Logica fuzzy: differenze tra le versioni

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No: Cartesio, Russell e Einstein, Si: Heisenberg
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== Storia ==
Nei primi [[anni 1960|anni sessanta]], [[Lotfi Zadeh|Lotfi A. Zadeh]], professore all'[[Università della California - Berkeley|Università della California di Berkeley]], noto per i suoi contributi alla [[teoria dei sistemi]], cominciò a capire che le tecniche tradizionali di analisi dei sistemi erano eccessivamente e inutilmente accurate per molti problemi tipici del mondo reale. L'idea di grado d'appartenenza, concetto divenuto poi la spina dorsale della teoria degli insiemi sfumati, fu da lui introdotta nel [[1964]], e ciò portò in seguito, nel [[1965]], alla pubblicazione di un primo articolo e alla nascita della logica sfumata.<ref>L. A. Zadeh (1965) "Fuzzy sets" Information and Control 8 (3) 338–353</ref>
Il concetto di [[insieme sfumato]] (o insieme sfocato), e di logica sfumata, attirò le aspre critiche della comunità accademica; nonostante ciò studiosi e scienziati di tutto il mondo - dei campi più diversi, dalla psicologia alla sociologia, dalla filosofia all'economia, dalle scienze naturali all'ingegneria - divennero seguaci di Zadeh.
 
In Giappone la [[Ricerca scientifica|ricerca]] sulla logica sfumata cominciò con due piccoli gruppi universitari fondati sul finire degli [[anni 1970|anni settanta]]: il primo era guidato, a Tokyo, da T. Terano e H. Shibata, l'altro si stabilì a Kanasai sotto la guida di K. Tanaka e Kiyoji Asai. Al pari dei [[ricercatore|ricercatori]] americani questi studiosi si scontrarono, nei primi tempi, con un'atmosfera avversa alla logica fuzzy. E tuttavia la loro tenacia e il duro lavoro si sarebbero dimostrati estremamente fruttuosi già dopo un decennio: i ricercatori giapponesi, i loro studenti e gli studenti di questi ultimi produssero importanti contributi sia alla teoria sia alle applicazioni della logica fuzzy.