custodire una reliquia. Sia il dente che l'anello sono in oro massiccio, decorati e montati con cura. Non sono utilizzati granati in questo oggetto.
[[File:Sutton.Hoo.PurseLid.RobRoy.jpg|thumb
Un borsello, composto da un coperchio decorato e una sacca in cuoio andata persa, era portato appeso alla cintola.<ref>Bruce-Mitford 1978, pp. 487–522; Evans 1986, pp. 87–88</ref> Il coperchio è composto da una cornice a forma di rene che circonda una placca in corno, sul quale sono montate placche decorate da granati che raffigurano coppie di uccelli predatori, lupi che divorano uomini, motivi geometrici e un pannello doppio con cavalli o altri animali con le estremità intrecciate. Queste decorazioni sono derivate dagli ornamenti degli elmi e scudi in stile svedese, ma trasferiti su un supporto molto più piccolo e impegnativo con maestria e senso artistico notevoli. Si tratta dunque del lavoro di un maestro orafo che aveva accesso alle armi da cui trasse ispirazione. Tutti insieme permettevano al loro possessore di apparire come un personaggio di rango imperiale, esprimendo la sua autorità e la sua ricchezza.<ref>T.D. Kendrick in Phillips et al. 1940, pp. 28–30; Bruce-Mitford 1975, pp. 685–690; Evans 1986, pp. 83–93; Plunkett 2005, pp. 89–96.</ref>
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